Per crescere davvero, per tornare a dire la propria nel calcio che conta, credo che il Milan già da questa stagione, sicuramente nella prossima, dovrà cambiare il modo di proporre il proprio gioco.
L’organico della squadra sta pian piano crescendo: sono finalmente stati fatti fuori dei pesi assoluti come Montolivo e Bertolacci, sono entrati Bakayoko, Paquetá e Piatek che aggiunti a Conti e a Caldara, stanno formando un’idea di squadra più logica. Tuttavia ancora oggi il gioco del Milan si sviluppa come quando avevamo in organico solo bidoni e le intuizioni, assolutamente autoreferenziali, di Suso e Bonaventura erano indispensabili per tenere in piedi una baracca sempre sul punto di crollare.

Ora come detto le cose sono cambiate e i due giocatori di cui sopra, oltre a Calhanoglu che non si è assolutamente confermato, rappresentano un freno al gioco: come più volte sottolineato non attaccano gli spazi, pretendono sempre la palla sui piedi per non fornire mai la punta, ma per autoesaltarsi e, quel che è peggio, pongono un freno mortale a qualunque ripartenza. Solo quest’anno avremmo potuto, con due ali di medio livello, segnare una decina di reti in più in contropiede e, magari, essere terzi in classifica.

Io ho già segnalato come Conti al posto di Suso, sarebbe più che un’opzione vista la sua velocità, capacità di crossare e pure di andare in rete, ipotesi più che percorribile anche perché il tecnico continua a non vederlo terzino destro: il difensivismo dei mille passaggi all’indietro di Gattuso lascia però poco spazio alle speranze.
Per l’estate, Saint Maximin al posto di Calhanoglu segnerebbe il definitivo passo in avanti.

Sara’ Gattuso in grado di cambiare con queste opzioni il volto offensivo della squadra?