Paolo Maldini è il vero simbolo della rinascita Milan
In questo Milan completamente cambiato dai passaggi societari degli ultimi anni non era più rimasta nessuna traccia della storia passata! Solo cose materiali come i trofei, Milanello e San Siro ma senza tracce umane di chi il vecchio Milan l'ha vissuto! Non c'era più nessun volto autoritario che potesse rappresentare e raccontare ai giocatori la gloriosa storia del Milan. Sì perchè quando firmi per una delle squadre più titolate al mondo devi trovare una figura che ti incuta timore ed ammirazione, che ti faccia capire che stai entrando in uno dei club più importanti della storia del calcio e che avrai grandi responsabilità.

Questa cosa era mancata con il duo Fassone-Mirabelli dove i giocatori venivano acquistati come caramelle con trovate pagliaccesche come "#passiamo alle cose formali" senza avere rispetto della storia del club ed inserendo giocatori come pecore.

Quando il fondo Elliot ha chiamato Leonardo e poi Maldini (due milanisti veri), i tifosi del Milan si sono sentiti sicuramente capiti, perchè fino a quel momento non si avevano più avuti segni dello "stile Milan" reso famoso e glorioso dalla gestione Berlusconi. Mancava un identità societaria, perchè anche se gli obbiettivi dichiarati erano quelli di tornare grandi, non si vedevano strategie e persone che potessero portare la squadra rossonera a quei livelli ed a quei valori che aveva fino a 10 anni fa.

Era tutto confuso, perchè non c'era un vero e proprio gestore di tutta la società, una persona che potesse agisre sia sul mercato ma che si presentasse anche sul campo di allenamento e risolvesse internamente (al di fuori dei giornali) i problemi di spogliatoio. Galliani era molto bravo a fare tutto ciò, infatti è rimasto 30 anni a dirigere il Milan. Se non stai sul campo tutti i giorni non puoi capire i problemi reali di una squadra!
Maldini, chiamato da Leonardo, prende con entusiasmo la proposta, perchè da milanista vero non aspettava altro, ma essendo una persona intelligente che doveva metterci la faccia, voleva poteri decisionali e non essere una figurina che appariva solamente per dichiarazioni di facciata. Voleva prendersi la responsabilità di far tornare grande il suo Milan pur rischiando brutte figure. E dopo le dimissioni di Leonardo si è trovato (anche inaspettatamente) al comando del timone! Negli anni passati Maldini era già stato chiamato sia da Berlusconi che da Fassone ma gli era stata offerta solo una figura di rappresentanza senza alcun tipo di decisione. Offerta rifiutata da Paolo che voleva di più e lo ha ottenuto in questo nuovo corso Elliot.
Abbiamo avuto svolte importanti che si sono viste nel mercato scorso: la cessione di Suso ed il mancato rinnovo di Biglia e Bonaventura. Ora è facile dire che hanno fatto bene ma a gennaio quando il Milan era sotto terra, Suso rapresentava il giocatore di maggiore talento rossonero in rosa ed i vari Bennacer, Kessie, Rebic... non erano certo quelli di ora, anzi... eppure la linea societaria era chiara perchè Maldini e Boban che guardavano tutti gli allenamenti sapevano cosa avevano in mano, e forse loro due qualcosa di calcio ci capiscono. Capite bene che escludere 3 leader importanti senza avere in mano nessuna certezza perchè Bennacer, Kessie, Rebic, Kjaer fino a gennaio scorso non avevano dimostrato neanche lontanamente i livelli attuali, è stato un forte segnale decisionale che hanno dato a tutti gli addetti del mondo del calcio. Gruppo giovane formato da ragazzi onorati di essere al Milan e che lavoravano a ritmi impressionanti per essere confermati.

