Le festività natalizie stanno scorrendo lentamente. Ormai la metà è stata superata. Si viaggia diritti verso San Silvestro per poi giungere a Capodanno e nell’ultimo weekend che condurrà all’Epifania. E’ il cuore di questo magico momento e, con il 2019 che si chiude trascinando con sè il decennio, è quasi naturale pensare ai progetti relativi ai prossimi 365 giorni. Quando un periodo volge al termine, le persone si concentrano sempre sulle aspettative per quello successivo. E’ giusto che sia così. E’ sintomo della volontà di vivere al meglio la nostra esistenza. Una realtà senza sogni rischierebbe di essere vuota e indizio di un’intima tristezza. Qualcuno sostiene che i desideri appartengano a chi ancora non è stato deluso dalla loro frivolezza. Non credo sia così. Un individuo non dovrebbe mai smettere di coltivare le proprie aspettative riuscendo, per quanto possibile, a incastrarle nella sua quotidianità onde evitare di affrontare un’esistenza piuttosto fredda e senza enormi stimoli. Quando una persona culla un sogno significa che per lei è parecchio rilevante e la sua mancanza le provocherà certamente dolore all’anima.

Anche il calcio ha vissuto la classica pausa natalizia. Niente “boxing day”. Le squadre si stanno radunando per preparare una seconda fase di stagione molto intensa che comincerà sabato prossimo e terminerà alla metà di luglio con la finale dell’Europeo che si disputerà a “Wembley” il 12esimo giorno del detto mese. Si vola diretti verso questa fantastica manifestazione che per la prima volta nella sua storia sarà itinerante. Non si giocherà in un unico Paese, ma la kermesse sarà ospitata da vari Stati e il debutto è previsto proprio in Italia per il prossimo 12 giugno quando, allo stadio “Olimpico” di Roma, gli azzurri di Mancini saranno di scena contro la Turchia. Si vive, dunque, il classico “sabato del villaggio” di leopardiana memoria. La comunità si prepara a emozionarsi per l’eccitante evento domenicale con la speranza che questo non si tramuti in amarezza e delusione come accadde negli scritti del poeta recanatese notoriamente non ottimista. E’ giusto che sia così. Le vacanze natalizie devono servire proprio a questo. E’ corretto avere un periodo nel quale gli appassionati possono staccare la spina. In tal modo preparano la loro mente e si concentrano sul futuro creandosi sogni e aspettative. Non esiste momento più adatto a una simile opportunità. In questi giorni le possibilità di svago sono molteplici. Più tardi, invece, si tornerà alla solita routine e sarà piacevole godere di una distrazione come il pallone. E’ interessante provare a entrare nella mente del classico fan del calcio. Si cerchi di immaginare le attese del tifoso italiano per il 2020 che sta per cominciare.

LA RINASCITA DELLA JUVE

Cosa accadrà alla Juventus? E’ una delle domande principali che l’appassionato del Belpaese si sta ponendo. La Vecchia Signora chiude un 2019 dal doppio volto. I risultati sono sicuramente stati positivi perché i bianconeri hanno trionfato in campionato e in Supercoppa Italiana. Detto questo, i desideri dei loro supporter erano di certo più importanti. L’arrivo di Cristiano Ronaldo aveva scatenato grandi sogni europei che l’Ajax ha miseramente infranto. La richiesta a Babbo Natale per il prossimo anno è sempre la medesima… la Champions. Non sarà facile, ma Sarri dispone delle armi per riuscire a centrare l’obiettivo che non deve divenire un’ossessione. Il 2019 si è chiuso con la delusione della sconfitta patita dalla Lazio che è costata il primo trofeo della stagione, ma non può tramutarsi in un incubo. Quanto accaduto a Riyad sarà dimenticato al più presto per continuare una corsa che potrebbe ancora condurre al triplete. Il calciomercato sta proponendo idee interessanti e scintillanti. Haaland, purtroppo, si è vestito di giallonero. Il giovane attaccante giocherà nel Borussia Dortmund ed è un peccato che i club italiani si siano lasciati sfuggire una simile opportunità. Resta viva, però, l’ipotesi che condurrebbe a Paredes e Tuttosport rilancia il nome di Pogba. L’ottica pare puntata più sulla prossima estate che sul mese di gennaio, ma è logico che questo nome scaldi l’animo dei tifosi. Qualcuno parla della solita “minestra riscaldata”, ma si tratta di un calciatore di 26 anni. E’ un giovane che può raggiungere ancora l’apice della sua carriera e della maturità. E’ un incursore che potrebbe fornire quella grande dose di gol che manca alla mediana di Sarri. Meglio, però, puntare i fari sull’attualità e pensare che la squadra sabauda si riprenderà da questo choc arabo. L’amarezza del 22 dicembre scorso ha segnato i suoi calciatori tanto che recentemente Pjanic si è nuovamente scusato con i tifosi. Cagliari e Roma saranno le prossime tappe di campionato prima di cominciare l’avventura in Coppa Italia. I bianconeri ospiteranno l’Udinese negli ottavi. Lentamente si viaggerà verso il mese di febbraio e la gara di andata dello stesso turno di Champions contro l’Olympique Lione che è segnata sicuramente con un cerchio rosso sul calendario piemontese…

