I tifosi della Juventus si leccano le ferite dopo la brutta sconfitta a San Siro contro il Milan. Brutta per come è arrivata, non che non si possa perdere contro il Milan a San Siro, anzi, ma il modo in cui è arrivata lascia qualche dubbio. Si sapeva che con Sarri esistono le montagne russe, il suo credo calcistico è questo, nel bene e nel male la gestione delle partite non c'è. Nel senso che il gestire un risultato per portare a casa la pelle non è per lui, e quindi una partita come quella di San Siro, sicuramente con un'altro allenatore non la perdevi. Magari la pareggiavi ma non la perdevi. Già, col Napoli ad inizio stagione ci era andata di lusso, martedì no. Ma al di là di Sarri e del suo metodo, la partita di martedì, insieme al resto della stagione ha messo in evidenza un dato molto importante e incontestabile: attualmente il leader della difesa della Juventus è De Ligt, e assolutamente non Bonucci.
L'olandesone dopo un primo periodo di assestamento, difficile, ha iniziato una lenta ma continua crescita con lui Bonucci. La solidità difensiva bianconera è cresciuta con De Ligt, è lui a dare sicurezza a Bonucci, non il contrario. Leonardo Bonucci ha sempre reso bene accanto a qualcun'altro, uno che fosse veramente un leader, come lo erano Chiellini e Barzagli, ma da solo non è in grado di tenere una difesa di una squadra di livello come la Juve. Non c'è riuscito nemmeno al Milan fallendo clamorosamente la sfida da leader, per far ritorno dopo appena un anno alla base. Ovviamente molti tifosi della Juventus lo sapevano che Bonucci non era il vero leader della difesa, per questo l'infortunio a Chiellini è stato un problema, per questo l'inserimento di De Ligt è dovuto essere fatto in fretta, perché Bonni non dava sicurezza. Ad inizio stagione, con l'olandese in difficoltà la difesa della Juventus ha fatto acqua da tutte le parti e Bonucci non è stato minimamente in grado di prendersi la squadra sulle spalle. Per tornare ad avere una certa solidità difensiva abbiamo dovuto aspettare che il biondo olandese imparesse in fretta e crescendo lui è cresciuto tutto il reparto. Purtroppo è mancato pure Demiral che a carattere e carisma mangia in testa a Bonucci e soprattutto al povero Rugani che fa quasi tenerezza. Tutti questi problemi sono venuti a galla prepotentemente proprio nella sfida di San Siro, dove, ahimè, la difesa è stata dovuta essere messa in mano proprio a Bonucci e Rugani. Sia chiaro, Bonucci è un ottimo giocatore, di impostazione dai piedi buoni e con carattere ed esperienza, ma non è adatto al ruolo di regista e guida della difesa. In situazioni particolari come martedì, un Chiellini, un Barzagli, un De Ligt e perfino un Demiral avrebbero tenuto molto meglio la pressione e gestito il momento in modo diverso. Su Rugani non mi esprimo, stendo un velo pietoso su un atleta che da anni viene pagato per non fare nulla, e questo è un mistero. Una squadra per essere un top club deve avere una certezza difensiva che parta dal carisma e dal carattere di uno o più giocatori. Queste doti le vedo in De Ligt, in Demiral e ovviamente in Chiellini, ma assolutamente non le ha Bonucci. Non è una questione di tecnica o bravura in senso lato, ogni giocatore commette degli errori, ogni giocatore è più o meno bello da vedere. La leadership è un qualcosa che hai dentro e che sai trasmettere a chi ti gioca accanto. Dandogli sicurezza, sapendo leggere l'azione prima di tutti, intervenendo alla disperata a coprire il buco lasciato da un tuo compagno, guidandolo in campo, tutto cose che facevano Chiellini e Barzagli con Bonucci, e tutte cose che ora fa De Ligt sempre con Bonucci. Personalmente dopo aver perso Benatia, spero molto nel recupero di Demiral, che come per De Ligt, dopo un po di tempo per inserirsi, stava dimostrando ottime doti tecniche agonistiche e caratteriali.
Sicuramente formerebbe con il gigante olandese una bella coppia di difensori centrali. In una Juventus Sarriana serve solidità dietro altrimenti figuracce come quella di martedì non saranno fatti rari. E a noi juventini le montagne russe non piacciono molto.