Il grande sociologo bielorusso Lev Vigotskij affermava che “il significato è solo un mattoncino nell’edificio del senso. L’essere umano si evolve, muta, si adatta e così nel calcio, come ben prima nella politica, sono ormai almeno 25 anni che dirigenti, procuratori, tecnici e calciatori, quando intervistati, si nascondono dietro muri di parole e cortine di fumo dialettiche perché istruiti a dovere e spesso anche per naturale malizia.
Per quanto le dichiarazioni di Maurizio Sarri riguardanti “l’imbarazzo” Juve sul mercato, abbiano scosso l’ambiente calcistico, esse non sono state certo casuali ma concordate con chi opera il mercato bianconero probabilmente perfino con il Presidente Agnelli; ciò è stato finalizzato senz’altro al metter pressione, al “far ragionare” i cosiddetti “esuberi da tagliare” dalla lista Champions (se vogliamo essere diplomatici), cioè da vendere sul mercato (al netto della diplomazia). Questa azione, perché di una azione si tratta, manca quindi di spontaneità? Per niente.

Sarri ha dimostrato che talvolta si può essere funzionali agli scopi dicendo la verità con gli occhi del fanciullo: è avvenuto per davvero(!), un sisma per  lo status quo cui i media erano, ed eravamo, abituati. 

Ecco quindi che il dinamismo sarriano non solo è visione del modo di intendere il calcio giocato ma irrompe nel mondo conservatore, statico e tradizionale degli Agnelli-Elkann apportando nuova energia; ecco quindi che una semplice terminologia presente sul vocabolario abbatte barriere, scuote equilibri “allegriani” si rivela ricca di senso.

Una volta compresa questa premessa, si apre il sipario e con estrema luminosità si manifestano le strategie juventine, quindi la rosa 2019-20, si facilitano i compiti dei giornalisti sportivi e di chi vorrà esprimere giudizi tenendo in considerazione la ventina di giorni al termine del mercato.

Quale è il gruppo di 22 giocatori (21 + Pinsoglio proveniente dal vivaio), pari alla “lista Champions”, che si viene a delineare? Su quali aspetti critici sta lavorando il duo Paratici-Nedved? 

Vediamo...
Portieri: Buffon, Szczesny, Pinsoglio.
Difensori: Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro, Darmian, Bonucci, Demiral, De Sciglio. L’ipotesi Darmian è fondata perché il “terzino marcatore” (per usare una terminologia romantica) italiano si integra alla perfezione con il titolare più offensivo Danilo, soprattutto qualora arrivasse ad un prezzo ragionevole.
Centrocampisti: Pjanic, Ramsey, Rabiot, Can, Betancour. E’ abbastanza evidente la mancanza di un uomo di indubbio spessore, uno alla Rakitic per intendersi, che renda il reparto sì votato al gioco di squadra ma anche di primissimo rango.
Attaccanti: Douglas Costa, Cristiano Ronaldo, Icardi, Cuadrado, Bernardeschi, Higuain.
Ci sono alcune osservazioni da fare:
1) Cuadrado è l’uomo che può portare imprevedibilità in avanti ma rappresenta, insieme a Bernardeschi, anche il sesto elemento di centrocampo agendo potenzialmente da mezzala destra adattata.
2) Se invece arrivasse una mezzala di livello assoluto tra Cuadrado e Bernardeschi uno verrebbe ceduto. Il secondo è più giovane ed in apparenza intoccabile ma non ha fatto il salto di qualità, gioca bene ma negli ultimi 20 metri non incide quanto ci si aspettava, non tanto in termini di reti segnate ma di pericolosità. 
3) Icardi potrebbe davvero arrivare a zero se come pare vincerà la causa per mobbing. Se ciò accadrà sarà, mi par di capire, per le dichiarazioni un po’ troppo temerarie da parte di chi si occupa di mercato per la proprietà Suning, ennesimo esempio del sempre più delicato equilibrio tra senso e significato, anche in termini legali in un mondo ormai globalizzato e ricco come quello calcistico...


Rimanendo al certo chi sono perciò gli esuberi, i campioni da tagliare, i 6 di Maurizio Sarri? Perin per il ruolo di portiere, Rugani per la difesa, Matuidi e Khedira per la mediana, Mandzukic e Dybala per l’attacco.
Perché Dybala e non Higuain? Perché chi veste la maglia che fu di Sivori, Platini e Del Piero porterà benefici al “conto economico”, molti soldi in cassa e perché, chiudendo il cerchio, lui e il Mister non vorranno sedersi spesso accanto in panchina... imbarazzati...