In una giornata di Serie A da film apocalittico (sono quattro le gare rinviate a data da destinarsi per il Coronavirus), Ciro Immobile mette a segno un altro storico traguardo: con l’ennesimo goal segnato oggi infatti, quello del due a zero, ha superato il record di Antonio Angelillo, un primato che nessuno era riuscito a intaccare dalla lontana stagione 1958-1959. L’attaccante napoletano, in appena venticinque giornate di campionato, ne ha messi a segno ben ventisette: una statistica da capogiro, come la sensazione che sicuramente proverà Simone Inzaghi guardando la classifica, che vede la Juventus in testa con sessanta punti, la Lazio a una sola lunghezza di distanza, e l’Inter, seppur con una gara da recuperare, a cinque punti dalla Lazio. Distanze di certo non proibitive, è vero, ma con un Immobile formato super ad ogni domenica, perché non provarci?

 

Che giochi bene o che giochi male…

Un vecchio coro che i tifosi laziali cantavano nella ormai lontanissima era Cragnotti, più precisamente nella stagione dello scudetto, quella del campionato 1999-00’, recitava le seguenti parole: “che giochi bene, o che giochi male, Guerino Gottardi in nazionale”. Il simpatico coro dei tifosi biancocelesti era rivolto ovviamente a Gottardi, il centrocampista con poca tecnica ma con tanto cuore che aiutò la Lazio di Sven-Goran Eriksson a raggiungere lo scudetto, ma oggi come oggi, si potrebbe riproporre anche a Ciro Immobile. L’attaccante napoletano infatti, di tecnica ne ha tanta, come ha dimostrato in più di qualche occasione con delle reti magnifiche, ma “che giochi bene o che giochi male riesce sempre a segnare”. Nella partita di ieri contro il Genoa infatti, Immobile non ha giocato una gara brillante, nonostante la sua squadra sia passata subito in vantaggio grazie al goal di Marusic; vuoi perché il Genoa, dopo aver subito il primo goal è riuscita pian piano a prendere fiducia e a fare la sua partita, o per due suoi errori sotto porta, il primo tempo di Immobile è stato un primo tempo davvero sottotono. Poi però, all’improvviso, ecco che arriva la fiammata: in un momento in cui la Lazio stava davvero soffrendo le offensive di un Genoa alla disperata ricerca del pareggio, il bomber con la numero diciassette mette segno l’ennesima parla. Milinkovic-Savic è nei pressi del limite dell’area avversaria, e aspetta l’inserimento di Immobile a sinistra, e di Caicedo a destra; sceglie di servire quest’ultimo, che però si fa anticipare dal difensore. Immobile legge benissimo l’azione, anticipa il difensore che si stava precipitando sul pallone, e trafigge Perin, cambiando la partita.


...Ciro Immobile in nazionale

Un goal pesante dunque, arrivato in una giornata dove anche lui, per una volta, stava mostrando “segni di normalità”. Potrebbe essere proprio questo uno dei fattori “extra” su cui la Lazio potrà appoggiarsi per la corsa allo scudetto: finché la squadra di Simone Inzaghi potrà contare su di un attaccante in grado di buttarla dentro all’improvviso, anche quando sta giocando una delle sue peggiori partite della stagione – e se questa stava per diventare una delle sue peggiori partite della stagione, ciò la dice davvero lunga sul campionato straordinario che sta disputando – allora sarà come iniziare ogni partita con un bonus di un goal. Il che non è sicuramente roba da poco conto. Dove ( e se) si fermerà questo attaccante straordinario, ce lo potrà dire solamente il tempo, per adesso non possiamo far altro che continuare ad ammirare e tifare una squadra che ci sta regalando una delle “lotte scudetto” più belle degli ultimi dieci anni.