Si legge sempre piu' spesso negli articoli sportivi e nei relativi commenti che questo o quell'altro calciatore non sono da Juventus, da Inter, da Roma o da qualsiasi altra squadra. Senza nulla togliere al blasone o all'ambizione che il tifoso proietta sulla propria squadra, non mi sembra questo un modo corretto di valutare le capacita' di un giocatore soprattutto quando non si e' mai propensi a fare il paragone inverso: e' questa squadra degna per questo giocatore? Il blasone e’ certamente un dato di fatto ma viviamo nella quotidiana realta’ dove contano purtroppo i numeri e non le gloriose gesta del passato. Numeri alla mano esaminiamo gli ultimi anni prendendo due squadre a caso: Juventus e Inter, ma potrebbero anche essere Roma vs Milan o Napoli vs Fiorentina in quanto cerco solo di esprimere un concetto. L’Inter e’ un team che da anni milita tra il 9 e il 4 posto con un attuale 6 posto nella classifica 2016/2017 e con risultati piuttosto modesti in Europa. La Juventus sono anni che vince scudetti e coppe italia accompagnati da discreti piazzamenti nelle coppe europee. Allo stato attuale possiamo dire che un giocatore da Juventus non e’ certo un giocatore da Inter e viceversa e, tanto per richiamare alla memoria un esempio recente, potremmo citare Ernanes. Ernanes e’ un calciatore che, per il rendimento e la qualita’ dimostrata, puo’ militare in una squadra di medio bassa classifica a prescindere da blasone di quest’ultima. Per essere corretti questo giudizio andrebbe espresso non riferendosi al nome della squadra ma, per rispetto di chi vi lavora, alla rosa della stessa. In una rosa come quella della Juventus, Ernanes (o Sturaro e Padoin per prenderne altri a caso) ci puo’ stare? No, non e’ proponibile. Ma e’ anche vero che non puoi avere tutte prime donne altrimenti in panca non ci vuole stare nessuno e la squadra si spacca, quindi ‘ni’, ci puo’ stare se consapevole del suo ruolo e se non rompe le scatole per giocare di piu’. Potrebbe giocare di piu’ se tornasse in una squadra di medio bassa classifica dove sarebbe all’altezza dei suoi eventuali compagni. Quindi un calciatore che gioca oggi nell’Inter, ossia una squadra di media classifica, e’ un giocatore da inter? Considerando che tutti i giocatori sono riusciti a mantenerla sullo stesso livello in questi ultimi ultimi anni allora direi di si. Poi l’Inter ha ambizioni piu’ grandi, mira alla champions e a tornare nei ranghi che le spettano e quindi essere competitiva per lo scudetto: questa e’ un’altra storia perche’ a questo punto entra in gioco il parametro inverso che citavo all’inizio. E’ questa squadra degna di questo giocatore? Hai soldi e hai ambizioni, puoi comprarti Messi ma.. Messi e’ da Inter? No. Infatti Messi non ci va a giocare all’Inter neanche per un miliardo. Almeno finche’ il blasone dell’Inter non tornera’ ad essere quello di una volta. Da Juventino, in questi ultimi 6 anni, ricordo le decine di grandi campioni che sembravano gia’ arruolati e che poi sistematicamente approdavano nelle alter grandi europee perche’ piu’ competitive sotto ogni aspetto. La Juventus ha lavorato duro in questi anni a livello gestionale e personale facendo un passo alla volta e sfruttando al massimo il potenziale qualitativo ed economico che aveva. Ci sono voluti anni ma ora e’ li’ e puo’ ambire i grandi campioni (che comunque spesso non la preferiscono) e lottare per grandi traguardi. Tutto questo per dire che bisognerebbe essere realisti quando si fanno queste dichiarazioni. Cedere I giocatori che non sono da Inter: cederli tutti? Cedere quelli che non sono da una squadra di meta’ classifica ma quindi da squadra che lotta per la retrocessione? Parliamo di giocatori pagati 20-40 milioni, Il crotone come societa’ intera non li vale. Quello che ci sarebbe da fare sarebbe motivare questi giocatori che sono gia’ buoni (ricordate la Juve del 2011 con chi giocava?) e avere un allenatore che pretenda l’impegno in campo fino a sputare sangue (un Conte per capirci) per ricominciare a fare risultati e vincere con l’impegno e non solo con il portafoglio. Un po’ come quando a 18 anni andavamo a lavorare la sera per comprarci il motorino, per mantenerlo e curarlo come fosse una superbike mentre il nosto compagno ricco andava in giro con la moto nuova di pacca ricevuta grazie al ‘blasone’ del papa’. Poi facevamo la curva e lo trovavamo regolarmente spalmato sul muretto perche’ incapace di governarla e di assegnare un valore a quello che aveva tra le gambe.