Pure speculazioni le mie. Domani si dovrebbe tenere il tanto atteso incontro tra il mister ed Andrea Agnelli. Dalle scelte del presidente passeranno inevitabilmente le strategie di mercato per la Juve che verrà.

 

Restando un ultimo momento sull’oggi, però, continuo a chiedermi se, come tifoso juventino, non sia caduto anche io troppo facilmente nella trappola del “Allegri gioca male; Dybala è fuori posizione; CR7 e Paolo non sanno giocare insieme”. Valutazioni che molti condividono: molti sì che però a me non convincono del tutto. Quindi, con la stagione alle spalle e un occhio al futuro mi permetto qualche considerazione alternativa.

 

Premesse. Allegri dice di voler continuare; Dybala continua a lanciare segnali di affetto verso l’ambiente; CR7 non dovrebbe andare via (sarebbe una catastrofe in termini di immagine).

 

Quest’anno. Tutti rimproverano ad Allegri di averci mostrato una brutta Juventus. Dico subito che sono in parte d'accordo: non ha giocato un calcio esteticamente (Allegri si chiederebbe cosa nel calcio sia oggettivamente “estetico”) apprezzabile; più che nella circolazione del pallone la squadra bianconera non ha mai dato l'impressione di sapere alzare il ritmo sia in termini di aggressività nel recupero immediato della sfera, sia in termini di verticalizzazioni. Questo, per me, è il più grande limite dell’ultima Juventus.

Di qualità nel palleggio qualche esempio ci è stato, invece, dato. Valencia, Manchester e anche il primo tempo con la Roma hanno mostrato una Juve che gioca tecnicamente bene e arriva alla conclusione col fraseggio. Non è però affatto casuale che in buona parte di queste partite in campo ci fossero contemporaneamente CR7, Dybala e Cuadrado. Ed eccoci al punto. Seppur in nessuna di queste sia andato in gol Ronaldo, quando Allegri ha schierato il portoghese al fianco del 10 argentino e con il supporto di una ala tecnica, driblomane ma anche associativa come il colombiano, ha fatto giocare meglio la Juve. Il problema sta anche qui. Cuadrado ha saltato buona parte della stagione, ed a cucire la manovra si sono alternati Dybala e Bernardeschi. L'argentino - dice bene Allegri - non ha cambiato molto la posizione; ma la sua funzione in campo: l'uscita pulita del pallone verso le punte o per lo scarico esterno. Ed alla fine, prediligendo le stesse zone di campo, si è trovato in costante ballottaggio con Bernardeschi.

Sintetizzando nelle conclusioni…

  • Allegri poteva fare certamente meglio ma l'utilizzo di Dybala come “pulitore di palloni” è stato reso necessario dall'assenza in rosa di altri giocatori in grado di farlo. Se già così la Juve non ha offerto spettacolo, senza questo “sacrificio” sarebbe andata anche peggio.

  • CR7 e Dybala possono giocare (e bene) insieme. Certamente non tutte le partite: in molti match avere un attaccante in grado di riempire l'aria di rigore e liberare spazio alle spalle per Cristiano è fondamentale. Ma l’asso portoghese ha dimostrato anche quest’anno di trovarsi molto bene a dialogare nello stretto con compagni tecnici e creativi: quest'aspetto del suo gioco merita di essere supportato.

  • Alla Juve di Allegri servono giocatori in grado di saltare l'uomo e creare spazi tra le linee avversarie: Cuadrado lo fa ma è impreciso in rifinitura e conclusioni; Costa (assente cronico) lo fa soltanto partendo dalla linea laterale; Bernardeschi lo fa bene solo quando può esprimere al meglio la sua dinamicità (meno da fermo, in spazi angusti) ; Dybala sa proteggere benissimo il pallone ma non ha un eccellente dribbling secco nel repertorio.

 

Futuro. Se dunque Agnelli sceglierà di continuare con Allegri sarà su questo aspetto che sicuramente si interverrà. Dico subito la mia opinione: mi piacerebbe moltissimo che Dybala restasse insieme a CR7, Kean ed una nuova punta da aria (Icardi?). Vorrei cioè che Allegri riproponesse, in certi tipi di partita, la coppia leggera CR7 - PD10. Stavolta però con un supporto tecnico ancora maggiore: con un calciatore, cioè, in grado sia di creare superiorità numerica con il dribbling, sia di dialogare nel corto con i due attaccanti.

Sarò fissato ma il seguente target identifica un solo possibile giocatore: Isco.

Lo spagnolo risolverebbe quasi tutti i limiti offensivi della squadra di Allegri. Certo, resterebbero da correggere altri difetti strutturali (incapacità di difendere alti, per esempio) ma con la sua presenza in campo la Juventus si garantirebbe la miccia giusta in grado di dar fuoco alle polveri dei suoi attaccanti.

E vederli fraseggiare, Dybala, CR7 ed Isco, sarebbe puro spettacolo.