Il Torino strapazza la Viola senza se e senza ma: 4-0

Bellissima serata il 10/01/2022, un poco fredda, tipica della stagione con una leggera brezza, ma nel corso della partita tutti si riscaldano, anche Singo che ad un certo punto si libera dei guanti.
Vengono fornite le formazioni e quella del Torino fa tirare un sospiro di sollievo essendo praticamente quella tipo. Il portiere Gemello all’esordio a 21 Anni in serie A. unico portiere pienamente disponibile.
Favoritissima della serata la Fiorentina, che ha l’opportunità, anche secondo i radiocronisti, di salire in classifica mangiandosi in un sol boccone quel Torino poco allenato per problemi di isolamento e COVID ed in considerazione della tecnica superiore della Viola rispetto a quella dei granata. Contrariamente alle previsioni non si è vista né una scarsa tenuta fisica del Toro né una sua inferiorità di tecnica calcistica. Anzi, come diceva Mandragora, il Torino è entrato in campo consapevole di ciò che doveva fare e l’ha eseguito bene.
Infatti questa sera il Toro ha giocato da Toro, e quante emozioni ha dato al pubblico che ha contraccambiato con l’entusiasmo dei tempi migliori con il massimo incoraggiamento ed i cori più pittoreschi. Ogni goal veniva accolto da un urlo udibile anche fuori dallo stadio e finalmente il calore granata tornava a sentirsi sulle tribune del Grande Torino. Erano anni che si attendeva una serata così. Se la strada è questa presto lo Stadio si riempirà di nuovo e ci potremo togliere delle grosse soddisfazioni e magari Belotti potrà ripensarci.
I granata hanno vinto tutti i duelli delle loro marcature, hanno conquistato molte seconde palle e soprattutto hanno giocato con una concentrazione e un’attenzione raramente viste prima. Dunque non è la Fiorentina ad aver giocato male, perché il Toro ha saputo imbrigliare la manovra della Viola con una marcatura molto alta ed a tutto campo, e cinicamente non ha fallito una sola palla goal., dunque Meriti al Torino, non demeriti della Viola, anche se qualche suo giocatore è incappato in qualche errore di gioco, per esempio il passaggio indietro di Callejon  sul terzo goal, bravo però Brekalo a non sbagliare.
Sembra che tutte le potenzialità del Torino, manifestate da inizio campionato, per una strana combinazione astrale, si siano concretizzate, dovute anche al costante impegno in allenamento che ha fatto superare certi limiti tecnici di precisone in palleggio e sottoporta.

Si dice che una rondine non fa primavera: dunque, come dice Cairo, teniamo i piedi per terra, vedremo le prossime partite,  assieme a questa teniamo presente che il Torino viene da sette risultati utili consecutivi e che certe partite non si sono chiuse con risultati eclatanti, solo per imprecisioni  negli ultimi passaggi o nelle conclusioni. Il test di stasera credo vada considerato come probante. Certi errori della Fiorentina sono occorsi perché i giocatori del Torino pressavano bene gli avversari. Le marcature dei granata erano asfissianti in tutte le zone del campo e quando il giocatore del Toro lasciava la marcatura per proporsi in attacco, difficilmente qualcuno della Fiorentina lo seguiva efficacemente, lasciandolo libero di impostare l’azione o di liberarsi per ricevere un passaggio.

Venendo brevemente all’andamento dell’incontro, la partita ha presentato una prima fase di una decina di minuti in cui le squadre si sono studiate, dopodichè il Torino ha incominciato a spingere ed alla prima occasione su cross di Vojvoda, Singo, solo in area, ha staccato bene ed ha deposto la palla in rete, realizzando una perfetta combinazione fra i due esterni, (19°). Pochi minuti dopo incursione in area di Lukic; il giocatore si è spinto fin quasi alla porta, molto incisivo, e non contrastato efficacemente dai difensori, per effettuare un appoggio indietro su Brekalo che non ha difficoltà a concludere nella porta spalancata (23°). La reazione della Fiorentina non è certo veemente, ed alla prima puntata in avanti Callejon pressato, sbaglia la misura dell’appoggio all’ indietro al portiere così Brekalo si impossessa della palla, scarta il portiere e conclude a porta vuota (31°). Il primo tempo si conclude con la Fiorentina che cerca di reagire ben controllata dal Toro. Nel secondo tempo ci si aspetta la reazione della Fiorentina, che il Torino controlla e dopo pochi minuti segna il quarto goal con azione personale di Sanabria che stoppata magistralmente la palla appena fuori area, si allarga eludendo i difensori, punta il portiere, dribbling secco ed insacca a porta vuota (57°). La partita finisce qui con la Fiorentina che cerca inutilmente un improbabile rimonta senza riuscirci. Il goal della bandiera viene negato dai guantoni di Gemello in tuffo.
Tatticamente il Toro ha giocato una partita attenta e fedele all’impostazione di Juric. Sia la catena di destra che di sinistra hanno funzionato bene, come dimostra il primo goal. La difesa ha tenuto lontani gli attaccanti dalla zona di tiro, il centrocampo ha alternato le due fasi correttamente e ci sono state alcune belle imbucate, soprattutto da Brekalo, ancora da migliorare per la misura dei lanci che andrebbero eseguite anche da altri centrocampisti.
Note positive sui singoli ce ne sono state tante perchè tutti hanno profuso il massimo impegno.
Cominciamo dall’esordio di Gemello tra i pali, Non è stato molto impegnato, ma il suo lavoro l’ha fatto con calma e precisione ed ha avuto anche una parata per mettersi in evidenza. Noto da quando era il portiere della Primavera, ma adesso progressi ne ha fatti. Complimenti e Auguri.
Un gigante Breme
, che ha semplicemente annullato Vlahovic . Buon Rientro di Rodriguez che ha dato sicurezza a Gemello. Bene i due terzini di fascia e i due centrocampisti. Finalmente è ritornato al goal Sanabria, molto Bene Brekalo, non solo per i goal, ma anche per la partecipazione al gioco.
Direzione di gara senza errori evidenti. VAR obiettivo ed efficace.
Bellissimo a fine partita il saluto corale alla Maratona in un clima festoso e riconoscente da entrambe le parti.
E’ possibile che la Fiorentina sia scesa in campo con un approccio sbagliato; si aspettava un Torino sottotono per le assenze da COVID e per scarsità di allenamento, hanno trascurato due prerogative del Torino: la testa e il cuore, raccomandate da Juric e ricordate dal Capitano Mandragola a tutti i suoi compagni all’ingresso in campo. La testa ed il cuore che non devono mancare mai al Torino per giocare bene.
Le prossime partite, fino al derby, non saranno proibitive. Se Il Torino le affronterà con la concentrazione di stasera e saprà prolungare i risultati utili prima del derby, potremo giocarci anche quello impiegando in partita oltre la testa ed il cuore, anche la cattiveria agonistica.
Però adesso si consideri che le partite si giocano una alla volta, i conti li faremo dopo.

Due parole sulla campagna acquisti. Vagnati si liberi in fretta degli esuberi. Sa benissimo che alla rosa del Torino mancano uno o due terzini a seconda che Olè Aima resti o no, e, probabilmente un centrocampista.
Nelle prossime settimane i campi di gara saranno due la scrivania di Vailati ed il campo di gioco.
Potrebbero dunque arrivare diverse ciliegine sulla torta, senza dimenticare l’offerta de Sindaco di Torino sugli asset potenziali granata.
Finalmente un buon momento, speriamo che sia l’inizio di un cammino con testa e cuore granata nei giocatori e nei dirigenti.
Adesso si pensi alla Samp.

“Maroso”