Non c'è ne voglia George R. R. Martin se parafrasiamo il suo trono di spade ad una panchina di calcio, ma in queste due settimane i social sono impazzati, oltre che per il suo trono anche per il posto lasciato vacante da Allegri.

Jon Snow, Daenerys Targaryen o Sansa Stark???... Ma anche Guardiola, Sarri o Pochettino???

I fan della serie TV hanno già avuto le risposte che cercavano: la fine dell'ottava ed ultima serie è arrivata lasciando dietro di sé un polverone di critiche. Manca solo da assegnare l'altro di trono: quello sabaudo a strisce bianco e nere. Chissà se anche questo non porterà con sé altrettante critiche?

I contendenti son tanti e tra i più disparati. Da Maurizio Sarri - allenatore del Chelsea -, nome più blasonato e meno fantasioso, a Pochettino - allenatore del Tottenham-, passando per Simone Inzaghi e il sogno Guardiola. Tutti hanno ottime credenziale per sedersi nel trono ma forse pochi il curriculum giusto. Se i primi due pagano l'etichetta di non vincenti - Europa League permettendo nel caso di Sarri-, il terzo é invece l'allenatore più vincente dopo Allegri in questi ultimi anni in Italia, ma non convince il fatto che non abbia visto altre realtà se non quella capitolina. Il nome che metterebbe d'accordo tutti é sicuramente quello dell'ex blaugrana Guardiola, ma salvo sorprese quest'ultima ipotesi non sembrerebbe plausibile sopratutto dopo le recenti parole di Paratici.

Eppure sembra strano che ancora, tra le vie di Torino, c'è chi da per fatto l' accordo con quest'ultimo. Eppure sembra strano che in quelle stesse via alcuni cittadini abbiano visto "gli estranei" con le sembianze della signora Guardiola, affittando una Maserati per un anno. Eppure sembra strano che i bookmaker inglesi tengano bassa la quotazione del tecnico ora in forza al city.

"Suggestioni e dicerie. Se fosse stato Guardiola l'avrebbero già ufficializzato. Perché aspettare?" dice un uomo sulla sessantina in un bar sotto la mole.
"Perché il city vuole arrivare a Pochettino per liberare Guardiola, bisogna aspettare la finale di UCL" risponde l'amico accanto.

Ogni appassionato di calcio ha la sua opinione personale e ogni appassionato ha la sua fonte certa che spesso è l'amico del cugino che lavora o alla Continassa o nei piani alti alla Fiat".

Tutti parlano del trono lasciato da Allegri, forse spodestato ad Allegri. E tra tutte queste voci, dicerie, pseudocertezze o romantici sogni c'é anche chi sottovoce, tra i detrattori dello stesso Allegri, pensa "ma sai che forse sarebbe stato meglio non cambiare mister". 

E sì... perché l'attesa spesso ci porta a pensare, perché avvolte i leoni da tastiere spengono il PC rimanendo in silenzio, perché spesso e volentieri non si apprezza ciò che si ha fin quando non lo si perde.

Ma ormai Allegri é il passato è senza un "corvo a tre occhi" che ci proietti al futuro é difficile ipotizzare ciò che sarà. Ciò che è certo è che ora c'è un finale da scrivere, c'è un trono da affidare e c'è una tifoseria da accontentare. Ma soprattutto ciò che è certo è che chiunque arrivi non avrà una corona in regalo perché quella corona dovrà sudarla a suon di risultati.

Una corona non si regala. Una corona si paga con il ferro.” Balon Greyjoy