É facile tessere le lodi di un allenatore dopo una doppia vittoria con 4 gol all´attivo, dove molte cose sono girate per il verso giusto per tuoi meriti, ma anche perché gli avversari non erano complessivamente irresistibili.
Fa bene dunque Fonseca a mostrarsi felice per il risultato (che alla fine della fiera é il motivo per cui viene pagato) ma contemporaneamente ben cosciente di alcuni limiti palesati dalla Roma nel primo tempo. Perché quando il livello si alzerá - e attenzione perché lo 0-4 del Borussia in casa di ieri in realtá non é una gran notizia per il proseguio del girone - il rimanere un tempo a guardare potrá costare molto caro.
Dunque, attenzione sempre alta e concentrazione. Ma certamente bissare le 4 reti di domenica é stato molto importante per consolidare le certezze di un gruppo in cui in tanti stanno cercando la propria dimensione definitiva, e lo é stato ancor di piú alla luce dei 5 cambi rispetto all'undici iniziale, probabilmente una delle cause del primo tempo in sordina insieme all´assenza, almeno in partenza, della parte solida del mercato estivo.

La differenza tecnica con l´avversario ieri sera è venuta a galla poco dopo l´inizio della ripresa.
Il primo tempo, giocato ad alti ritmi dai turchi con pressing alto e tanta compattezza fra le linee, aveva irretito i giallorossi, incapaci di far fluire il gioco e penalizzati anche dalla staticitá ormai conclamata di Pastore, il quale appena i ritmi salgono un minimo sparisce dal campo.
Dell´argentino se ne riavranno notizie dopo il 2-0, momento nel quale i turchi spariscono dal campo, lasciando alla Roma il dominio definitivo.

La vera grande notizia é la crescita di molti dei singoli in grado di determinare: Pellegrini sta finalmente assurgendo al ruolo di leader tecnico. In mezz´ora circa, ha sfoderato un sombrero pazzesco in mediana con un´apertura d´esterno a cambiare gioco da urlo (chi ci ha rivisto Totti, con tutte le mille cautele del caso, ha visto benissimo), ed una palla no look in verticale a Kalinic che non si é tradotta in assist vincente solo per la fretta di quest´ultimo di tirare in porta. Cristante ha preso in mano la mediana nella ripresa, sopperendo persino alle mancanze di un Diawara ancora timido, mentre Zaniolo ha testato la resistenza di Clichy per tutto il primo tempo (nel quale era stato l´unico a dare segni di vitalitá) per poi straripare nella ripresa. E poi Kluivert, il quale a fari spenti é alla quarta consecutiva da titolare, che vede premiata una buona prestazione con uno bel gol nel recupero (importantissimo soprattutto per il morale).
L´olandese ha ancora tanti limiti, ma sta crescendo, ed é pur sempre un ventenne. Fonseca avrá quindi il compito di sfruttare quest´onda positiva, e di plasmare (come apparentemente sta facendo) una squadra che non dipenda troppo dai numeri di un solo giocatore.
Che il famoso auspicio di Walter Sabatini, alla terza stagione post-Totti, si stia finalmente avverando.