Tra un Dcpm e un altro siamo ormai giunti a metà stagione calcistica, sembra ieri che i dubbi legati ad una possibile seconda interruzione del calcio assalivano le menti degli organizzatori, per fortuna la nostra Serie A non ha risentito in maniera esagerata della seconda ondata della pandemia riuscendo a portare a termine tutte le partite negli orari previsti, eccezion fatta per tre sporadici casi e facendoci emozionare con grandi partite e grande calcio ogni weekend. Ma nell’Europa che passa più sotto traccia, com’è andata fino ad oggi? Andiamo a vedere gli sviluppi di alcuni dei principali campionati europei di “seconda fascia” che per la prima parte di stagione non hanno certo deluso i propri appassionati partendo oggi con l’Eredivisie.

Le tre big
Partiamo con la squadra più forte d’Olanda formato zemaniano, l’Ajax infatti col suo allenatore Ten Hag sta adottando, in questa stagione ma anche nelle precedenti, uno stile di gioco molto offensivo basato su un possesso palla che però molto spesso da libertà ai giocatori dall’estro più elevato, come l’intramontabile Tadic o il giovanissimo Anthony di creare qualche occasione importante anche a metà campo, compito questo che spesso è affidato a Quincy Promes, schierato più volte come fantasista un po’ arretrato sulla linea di centrocampo, seppur tengano la difesa molto alta. Infatti molte volte è capitato di vedere i Lancieri subire sui contropiedi avversari, così è nato il goal del doppio svantaggio, poi recuperato, contro il PSV, in un bellissimo De Topper. Piano tattico che nonostante l’alta esposizione al rischio ha portato i suoi frutti con il miglior attacco, 57 goal fatti, più di 3 a partita di media, la media tiri a partita più alta con oltre 22 conclusioni, la più alta percentuale di possesso palla medio che è superiore al 60% accompagnato anche dalla maggior precisione nei passaggi pari al 85,9% e la ciliegina sulla torta è rappresentata dalla seconda miglior difesa dell’Eredivisie con 13 reti subite in 16 gare.

Al secondo posto in classifica con 35 punti, sotto l’Ajax, c’è il rivale di una vita, il Feyenoord, che dopo qualche stagione leggermente sottotono, quest’anno sembra è ritornato a lottare per il titolo. Trascinato finora dal capitano Berghuis, anche miglior marcatore della squadra con 11 goal, l’unica pecca della squadra di Rotterdam è quella di non avere tante alternative valide, la vecchia guardia comincia ad avere bisogno di supporto e, escluso il capitano, il reparto offensivo porta poche gioie ai tifosi. Molto meglio in difesa, miglior retroguardia del campionato con un goal subito in meno dell’Ajax e un costante apporto alla fase offensiva, i due terzini hanno grande spinta e un ottimo fiuto del goal, a sinistra corre il 27enne Haps autore di 4 marcature ma è a destra che c’è forse il giocatore più interessante della squadra, il 20 Geertruida, finora 18 partite e 5 reti, capace di ricoprire tutti i ruoli della difesa è uno dei prospetti più interessanti nel suo ruolo in Olanda e a mio parere potrebbe diventare un protagonista nel suo ruolo in tutta Europa nelle prossime stagioni, si parla già di Milan o Marsiglia per la prossima estate.

Il PSV Eindhoven ha cambiato progetto per la terza volta in 3 anni affidandosi al tedesco Roger Schmidt, al ritorno in Europa dopo un biennio al Beijing Guoan. L’ex Bayer Leverkusen ha imposto da subito un gioco basato su un 4-4-2, con la variante del 4-2-2-2, in cui l’aggressione sugli avversari per recuperare palla in fretta e le verticalizzazioni sono punti estremamente saldi del modus operandi dei Boeren. Finora il PSV ha collezionato 34 punti in campionato e ha vinto il proprio girone di Europa League trainato dalle stelline Donyell Malen, attaccante veramente forte già nell’immediato ma con uno sconfinato margine di crescita secondo me, autore di 7 reti e 4 assist in Eredivisie più altre 5 nelle coppe europee e Coady Gakpo, 7 goal e 3 assist tra campionato e coppe. Discreto anche l’apporto dei più anziani Gotze e Zahavi, 4 marcature a testa, ma quel qualche cosa in più la squadra di Schmidt lo trova nei laterali di difesa, a destra corre e fa a sportellate il 25enne Dumfries, accostato anche al Milan in estate, 2 reti 5 assist, ma il vero colpaccio è stato fatto in estate acquistando il terzino sinistro Philip Max dall’Augsburg, 5 goal e 9 assist che gli sono valsi anche la chiamata in nazionale.

