Buongiorno cari lettori,
Venerdì 21 allo stadio RheinEnergieStadion di Colonia, l'Inter di Conte proverà a vincere la quarta Coppa Uefa della sua storia, l'ultima volta fu di Ronaldo, il Fenomeno, in una notte di Parigi, era nel '98, nerazzurri in finale europea dopo 10 anni dal triplete di Mou a Madrid 2010, certo non è la stessa cosa, ma vincere questa competizione per i soldati di Conte sarebbe forse l'ultimo step per entrare di diritto nel calcio dei grandi, di fatto vincere EL garantisce la prima fascia per la prossima CL, fatto non da poco se si pensa a l'ultimo girone di CL dei nerazzurri.
Una stagione, quella dei nerazzurri, di sicuro sopra le aspettative in un anno che rappresentava l'inizio di un ciclo, ha visto l'inter essere competitiva in ognuna delle competizioni disputate con giovani consacrati (Barella, Bastoni, Lautaro) e i Big determinanti (Lukaku, Handanovic, De Vrij), insomma Conte ha gettato le basi per qualcosa di importante.

Non si può dire lo stesso per la Regina d'Italia, il Sarrismo non ha dato i frutti sperati, fuori dalla CL troppo presto, contro il piccolo OL una sconfitta bruciante, gioco mai espresso, troppo poco vincere lo scudetto; ormai ad Agnelli non basta più. Coraggiosa la scelta di puntare su Pirlo, un maestro in mezzo al campo alla sua prima panchina, per Agnelli e Paratici una scommessa nello stile Zidane ai Galatticos, ma i problemi di questa stagione bianconera sono da imputare tutti al mister?

Certo che no, il gioco mai espresso e risultati nel post lock-down davvero negativi hanno portato alla drastica scelta per certi versi annunciata; ma anche nei singoli non si è fatto un passo avanti, il gioco avrebbe dovuto esaltare gli interpreti, ma a parte il solito Ronaldo ancora con numeri stupendi, tutti gli altri hanno avuto una stagione da dimenticare. La difesa priva di Chiellini è sembrata tutto tranne che impermeabile, Alex Sandro ancora sottotono, a parte Pjanic mancano piedi buoni in mezzo al campo e lì davanti manca qualcosa tra la solita certezza Ronaldo. Insomma, per Pirlo il calciomercato sarà fondamentale per ripartire con il piglio giusto la prossima stagione.

La Dea è di certo il nostro orgoglio nazionale, gli uomini di Gasp hanno espresso il calcio migliore a livello europeo tra le nostre formazione e non solo, meritandosi elogi da parte di tutti gli addetti ai lavori, e rivendicando come è giusto che sia un ruolo da protagonista sia in Italia che all'estero, insomma la piccola Dea è diventata Grande.

Aspettando sempre un Milan degno di chiamarsi tale, perchè è impossibile pensare sempre ai rossoneri che lottano tra ottavo e nono posto, consegniamo questa stagione falcidiata dalla pandemia alla voce lavori in corso, nella speranza che le nostre compagini si rinforzino e maturino a livello europeo per arrivare in fondo alla CL e soprattutto non snobbino più l'EL troppo importante.  
Intanto si accendono i motori del calciomercato che tanto piace a noi italiani, nella speranza che ci porti Messi, Pogba, ecc.., aspettiamo con trepidazione che si accendano le luci a Colonia e tutti insieme FORZA INTER.