Molti, leggendo il mio nickname, non apriranno nemmeno l'articolo e i pochi che lo faranno, avranno molto probabilmente da ridire sul fatto che un interista scriva di Juve. Le obiezioni le facciamo dopo, Vostro Onore.

Ieri sera ho visto una partita spettacolare, che solo la Champions e due grandissime squadre (Juventus e Real Madrid lo sono eccome) possono regalare. Mi son seduto al bar con la sensazione che qualcosa potesse succedere.

Vedevo i miei amici Spagnoli troppo sicuri di vincere. I miei suoceri mi avevano scritto nel pomeriggio "non preoccuparti, vince il Madrid". Sará che io conosco la Juve, sará che finché non vedo non credo, ma avevo ammonito tutti dicendo quello che mio padre amava dire sempre "il pallone é tondo".

Pronti via e il cioccolatino di Khedira dalla destra per il testone di Mandzukic dopo appena due minuti due, mi fanno sospirare e lanciare i primi sguardi verso i miei amici scettici e fedeli praticanti del Ronaldismo.

  1. Juve l'ho vista bene. In transizione con un 4-1-4-1, con Pjanic libero di muoversi davanti alla difesa protetto dai due mastini Khedira e Matuidi (ieri eccezionale). Mettere Douglas Costa e Mandukic larghi sulle fasce, costringeva il Real a rimanere basso e ad avere solo due opzioni per "uscire": Isco che si abbassava o la profonditá con Cristiano. Allegri ama questo tipo di partite: coprire spazi ed imbrigliare gli avversari é quello che gli riesce meglio, non a caso ha vinto 3 panchine d'oro da quando allena. Un paio di pericoli, ma a me sembrava una Juve in gestione, come quei piloti di Formula 1 che sanno che hanno benzina a sufficenza per arrivare al traguardo e gestiscono al meglio le gomme, soffrendo si, ma arrivando per primi alla bandiera scacchi. Beh, ecco, le gomme: apertura per Lichsteiner sulla destra, Marcelo ancora in ritardo in chiusura e un'altra volta superioritá sulle fasce: cross pennellato ed ancora Marione che incorna Keylor Navas con Carvajal che salta a vuoto proprio di fronte al Croato in versione Hitman. Finisce il primo tempo e dico "Zidane cambia e si gioca tutto". Facciamo un biliardino, una coca cola veloce e di nuovo sulle sedie a gustarci il "partidazo". Escono dal tunnel Lucas Vasquez ed Asensio, Bale e Casemiro sono i primi ad usare il bagnoschiuma negli spogliatoi.
  1. consideriamo le ultime partite contro il Real, alla Juve non é andata benissimo. Non parlo di risultati, ma proprio di episodi. Tra deviazioni, tiri della vita di Casemiro, magíe di Cristiano in rovesciata, infortuni e squalifiche di uomini chiave, penso: "la ruota deve girare prima o poi no?". Il real pressa, sembra prendere il controllo del gioco e ad un certo punto il possesso palla schizza al 62% contro il 38% bianconero. Vedo muoversi la linea juventina e Chiellini a me sembra tranquillo, Benatia in controllo, Lichsteiner ed Alex Sandro ritrovati. "É dura far gol alla Juve quando si chiudono, lo dicono i numeri delle ultime 6 stagioni" dico ai miei amici. Transizione del centrocampo bianconero, palla a Douglas Costa che converge, traversone in mezzo con Matuidi che taglia in area come tutte le mezzali di Allegri (Lazzari al Cagliari, Nocerino al Milan, Pogba, Khedira, Matuidi alla Juve etc) e Keylor Navas che non trattiene, con il Francese ex PSG che arriva come un treno e mette in buca. Real Madrid 0-Juventus 3 scusa, dicevi? Eh si, "il pallone é tondo" aveva ragione mio padre. La tentazione di mandare messaggi ai vari amici, conoscenti e suoceri (Spagnoli e Madridisti) é grande, ma aspetto, perché "con el Madrid nunca se sabe". Ogni volta che si gioca al Bernabeu mi rieccheggiano le parole di Juan Lopez, noto Juanito, egregio numero siete blanco del Real Madrid degli anni 80. Dopo un Inter Real Madrid finito 2-0 a San Siro nella Coppa Uefa 85/86, Juanito disse "90 minuti al Bernabeu sono molto lunghi". Non sto a raccontare come andó il ritorno, ma il 6 Maggio 86 la Coppa Uefa la sollevó al cielo il Real Madrid. Quindi si "stiamo attenti" perché il Real non muore mai dico al barista. Aggiungo: la storia me la raccontó mio padre, a quei tempi, nemmeno esistevo, io.

