Da tempo penso che oggi buona parte degli esperti esprimano le loro "certezze" e "valutazioni" non con analisi approfondite ma basandosi sull'accadimento del momento, travolti dalle modalità comuicative che attraveersano l'attuale "fase liquida" della nostra società. Sembra infatti che non ci sia tempo per costruire pensieri che vadano oltre il presente e che abbisognano di analisi approfondite. Ed è un peccato ed un errore.
Un esperto dovrebbe infatti operare con il buon medico che non cura i sintomi, ma attraverso i sintomi cerca di scoprire la malattia per poi curarla con efficacia.
Non serve che sia Caressa a dire, ieri a Sky Calcio Club, che le ultime due giornate hanno stracciato tutte le ultime opinioni, ma è una abitudine che si evidenzia in crescita da anni.
Ad esempio dopo il derby in cui l'Inter ha stracciato il Milan gli esperti sentenziavano che lo scudetto era nelle mani del derby d'Italia Inter -Juve, che il mercato del Milan era disatroso, che Poli si era sepolto, che Leao rischiava di essere un Balottelli bis. Fino alla domenica precedente ricordo che gli stessi esperti definivano il mercato migliore quello del Milan e Leao un predestinato.
Poi la precedente giornata ha visto la Juve cadere con il Sassuolo grazie anche a Berardi e subito gli esperti hanno declassato la Juventus e Allegri a "incompiuta" come nello scorso campionato, L'Inter invece era ormai scudettata tanto che si stavano già ricamando le nuove maglie con la seconda stella. Addirittura un ex calciatore di grande livello, ed oggi commentatore, stabiliva che l'Inter avrebbe vinto lo scudetto con un margine di distacco sulla seconda superiore o uguale a quello del Napoli della stagione 22/23. Quasi tutti, in maniera un poco più tranquilla, davano per scontato che l'Inter avrebbe vinto le prossime partite in grande tranquillità ("con massimo rispetto per Sassuolo, Salernitana e Bologna, ma non possono essere loro a fermare la corsa dell'Inter") arrivando dopo 8 giornate a 24 punti e in fuga dalle avversarie. Inzaghi per alcuni ormai aveva superato anche Pep Guardiola.
Poi ieri quei distruttori di tesi del Sassuolo e Berardi ecco che mettono ko in casa anche l'Inter; gli esperti dovrebbero subite un ennesimo colpo pensiamo, e invece rieccoli a sentenziare nuovi oracoli dimenticandosi dei precedenti che il pesce Dory e la sua scarsa memoria sono puro dilettantismo Disney.
E quali sono i nuovi oracoli? Che le seconde linee del Milan (vi ricordate che abbiamo il massimo dei voti al mercato del Milan? Non ricordatevi che abbiamo detto che non è stato un buon mercato) esistono e permettono al Milan di fare turnover di qualità e di avere una panchina lunga. Okafor segna mentre l'Inter ora senza Arnautovic infortunato e Sanchez fuori forma è spuntato e rimane solo il Toro e anche gli altri cambi sono carenti o hanno problemi fisici come Cuadrado o troppo giovani come Bissek. Che poi Arnautovi e Cuadrado erano il "colpo grosso del mercato dell'Inter" dimenticandosi sia la loro età che i loro continui problemi fisici. Non dimentichiamoci Sommer: l'altroieri era l'eroe superiore a Onana, ieri è diventato un poco Paperino.
Ma quale è la realtà? Non esiste una realtà, esistono dei dati oggettivi che però non sono certezze assolute, come non è una certezza assoluta moneyball. Ma dai dati oggettivi si deve partire.
E quali sono i dati oggettivi? Che ci sono quattro squadre più attrezzate, viste le rose, per poter vincere lo scudetto (Inter, Milan, Napoli, Juve), che dietro di loro, non troppo distante, c'è l'Atalanta e poi una fiornentina in crescita. Le romane invece oggettivamente sono un passo indietro.
I dati oggettivi dicono che la squadra che più si è rafforzata è il Milan e a ruota l'Atalanta. Il Milan ha rafforzato la difesa con Sportiello e sta vedendo Tomori in ripresa e può anche far crescere giovani come Bartesaghi. A centrocampo Reijnders, Loftus e Musah sono un plus in attesa del recupero di Bennacer e con il ripesaggio di Adli che ieri ha mostrato di avere piedi buoni e di poter essere utile. Nella fase di attacco Pulisi ha già mostrato la sua utilità, Okafor ha già mostrato di essere meglio di Origi e Chuku deve solo prendere le misure, Jovic lo vedremo.
L'Atalanta ha rafforzato tutte le sue aree, anche se non è baciata dalla fortuna visti gli infortuni di Scamacca e Toure, ma senxa di loro sta dimostrando di poter rimanere agganciata al trenino in corsa.
Il mercato del Napoli è indecifrabile. A mio parere si è indebolito non perchè abbia perso Kim, ma perchè non si è rafforzatato adeguatamente e perchè il cambio d'allenatore può avere un suo peso iniziale, in particolare in un ambiente che non pare completamente sereno.
Inter e Juve si sono indebolite senza se e senza ma. L'inter non ha più Onana, Skriniar, Brozovic, Lukako e Dzeko. Sommer è un buon portiere ma non un top, Pavard e Frattesi sono buoni acquisti ma non sembr che siano ad oggi ancora prime scelte per Inzaghi, Arnautovic e Sanchez due rischi, a cui si è aggiunto Cuadrado. La Juve ha preso solo Weah. Però sulla Juve spesso una lancia perchè il recupero di Chiesa e Vlahovic valgono due acquisti rispetto alla passata stagione. Però la difesa è molto debole e la "giocata" su Pogba rimane un grave problema.
La Fiorentina invece non ha, a mio parere, una panchina lunga e questo potrebbe pesare, vedi purtroppo l'infortunio pesante di Dodo, uno dei migliori laterali del campionato. Lazio e Roma sono due incompiute che navigano a vista.
Poi però c'e la soggettività che può cambiare i dati oggettivi: gli infortuni (Roma docet), le squalifiche in momenti cruciali (vedi Tomori assente poi con l'Inter), gli errori arbitrali (se Berardi veniva squalificato contro la Juve sarebbe stato assente anche contro l'Inter), la gestione dello spogliatoio (giocatori che se non vengono fatti ruotare si demotivano o a volte si rafforzano come il ciolito Simeone), le sfortune dei calendari (vedi il caso Milan)
Quello che è certo è che sarà un campionato molto combattuto e aspetterei almeno la decima giornata prima di tracciare delle 'quasi certezze'
Per oggi è tutto!
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