In questi giorni le squadre della Serie A sono tornate in campo per la preparazione in vista della prossima stagione, che avrà inizio il prossimo 20 agosto. Il conto alla rovescia è iniziato, manca poco più di un mese al fischio d'inizio del nuovo campionato!
Sono iniziati i ritiri estivi: scarpini ai piedi, parastinchi, pantaloncini, t-shirt, e guantoni per i portieri, tutti al lavoro! Ebbene sì, ciascun Club si è diretto in zone più fresche, di montagna, distanti dall'afa, dalla morsa del caldo che si è abbattuta sulle città. C'è un'altra stagione da iniziare nel migliore dei modi, è tempo di studiare nuove tattiche, è anche il momento di far entrare i nuovi volti, i neoacquisti, negli ingranaggi di gioco. Un lavoro, quest'ultimo, che senza ombra di dubbio viene ricoperto dall'allenatore, dal condottiero, dal Comandante della ciurma. A proposito di Comandanti: c'è qualcuno che non sta apprezzando molto il modus operandi adottato dalla sua società; c'è una bomba ad orologeria che è pronta ad esplodere, anche se molte fonti hanno fatto trapelare che già da qualche giorno pare sia implosa...
Di chi stiamo parlando?
La passata stagione ha visto arrivare tra le prime posizioni, oltre al grande Napoli di Luciano Spalletti che ha conquistato il titolo, la Lazio di Maurizio Sarri. Nello scorso campionato le aquile hanno fatto un percorso davvero sorprendente, un ottimo secondo posto centrato dal sapore di UEFA Champions League, arrivando sopra l'Inter e il Milan. Una squadra che si è fatta trascinare ai vertici da un ottimo gruppo guidato dal tecnico toscano che è riuscito a creare una difesa d'acciaio grazie agli acquisti della scorsa sessione estiva, con due pilastri come Romagnoli e Casale che hanno fatto valere le proprie qualità tecnico-difensive. Una campagna acquisti, che aveva fatto sorridere il Mister. Egli si era sentito al centro delle decisioni societarie, oltre a quelle dello spogliatoio. Quest'anno, dopo l'addio del DS Igli Tare, il percorso sembrava essere simile: l'uscita di scena del DS è stata condizionata dal tecnico, poiché tra i due non vi è mai stato feeling. Il patron biancoceleste ha preferito Sarri a Tare. A quanto pare è sembrato tutto un fuoco di paglia...
Perché? Cosa sta succedendo?
Seppur vi è la consapevolezza, che la prossima stagione sarà molto impegnativa per la squadra capitolina, sembra che per i piani alti ciò non sia rilevante. La Lazio è l'unica società che ancora oggi non ha effettuato operazioni di Calciomercato in entrata. Una situazione che sta mettendo a dura prova la pazienza del tecnico che avrebbe voluto già 3 nuovi innesti per il ritiro sotto Le Tre Cime di Lavaredo. Un stato di inquietudine, che sta avvolgendo Maurizio Sarri, e che nelle ultime ore si è incrementato a causa dall'unica notizia di mercato relativa alla cessione della pedina d'oro del suo centrocampo: stiamo parlando dell'addio di Sergej Milinković-Savić. Il serbo ha effettuato il passaggio al campionato arabo con la squadra dell'Al- Hilal. Nelle ultime ore sembra non placarsi l'incubo, dato che ancora una volta l'Arabia rischierebbe di compromettere le idee del Comandante, in particolare la soluzione che avrebbe trovato per il post-Sergej: il centrocampista, Piotr Zieliński, era stato da tempo inserito nell'elenco dei preferiti, l'uomo giusto a cui affidare le chiavi del gioco.
Nelle ultime ore sembra che dall'Arabia gli sia stato proposto un contratto di 12 mln all'anno, una proposta decisamente allettante per un giocatore che sta sulla soglia dei 30 anni e in scadenza di contratto con i partenopei. Un'eventuale trasferimento di Zieliński nel campionato arabo sarebbe una duro colpo per Sarri, poiché si troverebbe in una situazione di dover accogliere un giocatore che non rispecchierebbe le sue idee di gioco. Infatti, oltre alle voci sempre più insistenti che provengono dal campionato turco, dal Galatasaray, in merito ad un possibile arrivo di Torreira, non vi sono nomi che lo renderebbero entusiasta. Un altro nodo è legato all'ala d'attacco Domenico Berardi: dopo aver chiesto insistentemente di acquistare questo profilo come pedina di rinforzo per l'attacco, sembra che l'operazione non riesca ad andare a buon fine perché le cifre dell'affare pare risultino troppo elevate.
Si può dedurre che l'ambiente Lazio sta affrontando un periodo di confusione. Negli ultimi giorni è sempre più elevato il rischio che si possa concretizzare un vero e proprio caos. Durante queste settimane ci sono stati diversi vertici tra il patron Claudio Lotito, Sarri e il nuovo DS Fabiani da cui è sempre emersa la piena fiducia, ma soprattutto la pazienza di aspettare per poter mettere a segno i primi colpi per rinforzare la rosa.
Ad oggi è sotto gli occhi di tutti che qualcosa sembra non andare per il verso giusto, i conti non tornano: è stata fatta una cessione importante da oltre 40 mln di euro e una stagione che ha portato nelle casse societarie ben 80mln di euro per un totale di 120mln. Il Comandante non si riesce a capacitare di come sia possibile che ancora non gli sia stata concessa la possibilità, la gioia di abbracciare almeno un nuovo volto viste le ampie possibilità in termini economici. Ci sono dei dubbi, delle incertezze che gli tolgono il sonno. Egli è stato chiaro: al terzo anno nella Capitale vuole centrare la vittoria, per se, per i ragazzi e per il popolo laziale a cui ormai è affezionato.
La sessione di mercato è ancora lunga, c'è il tempo (fino al 1 settembre) ma non la voglia di aspettare all'infinito. La pazienza è la virtù dei forti, ma nel Calcio essa va costruita sulle basi, sulla stabilità e non su un terreno instabile. Il Comandante scalpita, ha voglia di mettere le mani in pasta. Egli pretende di vedere il prima possibile un colpo di mercato, un segno degno di riconoscenza per il risultato ottenuto lo scorso anno. È arrivato il momento di prendere arco e frecce, c'è bisogno di un colpo per fare breccia nel suo cuore, fare in modo che ritrovi l'entusiasmo perduto.
L'accortezza maggiore è quella di non tirare troppo la corda perché si potrebbe presto spezzare...
Il troppo tirare… l’arco fa spezzare!
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