Guardo il cronometro ogni 30 secondi, sono teso che non mi spiego nemmeno io il perché, doveva essere una serata tranquilla e da godere. Minuto 92 e 30 secondi: cross in mezzo di Kroos, Cristiano Ronaldo prende l'ascensore per il secondo piano e rimette in mezzo il pallone sul quale arrivano prima Lucas Vasquez e dopo Benatia. Da dietro. Vasquez a terra. Non dirmelo, no.

Rigore per il Real Madrid. Nugolo di giocatori bianconeri attorno all'arbitro Inglese Michael Oliver. Rosso a Buffon che manda in bagno lo stesso arbitro. Passano 5 minuti di nervi ed adrenalina pura, é il 97esimo e Cristiano cosa fa davanti a Sczesny? Beh, la mette sotto l'incrocio. Real in semifinale e Juventus fuori. Putiferio e delirio.

  1. che é successo dopo é difficile da commentare. Se lo fai da Interista o qualsiasi altra squadra, diventi un "rosicone", "prescritto", "frustrato" devi tacere e pensare al beer sheva e al Rjeka o al 7-1 di Manchester etc. Se sei juventino e non la pensi come la maggioranza, allora diventi "un falso juventino" "un infame" etc.

Sentire nel dopopartita Buffon, capitano della Juventus e della nazionale Italiana, parlare con quel disprezzo dell'arbitro fa un po compassione. Vedere Chiellini, vice capitano della Juventus e della nazionale Italiana, fare il gesto dei soldi e dire "you pay, you pay" alludendo al fatto che il Real Madrid paghi gli arbitri, fa pensare. Tutto quello che viene dopo, con le parole del Presidente Agnelli, di vari giornalisti/tifosi di spicco e per ultimo le parole di Tacconi, fanno capire che parlare di calcio in maniera sana, da noi, é molto difficile. Lo dico senza nessun pregiudizio, a me, il rigore di ieri sera sembrava e mi sembra ancora oggi dopo averlo rivisto 100 volte, solare, netto, pulito.

Lucas Vasquez ha il vantaggio posizionale e sta per calciare a botta sicura a 3 metri dalla porta. Arriva Benatia da dietro come un treno e lo butta giú. Chiara occasione da gol sventata con fallo, cosa vuoi dirgli? Non é fallo? E se non é fallo allora cos'é, simulazione? Perché mai dovrebbe buttarsi a terra se ha la porta spalancata con il colpo in canna? Molti dicono " ha toccato il pallone". Ok, l'avrá pure toccato, ma prima del pallone ha toccato l'uomo, da dietro spingendolo, di lato con la gamba e davanti. Come fai a dire che non é rigore?

  1. ieri speravo che la Juventus vincesse per dare un segnale a tutta Europa che il calcio Italiano sta tornando, sia in Champions sia in Europa League. La Juve ha fatto una partita straordinaria, quindi uscire al 93esimo a partita ormai finita e pronta per andare ai supplementari, fa malissimo, fa rabbia, fa perdere la ragione. Ma posso capirlo dai tifosi nel bar sottocasa. Da qualche giornalista di qualche TV locale. Ma non da Buffon e Chiellini, Agnelli e Tacconi etc. Perché quelle parole pesano. Se l'arbitro fosse stato comprato come si dice, il gol di Isco nel primo tempo non l'avrebbe annullato. I gialli alla Juve sono gialli sacrosanti, il problema é che in Italia nessuno glieli dá, quindi appena vanno in Europa e li ricevono, rimangono spiazzati. Dall'inizio della stagione 2016 ad oggi, la Juventus ha giocato 68 partite di campionato (38 lo scorso piú 30 quest'anno) ricevendo la bellezza di un rosso (il 22 Ottobre 2017, Udinese-Juventus, Mandzukic al 26', partita poi finita 2-6 a favore della Juventus).

