Nemmeno i più grandi scommettitori avrebbero potuto mai immaginare quello che è successo tra arbitri e V.A.R. in quest'ultimo campionato.
Tra regolamento, valutazioni personali, regole interpretate a proprio tornaconto, abbiamo assistito a tutto e il contrario di tutto, l'unico cosa certa era che la confusione regnava sovrana.
Le ultime due giornate di campionato, poi, almeno per il momento sono la classica ciliegina sulla torta. A causa di errori enormi rischiamo di vedere l'assegnazione dello scudetto, la qualificazione all'Europa e la salvezza raggiunte da squadre che forse non le meritano.

La cosa che, più di tutte, mi lascia interdetto è il fatto che il regolamento da una parte punisce chi ha commesso l'errore, mentre dall'altra tutela l'errore stesso.
È un po' quello che sta accadendo con Nasca, che durante Spezia-Lazio era addetto al V.A.R.
Per il non gol di Acerbi convalidato, Pairetto che era l'arbitro e Nasca che era addetto al V.A.R. sono stati squalificati fino al termine del campionato. Sembrerebbe, però, secondo indiscrezioni dell'ultima ora, che ad avere la peggio sia Nasca, in quanto non ammesso al prossimo corso V.A.R.
Se Nasca e Pairetto hanno subito queste dure punizioni è fuori ogni dubbio che errore gravissimo è stato commesso, ma allora perché se è stato accertato che quel gol non era valido non viene fatta rigiocare la gara?
Questa domanda è stata posta da diversi signori, tra cui il presidente del Codacons. A questo punto viene tirato in ballo il regolamento secondo il quale per errori simili non si può invalidare l'intera gara. Praticamente è come dire, puniamo chi ha costruito la casa a ridosso di un fiume, ma allo stesso momento facciamo andare delle persone ad abitare in quella casa.
Capisco che  spesso in Italia i regolamenti vengono fatti per complicare le cose, ma questo è davvero molto incomprensibile.
Quindi, morale della favola, Pairetto e Nasca puniti, mentre a guadagnarci è sempre il solito Lotito.