La parabola del figlio prodigo è una parabola molto importante, così come è importante il ritorno di Buffon per la Juventus.

La parabola del figlio prodigo è una parabola molto importante e raccontata solamente nel Vangelo secondo Luca. Storicamente varie opere d'arte si ispirano a questa parabola. Il ritorno del figliol prodigo di Giorgio De Chirico è un famoso esempio, forse il più autorevole. Il quadro fu dipinto nel 1922 ed è oggi conservato al Museo del Novecento di Milano.

In quel gesto, descritto dall’artista nella propria opera possiamo notare il desiderio di tirare a sé il figlio, la felicità perché quel desiderio si sta attuando, convivono con la fatica, con il dolore accumulato. Forse è per questo che De Chirico dipinge il padre dandogli una sagoma umana, ferma, molto corporea e insieme pura in quel suo biancore. Una sagoma in tutto e per tutto paterna.

Oggi abbiamo un artista pronto a tornare, non dal padre, ma da Mamma Juventus, per solo 1,5 milioni netti, la società bianconera si è assicurata le prestazioni artistiche del parametro zero (e con lui sono 3) Luigi Buffon detto Gigi. Il figliolo, di quasi 42 anni, è pronto a sostituire Perin in partenza, il quale a sua volta, stanco di cotanta panchina cerca un club dove possa giocare titolare, un po’ per la “noia” di non giocare (solo 8 presenze quest’anno), ma soprattutto per restare nel giro della nazionale.

Buffon chiamato da Agnelli, rinuncia ad un ottimo contratto col Barcellona per poter interpretrare la parte del fiogliol prodigo a casa Juve.

Conosciamo tutti il Campione del Mondo 2006, quindi ci si può limitare di parlare solo del suo ultimo anno a Parigi. Buffon in Francia conquista lo scudetto transalpino vantando in totale 15 presenze, coppe comprese, ha ben figurato in tutte le sue apparizioni, con un unico neo, la papera che ha eliminato il PSG a marzo a guadagno del Manchester United. Una papera, si ma non allarmatevi tifosi ed opinionisti, Buffon che non è più un giovanotto, non è sicuramente da rottamare, perché ad esclusione di predetta pecca ha fornito prestazioni degne del suo nome nella scorsa stagione, inoltre un errore può capitare, soprattutto se non giochi tutte le settimane. Perin giocando ancora meno di Gigi ha fatto più errori in questa stagione, per fare un esempio.

Quindi ci ritroviamo un giocatore migliore del partente ex Genoa, che tecnicamente è un guadagno, ma soprattutto ritroviamo un uomo spogliatoio, che con il suo carisma e la sua enorme esperienza aiuterà il capitano Giorgio Chiellini, a coadiuvare Maurizio Sarri nella gestione degli eventuali problemi che potrebbero nascere nello spogliatoio bianconero. Sarri, allenatore migliore di Allegri, pecca un po’ nella gestione, Gigi Buffon è l’uomo giusto per dargli una mano.

Il portiere è ritornato a casa dopo una sola stagione al Psg. Superate a pieni voti le visite mediche, Gianluigi Buffon 18 anni e 2 giorni dopo la sua prima volta con la Juve avvenuta nel luglio 2001, ritorna nella squadra dove giocano i suoi compagni-amici Chiellini e Bonucci. All’epoca per 75 miliardi di lire arrivò assieme a Pavel Nedved (arrivato dalla Lazio per 75), Lilian Thuram (dal Parma per 70). Soldi ricavati dalla vendita di Zidane più qualche spicciolo. Buffon trova invece, oltre ai vecchi amici, anche un ex nemico, infatti sulla panchina della Juve ci sarà Maurizio Sarri, fino un paio di stagioni fa il alla guida del Napoli rivale della Juve per lo scudetto. Buffon dovrebbe trovare alla Juventus anche il giovanissimo difensore appena 19enne dell'Ajax che ha segnato all'Allianz Stadium nel ritorno dei quarti di finale della scorsa Champions League. La Juventus punta forte sull'olandese, e l’operazione è ormai ai dettagli. Quando Buffon arrivò a Torino per la prima volta, de Ligt aveva appena due anni. “Papà” Gigi coccolerà l’olandesino assieme agli storici della BBC, visto che rimane anche Barzagli, però solo come collaboratore dell’ex Chelsea e Napoli.

Gigi Buffon nella prossima stagione non vestirà nè la maglia numero 1 e neanche la fascia da capitano. Entrambe gli sono state offerte dai rispettivi aventi diritto, Szczesny e Chiellini, ma lui ha rinunciato ringraziandoli dichiarando in un intervista che non è qua per togliere qualcosa a qualcuno, ha detto che è qui per dare il suo contributo come ho sempre fatto per la squadra. Aggiungendo che è il portiere titolare ad avere il numero 1 e Chiello, che è suo fratello, deve rimanere il capitano. Gigi pensa di indossare la maglia numero 77 che è nella sua storia e nella storia di Parma. Il 77 lo ha portato alla Juventus ed è una cosa che lo ha suggestionato.

Buffon ha parlato anche dei suoi obiettivi per la prossima stagione, che quasi sicuramente sarà la sua ultima da giocatore. Non gli interessa battere il record di presenze con la stessa maglia di Paolo Maldini, ma gli interessa solo conquistare nuovi trofei facendosi trovare pronto quando serve. E chiarisce che nella vita e nello sport non puoi iniziare la stagione pensando di vincere solo la Champions, sarebbe l'inizio di un fallimento. Quello europeo è il trofeo che dà più stimoli, ma prima della finale ci sono dieci mesi importanti e bisogna concentrarsi sugli altri obietti.

Su Conte all'Inter racconta che quest'anno vedendo da lontano la Juventus gli è sembrata tanto forte da non vedere antagoniste. Quest’anno sarà ancora più forte, anche se l'arrivo di Conte all'Inter farà sì che l'Inter potrebbe diventare una candidata seria per il titolo nazionale, ma a luglio è un po' presto per stilare classifiche.