In Champions league, nello stesso lasso di tempo, la Juve ha giocato 23 partite (13 la scorsa stagione, 10 in questa) e ha ricevuto 4 rossi. (Lemina il 18 Ottobre 2016 contro il Lione e gli altri 3 nelle sfide con il Real Madrid: Cuadrado lo scorso anno in finale all'84', Dybala la scorsa settimana e Buffon ieri).

La media in Italia nelle ultime 2 stagioni é un rosso ogni 68 partite, in Europa é un rosso ogni 6 quasi. Cioé 10 volte tanto. Ok, sará casuale, sará una coincidenza, ma i numeri sembrano evidenziare un trattamento diverso riservato dagli arbitri alla Juventus in Italia ed in Europa. Questi sono solo dati, non voglio insinuare nulla, sia ben chiaro, prima che qualcuno possa accusarmi di accusare. Son sicuro che Buffon ricapacitará nei prossimi giorni, settimane e dirá che ha sbagliato, che in realtá quelle parole non le pensa. A me vedendolo ed ascoltandolo, mi ha fatto solo venire un pó di dispiacere, perché si tratta probabilmente del miglior portiere della storia di questo sport. Nel giro di 3 mesi, é passato dal sogno di giocare il sesto mondiale della carriera (sarebbe stato record assoluto) a poter finalmente vincere la Champions League. Veder sfumare questi obiettivi, gli avrá creato tanta frustrazione e rabbia, comprensibili, ma non giustificabili. Parole sue "Prima di dare un rosso a un 40enne che probabilmente giocherá la sua ultima partita in Champions, l'arbitro doveva pensarci". Se cercate una sua intervista su youtube, ha detto queste parole. Secondo voi un arbitro professionista, non deve dare un rigore o un cartellino a un giocatore o a una squadra per questioni "sentimentali"? A me sembrava che un arbitro doveva rispettare il regolamento, che poi non sia "giusto" per una questione di karma o a livello sentimentale, questi mi sembrano discorsi assurdi, contorti e ingiustificabili a questi livelli di professionismo.

La juve ha fatto una champions egregia, quest'anno come l'anno scorso e come 3 anni fa. É una societá virtuosa, che sta ottenendo risultati incredibili da 6 anni e questa parte, in Italia ed in Europa, quindi é meglio per il calcio Italiano che parliamo di queste cose, questi numeri, queste performance. Le polemiche inutili non servono a nessuno. Scomodare Collina, la Uefa, le scie chimiche e gli Illuminati, mi sembra voler scendere a un livello troppo basso per campioni di questa statura.

  1. con queste parole: "aiutini? alibi di chi non vince". Sapete chi le ha dette? Beh, Buffon. Ma non un omonimo, o lo zio di quello di ieri sera "dell'arbitro ha un bidone dell'immondizia al posto del cuore". No no, proprio lo stesso, il capitano della Nazionale e della Juventus, la leggenda vivente Gigi Buffon. La Juve il 5 Gennaio 2014 vinse 2-0 contro la Roma e ci furono alcuni strascichi polemici arbitrali. E Buffon pronunció le suddette parole. Il motto di sempre é "vincere é l'unica cosa che conta". Ieri la Juve ha vinto, 3-1 in casa dei campioni d'Europa. Si spera che la prossima volta, una Vecchia Signora si comporti con piú stile perché cosí i rosiconi, i castori, i frustrati, i pagliacci etc non sono quelli delle altre squadre.