Storie di calcio - stagione II - episodio VII

“Ci sono storie che non si possono dimenticare, nomi che continuerai a ricordare, volti che continuerai a riconoscere, persone che continuerai ad onorare. Oggi è il giorno di Gabriele Sandri!”.

Il calcio italiano viene scosso da una brutta notizia nella domenica calcistica. Un tifoso laziale era diretto a Milano per seguire la partita tra Inter-Lazio in programma alle 15.00. Saranno gli ultimi istanti di un viaggio disperato, che si conclude con una drammatica morte per colpa di un agente di polizia, dal nome di Spaccarotella.
La settima puntata la dedichiamo a Gabriele Sandri, l'uomo innocente.

Nato a Roma il 23 settembre 1981, i genitori erano proprietari di un negozio di abbigliamento in zona Balduina. Soprannominato "Gabbo", era un noto disc jockey della capitale e tifava la sua squadra del cuore: la Lazio.
Quella giornata doveva essere una giornata di festa. È l'11 novembre 2007, Gabriele era diretto con quattro amici a Milano per seguire la squadra biancoceleste che doveva affrontare l'Inter. Mentre sono a bordo della Renault Megane, si trovano sull'A1 e decidono di fermarsi in una stazione di servizio Badia al Pino, all'altezza di Civitella in Val di Chiana (in provincia di Arezzo) per aspettare altri amici.

Alle ore 9.00 ecco il tragico momento.
I tifosi laziali entrano in contatto con gli ultras della Juventus (diretti a Parma) e scoppia una rissa. Quelle urla saranno fatali, perchè attireranno l'attenzione della polizia che si trovava sul lato opposto della carreggiata. Il gruppo di amici di Sandri salgono subito in macchina e si accingono a ripartire, ma all'improvviso l'agente Spaccarotella prende la pistola e spara due colpi ad una distanza di cinquanta metri ad altezza uomo verso l'altra carreggiata.
Il secondo proiettile sarà fatale, perchè il colpo oltrepassa la divisoria fra le carreggiate e raggiunge l'auto in movimento, centrando in pieno il collo del povero Gabriele, che in quell'istante stava dormendo al centro del sedile posteriore. Gli amici si rendono conto delle gravi condizioni di Gabriele e si fermano in un'altra area di servizio. L'ambulanza giunge sul posto, ma ormai è troppo tardi, il giovane muore a soli 26 anni.

Le reazioni erano a non finire. La FIGC annunciò il rinvio del match tra Lazio e Inter, mentre per le altre partite fu disposto l'inizio con oltre 10 minuti di ritardo. Ma non c'era solo quell'episodio. In altri stadi ci furono delle proteste molto violente. Milano e Roma furono invase dai cortei di tifosi che aggredirono le caserme e gli agenti. La partita dei giallorossi contro il Cagliari in programma alle 20.30 venne ufficialmente rinviato.

Ai funerali del 14 novembre 2007 c'era una folla immensa. Erano presenti anche l'intera squadra della Lazio, il capitano Francesco Totti e l'allenatore Luciano Spalletti. All'uscita del feretro, c'era uno striscione contro le forze dell'ordine e furono lasciate le sciarpe delle altre squadre.

Che fine ha fatto l'agente Spaccarotella?
Nel 2009 venne condannato a sei anni di reclusione per omicidio colposo con colpa cosciente.
Un anno dopo, nel dicembre 2010, la sentenza fu poi riformata in appello e tramutata in omicidio volontario, declassando il dolo a eventuale. La pena confermata è di nove anni e cinque mesi di reclusione.
Nel 2012 la Corte di Cassazione ribadì il verdetto di secondo grado della corte d'assise d'appello di Firenze e conferma la condanna per omicidio volontario. Nell'autunno 2017 (a dieci anni dal delitto), all'agente viene concessa la semilibertà, per poter svolgere l'attività di volontariato.

Per ricordare Gabriele Sandri, gli Statuto dedicarono una canzone chiamata "È già domenica" che di fatto chiude il settimo episodio:

"Emozioni splendide, la felicità sei tu. Sentimenti puri che cresceranno ancor di più. Dormi sorridendo, dormi dolce come sei. Lunga notte, l'alba ormai sembra fatta per sognar. Un istante, un attimo, un momento sogni e poi chissà. Dormi sorridendo, dormi dolce come sei. Il cielo è azzurro sopra noi, è gia domenica, le ali spiegherai. E ovunque tu sarai un aquilotto in volo sempre più in alto s'alzerà. Sanguina il cuore adesso e nessuno sa perchè. Voglio la tua musica, il tuo ritmo e la tua età. Dormi sorridendo, dormi dolce come sei. Il cielo è azzurro sopra noi, è gia domenica, le ali spiegherai. E ovunque tu sarai un aquilotto in volo sempre più in alto s'alzerà. Il cielo è azzurro sopra noi, è gia domenica, le ali spiegherai. E ovunque tu sarai un aquilotto in volo sempre più in alto s'alzerà, s'alzerà. "

Un abbraccio Pasqui