LA CORSA SFRENATA DELL’INTER

I tifosi dell’Inter, invece, rappresentano il volto felice di queste festività. La stagione attuale assomiglia veramente a una delle tante eccitanti montagne russe che popolano i vari parchi divertimento sparsi per il globo. In un momento preciso si è all’apice della struttura e pochi istanti più tardi ci si trova fiondati verso il basso. Dopo il triste triduo Roma-Barcellona-Fiorentina, qualcuno recitava già il De Profundis nerazzurro. E’ bastato un 4-0 al Genoa con successivo pokerissimo dell’Atalanta sul Milan e la sconfitta della Juve in Supercoppa Italiana per strappare un sorriso gigante sul volto di molti tifosi della Beneamata. La squadra di Conte vola. E’ prima in classifica con la Vecchia Signora e vorrebbe rimanere in questa zona di graduatoria sino al termine dell’annata. Non sarà facile, ma nemmeno impossibile. Qualcuno sostiene che per raggiungere tale scopo dovrebbe tifare per i bianconeri in Champions. Secondo questa logica, il rapporto tra il cammino continentale dei piemontesi e quello di serie A sarebbe inversamente proporzionale. Non credo troppo a tale teoria. Le tossine psicofisiche della Coppa sono certamente importanti, ma è altrettanto vero che il contraccolpo morale di un’eventuale eliminazione dal detto torneo sarebbe altamente deleterio soprattutto se molto anticipato rispetto alla tabella di marcia. Anche l’Inter si giocherà le sue chance internazionali in Europa League e i tifosi lombardi saranno molto carichi. Non vincono un trofeo dal 2011 e ogni possibile successo rappresenterebbe la fine di un incubo durato troppo a lungo. E’ chiaro, però, che lo Scudetto sarebbe qualcosa di altamente godereccio. Interrompere l’egemonia juventina svolterebbe l’estate di ogni supporter nerazzurro. Per raggiungere un simile obiettivo pare che la Beneamata voglia affidarsi alla “vecchia guardia” bianconera. Come i soldati delusi si radunano sotto un’altra effige guidati dal loro glorioso ex comandante con l’intento di sconfiggere la nuova invincibile armata e riprendersi il potere, Zhang sembra volere sfruttare proprio un simile approccio. In origine fu Marotta. Poi arrivò Conte. Ora la Beneamata pare puntare diritta su Vidal che non sarebbe soltanto un “tappabuchi” per fare fronte ai tanti infortuni del centrocampo, ma rappresenterebbe un valore aggiunto davvero fondamentale.

IBRA E IL MILAN

Rimanendo collegati alla precedente metafora anche se non particolarmente piacevole, il Milan sembra affidarsi al suo grande guerriero del passato. Ibra è l’ultimo eroe che ha contribuito alle glorie rossonere con lo Scudetto del 2010-2011. Torna in Italia dopo un lungo peregrinare per il mondo e appesantito dai tanti successi ottenuti. In Francia ha vinto con la maglia del Psg, in Europa ha trionfato con il Manchester United prima di un lussuoso esilio americano. Zlatan non si sente ancora pronto per abbandonare il suo grande amore e decide di riprendere da una delle squadre che probabilmente ha più amato. Credo che lo svedese rappresenti davvero un valore aggiunto sia dal punto di vista economico che sportivo. Non è più giovane, ma è un professionista esemplare che può colmare un’eventuale piccola lacuna atletica con l’esperienza, il fisico, l’intelligenza e il fiuto del gol. I rossoneri necessitano di calciatori importanti come un uomo perso nel deserto desidera una bussola. E’ bastato Bonaventura per riaccendere una fiammella che si stava lentamente spegnendo. Ibracadabra può fare la magia e riavvicinare i rossoneri a una zona Europa League al momento somigliante a un miraggio.