Le sorprese
Che come ogni anno il Vitesse lottasse per un posto in Europa League lo si poteva immagina, ma che a metà campionato si trovasse a -3 dalla vetta non era affatto pronosticabile. Squadra molto ruvida e poco piacevole da affrontare, ha nel difendere il vantaggio ottenuto il suo più grande punto di forza senza andare alla ricerca di un goal in più per la sicurezza, infatti il Vitesse ha la miglior difesa al pari del Feyenoord, ma ha il peggior attacco delle prime cinque classificate, 27 reti realizzate quasi esclusivamente dagli attaccanti che, nonostante uno schema di gioco che vede i terzini dover alzarsi molto in fase offensiva, non ha il necessario supporto dal resto della squadra per poter puntare veramente a qualcosa di grande.

La vera sorpresa di questa prima metà di stagione è però una squadra che sta tornando e vuole tornare a competere nelle zone alte che storicamente gli spettano, il Twente. Dopo la salvezza risicata dello scorso anno, il cambio di guida tecnica e una sessione di mercato estivo che ha portato alla corte di Ron Jans ben 17 nuovi giocatori, anche se molti in prestito secco, il gruppo sembra essersi amalgamato bene, anche grazie all’ottimo lavoro dell’allenatore che ha trovato la quadra giusta con il 4-3-3 basato sulle ripartenze in velocità e non stravolge troppo spesso i titolari, dando certezze alla squadra, l’ultima volta che fecero meglio a questo punto del campionato fu 7 anni fa. Gli uomini simbolo sono certamente le punte Danilo e Cerny, infortunatosi l’altro ieri contro l’Ajax, che hanno realizzato 17 goal e 12 assist in 2, da non dimenticare anche Qeensy Menig, 6 marcature per lui e il terzino sinistro prodotto delle giovanili Oosterwolde, al primo anno con i grandi ha già messo a referto 1 goal e 3 assist prima di subire anche lui un infortunio che lo terrà fuori ancora a lungo. Sicuramente ci margini di miglioramento e se andiamo a vedere l’unica cosa che forse manca a questa squadra, anche dopo gli addii proprio l’altro ieri per il termine del prestito di alcuni giocatori, è un po’ di esperienza in più, dovessero prendere qualche giocatore navigato in difesa che possa alzare il livello, nulla è precluso.

La squadra di Robben. Se qualcuno non conosceva tutte le squadre olandesi, è così che il Groningen ha preso le prime pagine dei giornali quest’estate, convincendo l’ex fenomeno di Bayern Monaco, Real Madrid e Chelsea a firmare fino a giugno 2021. Miglior partenza da dieci anni a questa parte con addirittura 9 punti in più rispetto alla passata stagione e 16 rispetto al 2018-2019. Squadra esperta che gioca un calcio offensivo ma che concretizza poco, solo 23 le reti segnate finora e nessuna porta il nome di Robben, infatti il super colpo di mercato ha disputato solo 2 partite a causa di una condizione molto precaria ma, sempre dal mercato è arrivato il trascinatore del team, pagato 1,1 milioni di euro dal Sarpsborg, il 20enne islandese Jorgen Strand Larsen ha fatto goal in 6 occasioni così come altrettante volte ha fatto segnare i suoi compagni. Classica punta nordica, alta, fisica ma che aiuta la squadra battagliando su ogni pallone e giocando quasi come un pivot della pallamano. Oggi il Groningen è sesto a 30 punti grazie anche e soprattutto a lui.

