Ma Stendhal c'entra poco, quasi di sguincio (parola esclusivamente dialettale ma con profonda natura onomatopeica che sta ad indicare un taglio preciso, ma né verticale né orizzontale, approssimativamente diagonale, operato con lama tagliente).

Eppure, in queste ore frenetiche, centrate per noi milanisti sull'ennesimo ribaltamento del tavolo, pardon panchina, ho pensato parecchio al grande narratore perché, seppure di "sguincio" ed "in qualche modo", qualche cosa hanno a che fare col Stendhal (poi ve lo dico...); ma veniamo a noi...

In molti, non in tutti, ma in molti certamente, abbiamo sperato che finalmente arrivasse la sterzata "definitiva", il salto di qualità, atteso per quasi un decennio, che ci conducesse "fuori dal tunnel", a combattere, magari non a vincere, ma a combattere con fierezza e ferocia per LE POSIZIONI DI VERTICE!

Luciano Spalletti è stato dunque visto da tutti come L'UPGRADE, e solo pochi si sono domandati se avrebbe adottato il suo preferito 4231  o un altro modulo; se avesse schierato Lucas Biglia o Ismael Bennacer; se FINALMENTE ci avesse liberato di Suso o se quel toscano arrogante e criptico/logorroico avrebbe, alla fine, puntato anch'egli sulla resurrezione dell'insopportabile (per noi) spagnolo monotematico e monomattonellatico!
Luciano Spalletti, per i tifosi del Milan in queste ore, è stato perciò molto più del nuovo allenatore... È STATO LA SPERANZA!!!

Però in tutto questo ambaradan la dirigenza (quella "italiana", gli anglosassoni la vedono diversamente) che figura ci ha fatto? A vederla obiettivamente, definirla da "peracottari" mi sembra quasi di fargli un complimento.
Però non voglio essere sferzante e definitivo, non è questo il momento, m'interessa che il Milan svolti, decolli, ritorni ad essere semplicemente IL MILAN e permetta a noi di uscire dalle crisi di nervi continue di questi anni grigi (che sono, secondo me, peggio di quelli bui) e quindi alla società chiedo solo, forte e chiaro, che ci riporti dove ci compete, PER STORIA E DNA!!! Che lo faccia Spalletti o pincopallo non è un problema del tifoso, il tifoso vuole CHE SI FACCIA. PUNTO!

Non vorrei perciò, e qui Stendhal torna prepotentemente, che "qualcuno" (Maldini? Zvone?) proprio come un personaggio stendhaliano, per eccessiva bramosia di apparire o di lasciarsi travolgere dalla passione, finisca ghigliottinato!
In questo momento occorre, ora più che mai, SOLO IDEE CHIARE e calma e gesso. Del resto, baciare teste recise, come le amanti deluse di Stendhal, mi farebbe un po' senso e non servirebbe a nulla.