Finalmente la società Milan è tornata davanti ai giocatori: non importa chi sei, quello che conta è il bene del club e chi non vuole sacrificarsi va via! Il primo segnale si ebbe nella finale di Supercoppa italiana di due anni fa quando Maldini prese per gli orecchi Higuain (che non voleva giocare perchè se ne voleva andare) negli spogliatoi e lo portò in panchina. Dopo la partita gli prepararono le valige e pur rimettendoci i 9 milioni di prestito (+ 9 milioni lordi di ingaggio) pagati alla Juve lo spedirono al Chelsea. Il più forte centravanti che i tifosi del Milan vedevano dai tempi di Ibrahimovic che però giocava svogliato e si lamentava come un bambino di ogni passaggio sbagliato. Elemento fortissimo ma negativo! Fatto fuori da Maldini e Leonardo che presero poi Piatek. Maldini comincia il suo percorso senza Leonardo (che se ne va al Psg) e comincia a fare lui le trattative in prima persona vedendo in Hernandez un terzino sinistro fenomenale e convincendolo anche con la forza della sua immagine.

Maldini e Boban: due milanisti veri che erano sempre a Milanello a vedere gli allenamenti perchè volevano il bene del Milan ed osservavano quel gruppo che stava crescendo tantissimo e che con Zlatan avrebbe acquistato quella mentalità di lavoro vincente. Zlatan l'acquisto che non voleva Gazidis perchè troppo vecchio e costoso!
E proprio Boban che sapeva già dell'accordo con Ragnik fatto dal "nemico" Gazidis, per non buttare via quell'alchimia che si era formata tra Pioli ed il gruppo, si è sacrificato criticando pesantemente il sudafricano e rimediando il licenziamento. Nei mesi successivi non si pentirà mai delle sue accuse.
Maldini si è così trovato solo contro Gazidis che aveva convinto i vertici societari a cambiare nuovamente tutto e che di fatto lo avrebbero fatto fuori affidando tutto in mano a Ragnik.
E poi il miracolo sportivo del dopo lockdown dove il Milan di Maldini vince tutte le partite con soli due pareggi, giocando il miglior calcio e facendo più punti di tutte le squadre dei campionati europei.
In questo momento abbiamo l'affermazione di Maldini e dei suoi poteri togliendo di fatto Gazidis dalle competenze sportive. Da quel momento il manager sudafricano è scomparso dalle decisioni di mercato per la gioia di tutti i tifosi.
Paolo Maldini, una persona sempre educata e pacata, uomo di valori  che si presenta sempre bene e che esprime i suoi concetti con decisione e chiarezza senza essere mai arrogante e presuntuoso.
Ora che la società ha ritrovato stabilità non è un caso che il Milan stia facendo bene! 
Con Maldini il Milan ha ritrovato quella figura che rappresenta e racconta la storia rossonera, che trasmette ai giocatori la mentalità e lo stile Milan ma anche un manager che sa agire sia sul mercato che dentro lo spogliatoio facendo il "lavoro sporco" (che sui giornali non compare) ma che in tutte le squadre di calcio serve per tenere il gruppo unito.

Oggi Maldini e Massara sono a Milanello almeno 4 volte a settimana a guardare gli allenamenti, confrontandosi poi tra loro e con il tecnico per analizzare costantemente la situazione della squadra e per eventuali innesti di mercato. La crescita manageriale di Paolo è continua anche sotto il profilo economico-gestionale e questo lo abbiamo visto nell'ultimo mercato dove sono stati presi giovani di prospettiva come Tonali o Dalot ma anche risparmiati soldi per un difensore, perchè non trovando il giocatore che facesse fare il salto di qualità ha deciso giustamente di dare fiducia al giovane Gabbia considerando anche che in rosa c'erano anche oltre ai titolari Romagnoli e Kajer anche Duarte e Musacchio. Questi soldi verranno magari investiti a gennaio per un affare o un colpo di prospettiva come richiedono le strategie societarie. Certo le scadenze di Donnarumma e del turco sono un grosso errore ma i problemi interni con Gazidis e l'andamento dello scorso anno hanno rallentato tutto. Di sicuro nella situazione attuale non si sarebbero portati a scadenza e cmq il Milan di oggi offre più appeal e dà l'impressione che ogni giocatore non sia così indispensabile.
Di sicuro per i tifosi vedere che la società è gestita da un vero tifoso del Milan come Maldini (e non da un imprenditore o manager qualunque) è già una grossa vittoria!
Potrebbe essere il Galliani di questo nuovo Milan perchè le mansioni sono simili, ed i tifosi rossoneri si possono solo augurare che Paolo riesca anche solo in parte ad ottenere i successi raggiunti dall'Ad monzese.
Maldini è il simbolo del nuovo Milan!