RONALDO E MESSI

Non si può iniziare un nuovo anno senza trattare delle 2 stelle più luminose del panorama calcistico. Come proseguirà la sfida? Messi ha vinto il Pallone d’Oro. Ronaldo risponde con il Globe Soccer Awards. E’ una corsa continua e senza esclusione di colpi. E’ magnifico assistere a questa epica battaglia. Recentemente ho visto un documentario su Netflix che trattava della carriera di Maradona. Con il massimo rispetto per il Pibe de Oro, che sicuramente è stato un calciatore magnifico, non trovo nemmeno paragonabile l’operato dell’ex numero 10 del Napoli con quanto stanno mostrando i 2 extraterrestri attuali. Mi scuso con i tifosi partenopei, ma mi si consentirà di sostenere che il loro grande beniamino, insieme a Pelè, è il primo degli umani. Poi sono nati Cris e Leo… Il palmares e la continuità nei successi sono assolutamente disarmanti e non reggono alcun raffronto. Nella trascorsa stagione nessuno di questi marziani ha vinto la Champions. Non accadeva dal 2013 ed è chiaro che l’edizione attuale potrebbe segnare uno spartiacque importante. Il trionfo non è scontato per nessuno dei 2 contendenti, ma il portoghese può sfruttare pure l’immensa chance garantitagli dall’Europeo.

LA CACCIA AL TRONO DEL LIVERPOOL

A proposito di Champions… Chi la vincerà? Il Liverpool sembra davvero la squadra più forte del mondo e strapparle lo scettro non sarà sicuramente un’impresa semplice. Sta letteralmente frantumando una Premier League che le manca dal 1990 e che attualmente rappresenta il campionato più competitivo al mondo. Dopo vent’anni pare che sia proprio giunto il momento per coronare l’impresa di un gruppo fantastico. Rimarrà nella storia della città e del calcio. Partendo dalle macerie di un periodo complicato, in pochi anni, la compagine di Klopp si è presa l’Europa e l’intero globo terracqueo. Non sarà facile scalzarla. Le rivali più accreditate per riportare sulla terra Salah e compagni sono le solite: Barcellona, Real Madrid, Juventus, Manchester City, Bayern Monaco e Psg. Gli ottavi potrebbero fornire già risposte interessanti con i Galacticos che sfideranno i citizien in un doppio match che ha già il sapore della finale. Ogni sentenza è rinviata al prossimo 30 maggio quando Istanbul fungerà da Cassazione.

CR7 VUOLE CONFERMARSI IL RE

Ed ecco che si giungerà all’Europeo. Sognare è un’attività assolutamente positiva, ma non si può esagerare fantasticando troppo avanti nel tempo. Non si è sicuri di quello che accadrà tra un istante, come si potrebbe programmare oltre 6 mesi? Sarebbe assolutamente assurdo. Momentaneamente, quindi, l’analisi si ferma alla detta kermesse itinerante nella quale Ronaldo vorrebbe confermarsi Re con il proprio Portogallo. Nel 2016, i lusitani furono molto abili nello sfruttare un momento che pareva simile a una vacatio. Nessuna delle rivali era fortemente accreditata per il titolo. La Spagna continuava il suo periodo di impasse dopo il magico triduo 2008-2010-2012. La Germania aveva già sopito la verve che nel 2014 la portò sul tetto del Mondo. La Francia aveva ancora in potenza quello che trasformò in atto nel 2018 andandosi a prendere la Coppa Rimè sotto il cielo russo. Conte e la sua Italia fecero il possibile per combattere con armate che apparivano più competitive di loro mentre Albione stava ancora preparando una compagine che potrebbe risultare davvero pericolosa. Negli ultimi 4 anni ognuna di queste nazionali è cresciuta e per un motivo o per un altro potrebbe risultare una seria candidata al trono europeo. Il tutto senza dimenticare possibili outsider… Sarà certamente fantastico ed esaltante assistere alla competizione estiva con la ghiotta chance di ospitare a Roma parte della kermesse.

L’attesa del piacere è essa stessa il piacere”. Che emozione e che attesa per un fantastico 2020 calcistico che non può dimenticare l’avventura di Champions dell’Atalanta. La Dea rappresenta davvero un vanto per il nostro pallone.