È tardi! È tardi! Diceva il bianconiglio. Diamogli retta!
Dopo aver salutato freddamente il duo Maldini-Massara, si parte per nuovi orizzonti a noi sconosciuti. Fatto di giocatori schedulati e razionalizzati dagli algoritmi, fatto di cooperazione tecnica di diverse competenze, ben regimate ed intruppate, tutte all'unico scopo di...
E qui ti voglio... Di che? Ammettiamolo pure: fa paura e ribrezzo tutto ciò che è nuovo. Fa paura e ribrezzo l'algida matematica.
Trovarsi distesi nel baccello contenitivo di Matrix, anziché tra le braccia morbide e consolatorie di mamma. La tradizionale spaghettata alla carbonara con guanciale e senza panna, mi raccomando, e non quegli intrugli di proteine, carboidrati e vitamine perfettamente bilanciati e dal gusto indefinibile.

Ma come siamo Dinosauri noi altri... Il buon (? Lo scopriremo) Furlani e il dominus Scaroni, si sono già premurati di dare una sorta di indicazione programmatica che, nella loro ingenuità, cercherebbe maldestramente di ammansire le belve da tastiera e da scrittoio, che già ci hanno messo - e non vedevano l'ora - tra le sei tavole di legno massello di una bara.
Non vedevano l'ora di scovare il puntino di domanda nei post di Maignan, non aspettavano che il gesto della bocca di Leao, per farci ripiombare dritti a metà classifica e fuori da ogni futuribile vittoria. E noi lì a giocarci il poco raziocinio, seguendo l'onda del cordoglio per Maldini, Massara e Ibrahimovic.
Oh! Ragazzi! Guardia alta sempre! Il Milan è il Milan!
La storia ci ricorda che siamo stati in B, sull'orlo del fallimento con Farina, presi in giro da cinesi di plastica. Ma ci ricorda anche i picchi dei monti più alti che nessuna squadra italiana ha raggiunto!
Oh! Ragazzi! Sveglia! subito! Il futuro è quello tracciato dalla nuova proprietà. Punto.
E su quella noi dobbiamo costruire il nostro orgoglio e riporre il nostro ottimismo. Matematica deve essere e matematica sia.

Primi in Italia a sperimentare un sistema virtuoso in economia e speriamo efficace nella resa sportiva. I giocatori vanno e vengono, i dirigenti vanno e vengono, le proprietà si susseguono ed ognuna porta il suo bene ed il suo male.
Ma noi siamo lì sempre noi coi nostri padri, noi coi nostri figli. Ed il colore è sempre rossonero. Giochiamo al loro gioco ora, a quello degli americani, che per inciso tutto vogliono tranne che perdere soldi o avere la scritta "loser" sulla testa... non prestiamo invece il fianco al gioco dei giornalisti scandalistici e che per loro natura sguazzano nel torbido dei presunti intoppi, inghippi e fallimenti, prima ancora che le carte siano state giocate. Io dico ora, con circospezione ma convinto, forza ragazzi, forza Cardinale, forza Pioli e in bocca al lupo a tutto il nuovo board.
Orgoglioso dei personaggi positivi del passato (tra cui ovviamente Paolo) e assolutamente proiettato sul futuro.
Vai, vai, forzaaaa!