Si sa chi sono, sono sempre gli stessi, sono probabilmente noti. Il richiamo al simbolismo nazifascista è una meschinità di una gravità assoluta. Si sa che a Verona vi è una parte di tifoseria "nerissima" e non bisogna mai generalizzare, giustamente e correttamente. Ma, ecco il canonico ma, se il Verona vuole dare un segnale di rottura con questi delinquenti nazifascisti non può che fare una sola cosa, come ha fatto la Juve, anche se per un motivo diverso, e come accade in Premier, ad esempio. Vietare l'accesso allo stadio a queste persone o a chiunque si renda responsabile di simili oscenità sconcertanti, inaccettabili, gravissime.

Verona è una bella città, purtroppo in questo periodo ritorna ad essere associata ad una sorta di internazionalismo nero,  il calcio deve essere vetrina di valori progressisti, non di questioni aberranti e anticostituzionali e criminali. Perchè il fascismo e il nazismo non sono una banale opinione, ma un crimine.

Gli strumenti per intervenire ci sono. Non bastano più i comunicati stampa, o le parole, si deve agire, e il Verona calcio ora ha l'occasione delle occasioni, dopo il giusto putiferio che ne conseguito al comportamento assunto da alcuni "tifosi" del Verona, che non meritano di essere chiamati tifosi, ma delinquenti, che inneggiano al nazismo. Ha l'occasione per usare il pugno duro, dare un messaggio al mondo del calcio e soprattutto a questi soggetti, per loro nel calcio non c'è spazio e non ci deve essere più spazio.