L'ennesima stagione calcistica sta per giungere al termine e in attesa dei playoff di Serie B e C, ci concentriamo verso le battute finali per la promozione. Per la prima volta, vedrò un'altro club della Lombardia nella massima serie: sto parlando della Cremonese. Il club è nato nella città di Cremona, famosa per l'artigianato tradizionale del violino, dei portici, del Duomo, del Battistero e del Torazzo che è il simbolo cittadino.

Fondato nel 1903, le Tigri hanno vissuto dei momenti storici sotto la guida del presidente Domenico Luzzara, centrando varie promozioni nelle categorie del calcio italiano, tra queste la Serie A. I protagonisti di questa incredibile ascesa sono due: Emiliano Mondonico e Gianluca Vialli. Il primo riporta i grigiorossi nella massima serie dopo 54 anni di assenza, mentre il secondo è cresciuto nelle giovanili e diventerà una pedina fondamentale della Cremonese, ma anche del nostro calcio.  

L'annata sarà deludente e la Cremonese non riesce a centrare la salvezza anche a causa della cessione di Vialli alla Sampdoria. Se ne andò anche Mondonico e la squadra dovette attendere ben quattro stagioni per ritornare in Serie A che avverrà nel 1989. Tuttavia con l'arrivo di Tarcisio Burgnich, i grigiorossi non raggiunsero la matematica salvezza e fecero così ritorno nella serie cadetta. Non sono bastate le reti di Gustavo Dezotti (maggiore rivelazione della rosa), le vittorie ottenute contro Milan e Lazio, i pareggi contro Juventus e Napoli e giocatori come Anders Limpar e Gustavo Neffa per restare nel massimo campionato.

La svolta arriva con l'arrivo dell'indimenticabile Gigi Simoni. Per tre stagioni, la Cremonese resta in Serie A e ottiene inoltre il miglior piazzamento di sempre nella stagione 1993-94 arrivando al decimo posto. Un momento importante arriva il 27 marzo 1993, i grigiorossi si aggiudicano il loro primo ed unico trofeo che è la Coppa Anglo-Italiana battendo per 3-1 il Derby County nel celebre stadio londinese di Wembley. Il momento d'oro si ferma nella stagione 1995-96 con la squadra che retrocede in Serie B. Comincia un periodo difficile che portò i grigiorossi nel giro di due stagioni ad affondare in Serie C1 dopo 16 anni, a causa dell'ultimo posto in classifica nell'annata di Serie B 1996-1997.

Nel 2002 termina anche l'era Luzzara che cede il club a Graziano Triboldi a causa di una grave crisi economica. Luigi Gualco gestì la società affiancato da Rispoli. Cinque anni più tardi, la situazione si ripete. Giovanni Arvedi acquista la società con l'obiettivo di riportare la Cremonese verso i campionati più gloriosi.  Il direttore sportivo Favalli porta a Cremona calciatori come Lamberto Zauli, Leonardo Colucci, Gabriele Graziani e molti altri giocatori di categoria per tentare subito la scalata alla Serie B.   

Lo storico direttore sportivo morirà improvvisamente il 18 aprile 2008 a soli 64 anni per un arresto cardiaco. Negli anni successivi la squadra riesce finalmente a tornare nella serie cadetta dopo undici anni vincendo per 3-2 contro la Racing Roma. La Cremonese è stata la protagonista assoluta nella stagione di Serie C 2016-17 compiendo una storica rimonta ai danni dell'Alessandria.

Ora sta giocando il finale di stagione nella serie cadetta e si ritrova in testa alla classifica a poche partite dalla fine. Ha iniziato la stagione nel modo migliore e grazie ai giovani come Carnesecchi, Fagioli e Gaetano stanno portando la città verso un miracolo a dir poco bellissimo nell'era del post-covid. 

Vi saluto con alcune parole dell'inno grigiorosso per augurare a questi ragazzi di tornare al più presto in Serie A:

"Appesa alla mia stanza una fotografia, sbiadita nei cuori e nella fantasia ma il cuore non invecchia e palpita perchè è grigiorosso e sempre innamorato è e in curva la sua voce in coro si alzerà insieme per lottare e vincere. E' tempo di di volare, è tempo di sognare è tempo di cantare grigiorossi olè è tempo di saltare, di alzar le braccia al cielo è tempo gridare forza Cremo alè."

Un abbraccio Pasqui