Il mercato da più di 200 milioni ha creato attorno ai rossoneri moltissime aspettative e Montella è stato individuato come capro espiatorio per questo inizio di stagione difficile. I tanti acquisti non si sono ancora integrati fra loro e la sensazione è che la squadra sia ancora scollegata. Tutto faceva pensare che ci volesse una guida migliore per trovare una soluzione. Ed ecco la nomina di Gattuso.

Arriva direttamente da Corigliano Calabro un condottiero carismatico, che conosce cosa significa il mondo Milan. Durante la sua carriera da giocatore ha vinto praticamente tutto e ora spera di farlo anche sulla panchina. Le esperienze in serie B e Lega Pro, oltre che in Grecia lo hanno formato, fino alla nomina come allenatore della primavera rossonera. Gattuso non aveva mai nascosto che il suo sogno fosse quello di allenare il Diavolo, ma sarà questo il momento giusto?

La situazione non è delle migliori: la zona Champions è già un miraggio, dopo sole quattordici giornate e ora l'Europa League diventa l' obiettivo primario. Ma per arrivare ai gironi di Champions bisogna vincerla. Ringhio dovrà fare meglio degli ex compagni Seedorf, Brocchi e Inzaghi. Che cos'ha di più rispetto ai suoi predecessori? Beh questo lo dice già il suo soprannome: il carattere che può tirare fuori il meglio dai suoi giocatori.

Non ci si può dimenticare della Juventus del 2011, che veniva da anni molto deludenti e ripartì proprio da Conte. Un tecnico di temperamento simile a Gattuso, che portò i bianconeri a vincere il campionato con quasi gli stessi uomini che l'anno prima avevano fallito.

Appuntamento dunque Domenica alle 12:30 contro il Benevento. L'opportunità giusta per mostrare i denti e tornare a convincere i tifosi con il ringhio giusto.