La mattina seguente l’infelice uscita dalla Champions, Agnelli è in auto per recarsi in ufficio, come tutti i giorni. Ad un certo punto, bloccato nel traffico mattutino del centro di Torino, si accorge di una cartomante che, da un tavolo malfermo, proponeva giochi di carte tra passanti indifferenti. Complice un semaforo di troppo, l’auto del presidente si accosta al marciapiede proprio a fianco della vecchia signora.
Gli sguardi si incrociano e Agnelli rimane attratto da una forma di magnetismo oscuro, una sorta di istinto primordiale che gli suggerisce di scendere dall’auto e di tentare la fortuna, o magari qualcosa in più.
Di conseguenza, chiede all’autista di accostare e si reca dalla donnina, la quale lo sorprende con un laconico “ti stavo aspettando”.
Il giovane presidente, piuttosto diffidente, chiede all’anziana signora cosa offrisse da quel tavolo; lei risponde: “la soluzione ai tuoi problemi”. Ad Agnelli scappa un sorriso, ma la determinazione della cartomante gli toglie subito l’espressione sarcastica dal viso.
Con fare veloce, la vecchia tira fuori tre carte e su due di esse ci scrive sopra la parola “Allegri”; sull’altra la soluzione, che dovrà trovare non senza faticare nel più classico dei giochi di strada.
Agnelli, incuriosito, comincia a giocare, ma con una serie interminabile di “pescate” non va oltre la carta “Allegri”.
Sebbene i soldi non rappresentino certo un problema per il giovane presidente, giocando (e perdendo) a raddoppio, il debito comincia a diventare abbastanza consistente.
Nonostante ciò, Agnelli, piuttosto risoluto, continua a giocare alla ricerca della carta decisiva: la soluzione ai suoi problemi.
Tuttavia, benché l’anziana donna provi a rallentare il giochino delle carte, nell’evidente tentativo di offrire un assist al presidente, esce solo una parola: Allegri.
A questo punto, la vecchia decide che non poteva sottrarre tanti denari ad un uomo in cerca della sua fortuna e, approfittando della distrazione del presidente, toglie una carta uguale e ne aggiunge un’altra con su scritta la soluzione.
Ora, su tre carte, due hanno la soluzione. Eppure, Agnelli continua a buttare soldi e a pescare la parola Allegri.
Piuttosto contrariata, la chiromante capisce che è giunto il momento di metter fine al teatrino, e offrire la soluzione tanto agognata ad Agnelli. Nel momento in cui il presidente si presta a firmare un autografo ad un ragazzino con la sciarpa dell’Ajax, l’anziana donna toglie l’unica carta che non serve e la mette in tasca, aggiungendone ancora un’altra con la soluzione: ora non può più sbagliare.
Il presidente torna al tavolo e, guardando dritto negli occhi la cartomante, assume un atteggiamento di sfida: “tu mi vuoi fregare!” esclama. Con fare determinato e piuttosto impertinente, mette la mano nella giacca della signora e prende la carta con su scritto “Allegri”. Cosicché Il presidente, con un’espressione alquanto beota, ordina al suo assistente di pagare comunque la vecchia signora, ma prima di congedarsi dal tavolo ha un’intuizione: “la soluzione ai miei problemi è sempre stata sotto il mio naso, e non può essere che Allegri”.
La chiromante, richiude il tavolo e, masticando amaro per non aver donato l’aiuto che realmente desiderava offrire, si lascia scappare una triste verità: “non si può offrire la soluzione a chi si ostina di rifiutarla”.
E getta nel cestino le tre carte con su scritto la parola "gioco".