In questi giorni negli articoli e nei servizi dedicati all'Inter, i complimenti per il dirigente nerazzurro in relazione all'abilità (evidente) nel generare plusvalenze e nel raggiungere l'obbiettivo del pareggio di bilancio al 30/06, senza sacrificare alcun Big, non si contano.

Ad onor del vero, c'è da evidenziare che l'agognato pareggio di bilancio è stato possibile raggiungerlo anche per la rinuncia (a mio giudizio molto dolorosa) ad esercitare i riscatti di Rafinha e Cancelo. Pertanto, in un certo senso, il sacrificio di due Big c'è stato.

Tralasciando il mercato in uscita ed in entrata, che in ogni caso, ad oggi è da considerare molto soddisfacente, in questo mio articolo vorrei analizzare il comportamento fermo e deciso di Ausilio e di tutta l’Inter al cospetto delle richieste di rinnovo (l’ennesimo) del Capitano dell’Inter.

Neanche il tempo di godere della rimonta all’Olimpico, da Icardi e dalla Consorte sono state avanzate richieste (più o meno esplicite) di rinnovo con adeguamento, pena l’addio all’Inter!

Riprendendo un virgolettato apparso sulla gazzella dello sport il 22 maggio u.s., Wanda Nara così si esprimeva:

"La situazione di Icardi è di rinnovo o partenza. E ci sono grandi club che stanno facendo pressioni per averlo. Ci sono le tre migliori squadre al mondo disposte a pagare la sua clausola, che non è nemmeno così alta. Ci sarà un incontro con il direttore sportivo dell'Inter perché la priorità è quella di restare a Milano".

Orbene, siamo al primo di luglio, la clausola di 110 milioni valida per l’estero è “attiva”, Icardi e Wanda Nara dalla fine del campionato si godono le loro vacanze e con Ausilio non c’è stato alcun incontro!

A mio giudizio Ausilio è stato molto bravo e sagace a non credere alle parole dell’agente/moglie di Icardi, e di discutere il rinnovo a carte scoperte.

Il rischio che Icardi venga portato via da un club straniero c’è, ma è un rischio che porterebbe nelle casse dell’Inter 110 milioni di euro (quasi tutti di plusvalenza), ma viceversa, se in questi 15 giorni di validità della clausola i tre “presunti” club pronti a pagare la clausola di Icardi non si paleseranno, il rinnovo verrebbe negoziato alle condizioni dell’Inter.

In definitiva, probabilmente, Icardi otterrà il rinnovo con aumento dell’ingaggio, ma Ausilio si siederà al tavolo delle trattative dopo aver accettato (come un abile giocatore di poker) il rischio di “andare a vedere” le “carte” in mano al Capitano. Nell’ipotesi in cui “l’avversario”, o meglio la “controparte”, non stesse bluffando e qualche Top Club europeo preleverà Icardi dall’Inter, a quel punto Ausilio avrà 110 milioni da investire sul mercato per una punta e anche altro. E con, ad esempio, Dzeko e Chiesa non sarà difficile superare il “lutto” per la partenza di Icardi.

Comunque vada, quindi, complimenti ad Ausilio per aver giocato questa “mano” senza paura alcuna e con estrema lucidità!