Le altre
In mezzo a tutta questa bagarre per le prime posizioni c’è anche l’AZ Alkmaar, quinto in classifica a quota 31 punti. Squadra giovane che gioca un calcio molto propositivo, infatti delle loro 8 vittorie ben 6 sono arrivate con 2 o più goal di scarto e con una media 2,44 goal a partita, ma che subisce molto in fase difensiva, non a caso hanno la peggior difesa delle prime sette classificate e hanno subito almeno un goal in tutte le ultime 8 partite in campionato. L’allenatore Pascal Jansen tende a fare poco turnover, sia per sua scelta, sia perché ha un undici comprovato che rende moltissimo in ogni suo reparto, dalla difesa spesso arrivano assist o goal, in particolare dal terzino sinistro Owen Wijndal, altro giocatore di grande prospetto in questo ruolo, in attacco le ali sono il punto forte, 7 goal e 2 assist per Gudmundsson, 6 reti e 6 assist per Karlsson, grande acquisto estivo e 5 marcature e un assist per il canterano Stengs che si aggiungo ai soli 4 goal realizzati dalla punta Boadu, che si dicesse interessasse anche alla Juventus. Ma è a centrocampo che ci sono i 3 giocatori che danno una spinta in più alla squadra, ossia il danese Midstjo, più uomo assist che finalizzatore, il trequartista De Wit, 4 goal e stessi assist e il capitano Koopmeiners, giocatore fisico dotato di un piede molto fino, principale realizzatore della squadra fino ad ora, 13 marcature, nonostante giochi mediano, anche nella doppia sfida ai gironi di Europa League mi ha dato subito l’impressione che presto si imporrà ad alti livelli nel calcio internazionale.

Ci sono però anche delle squadre che non stanno per nulla rispettando le aspettative, su tutte il Willem II. Squadra storica del calcio olandese che dopo la buona stagione scorsa culminata col raggiungimento del terzo turno preliminare di Europa League, quest’anno si trova al penultimo posto in classifica con la peggior partenza dalla stagione 2010-2011, anno in cui retrocedettero. I motivi di questa decaduta sono inspiegabili, l’allenatore è lo stesso degli ultimi 2 anni, non ci sono stati stravolgimenti sul mercato e l’impiatto tattico della squadra non è variato, solito 4-3-3 basato sul contropiede, la spiegazione più plausibile sembra poter essere che non i giocatori non reggono mentalmente, infatti delle 7 volte in cui si sono trovati in vantaggio ha subito almeno il goal del pareggio in 5 occasioni, mentre a parti invertite sono riusciti a rimontare solo 3 volte in tutte le 14 in cui si sono trovati in svantaggio per primi. Nonostante tutto qualche buona individualità la si riesce a trovare, per esempio la punta greca 22enne Vangelis Pavlidis, autore di 8 goal, quasi la metà di tutta la squadra e 2 assist che viene accompagnato sulla fascia Ché Nunnely, velocità disarmante e abile nell’uno contro uno ha segnato 4 goal in stagione, a centrocampo invece troviamo 2 trequartisti che danno manforte al reparto offensivo, il primo Gorken Saglam, 3 goal e 4 assist mentre il secondo è stato un vero affare del mercato estivo, il 21enne belga di origine del Burundi Mike Tresor è stato pagato solo mezzo milione di euro al Nec Nijmegen, squadra militante nella serie cadetta olandese ed ha già messo il suo nome sul tabellino dei marcatori 3 volte oltre ad essere il miglior assistman della squadra avendone serviti 7.

Nota di demerito anche per ADO Den Haag e Utrecht, la prima si trova un punto sopra al Willem II e quest’anno il Covid non la grazierà, come accaduto invece la stagione passata, la seconda invece si trova staccata di 9 punti dal treno europeo, del quale ha sempre fatto parte, il tempo per risalirci c’è ma non è infinito. Una buona stagione è invece quella che sta passando un’altra squadra storica del calcio olandese, lo Sparta Rotterdam, che dopo la salvezza tranquilla dello scorso anno, oggi si trova ottava con un piccolissimo sogno nel cassetto chiamato Europa.

L’Eredivisie, specie quest’anno, non finirà mai di stupire, emozionare e regalare talenti al grande calcio, a noi non resta altro da fare se non godercela, a partire dalla giornata di oggi.