Il vero problema della Juve è la mancanza di un direttore sportivo competente.
Dopo l’addio di Marotta nel 2018 è cominciato un veloce logorio della qualità dell’organico. Agnelli non ha le competenze per fare scelte tecniche né per quanto riguarda gli allenatori né per quanto riguarda i giocatori. Dopo il fallimento dell’esperienza Sarri, fortemente voluto da Paratici, Agnelli probabilmente si è reso conto di essere circondato da una dirigenza debole ed incapace di fare la differenza, e spinto dalla sfiducia si è fatto carico di scelte che non gli competono, tamponando le ultime due annate affidando la panchina a due persone che conosce personalmente, Pirlo e Allegri.
E’ evidente che i problemi sono appena cominciati. Quella che vediamo è una azienda allo sbando, con manager inadeguati. Agnelli ha la colpa di aver sopravvalutato la sua macchina, a tal punto da pensare di poter continuare a vincere anche da solo, con qualche subalterno assenziente in giacca e cravatta, attento alle spese ma che non capisce di calcio. L’unica possibilità di uscire da questa situazione è quella di nominare un nuovo direttore sportivo, una persona di grandissima qualità, che possa pianificare i prossimi cinque anni con l’obiettivo di ricominciare a competere ad alti livelli dalla stagione 2024/2025. Il mercato di quest’anno non è un nuovo centrocampista, non è un attaccante, non è un difensore.
Quest’anno basta assumere qualcuno che sappia chi acquistare, che sappia quanto pagarli, che sappia dove vuole portare questa squadra che è completamente da rifare.