"Ok va bene mi sono distratto, nemmeno tu sei perfetta".
Sembra un dialogo tra Juve e Inter, invece è la canzone di Tananai a Sanremo 2022. C'è una leggera differenza tra le ultime prestazioni brutte dell'Inter e quelle della Juve però, adesso l'Inter può ancora giocarsi lo scudetto con il Napoli e il Milan, la Juve si deve giocarsi la qualificazione alla Champions, eh già perché l'Atalanta deve ancora disputare questa giornata di campionato ed ha ancora un match da recuperare. Quindi cara Juve "Tranquilli noi, tranquilli mai".

IL MATCH
I primi 15/20 minuti il possesso è interamente del Torino, dapprima Mandragora ci prova trovando però il muro invalicabile della serata Szczesny.
Poi l'occasione più importante del match, Brekalo porta palla, se ne dribbla 2, arriva defilato in area e non può più tirare, la mette in mezzo, Szczesny ci arriva con il piede e Zakaria per una questione di centimetri non fa un autogol che sarebbe stato una doccia gelata. Finalmente Juve, finalmente Rabiot, Zakaria imbuca un lancio di 20 metri dove Rabiot si trova la palla davanti a Vanja, la mette fuori per questioni di centimetri. Dalla bandierina Cuadrado, fa il suo classico tiro a giro con il quale aveva bucato Sirigu, la palla questa volta però sembra spegnersi sul fondo, dove sbuca l'olandese volante, che la mette dentro 1-0 DE LIGT.   
I giocatori a prendere un tè caldo e momentaneamente il risultato recita 1-0 Juve marcatore De Ligt.

Un Mandragora in stato di grazia, riceve palla da Brekalo e con il mancino di "tre dita" la prende, ma il polacco respinge. Piccola occasione per i bianconeri, Cuadrado fa tutto da solo, doppio passo, va sul destro e prova la conclusione, la palla sfiora di poco il palo sinistro della porta del serbo. Brekalo, il doppione dell'azione più importante nel primo tempo, ne salta due con un doppio passo cerca la palla in mezzo, stavolta a media altezza e il Gallo ringrazia in acrobazia, Szczesny poteva fare meglio.
Un Brekalo impazzito scarica di tacco a Mandragora che senza pensarci due volte mette paura alla difesa della vecchia signora, fuori di poco.
 Sarà l'ultima occasione vera del match.

Bremer ha vinto la guerra, non solo la battaglia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                               Valerio Napoleoni,

                                                13 anni.