C'è chi, molto di recente, ha affermato che il Milan per Elliott sta diventando una questione di cuore. Be'... per quanto possa rispettare l'opinione altrui, non c'è nulla di male nel dire che non è così, semplicemente per il fatto che non può esserlo.

Elliott è un Hedge Fund, il cui scopo istituzionale è investire (e non nel lungo periodo) per guadagnarci su. Nel momento in cui si è trovato fra le mani una società come il Milan, indebitata e fuori dai grandi giochi, ma con un buon brand e uno stuolo di tifosi, Elliott si è trovato costretto a ragionare, quantomeno, in un'ottica di medio periodo. Un Milan risanato economicamente e nel giro Champion's potrebbe essere rivenduto piuttosto bene, altrimenti rischierebbe di essere dato via a prezzo di black friday, con una perdita secca per il bilancio del fondo.

Perché secondo voi è stato ingaggiato Gazidis, che viene dall'esperienza di Londra con l'Arsenal? I Gunners degli ultimi anni non sono stati gestiti come una macchina per vincere, ma come un meccanismo per reralizzare introiti tali da ripagare investimenti importanti come quelli per lo stadio. E il dirigente sudafricano è arrivato in rossonero proprio per rendere i rossoneri un prodotto appetibile.

A dicembre Elliott ha incassato le sanzioni UEFA per il Fair Play Finanziario, piuttosto dure sì, ma che hanno lasciato ai rossoneri una scappatoia non da poco, quella di potersi esporre ulteriormente ora, avendo poi tempo fino al 2021 per rientrare dal passivo. Ora, ciò ha permesso di rivedere certe strategie, che inizialmente prevedevano operazioni sana-bilancio come la cessione di Chala in Germania per una ventina di milioni. Non essendoci l'esigenza di mettersi subito a posto con la UEFA, si è puntato a mantenere alto il livello tecnico della rosa, cercando se mai di incrementarlo, inserendo comunque in rosa potenziali pupi da rivendere bene nel futuro. Paquetà è arrivato perché è un pallino di Leonardo, ma Piatek, Abanda e Djalo sono acquisti alla Gazidis, perché rappresentano una scommessa, anche economica, proiettata nel futuro. Higuain è stato lasciato andare senza rimpianti, in quanto, nella migliore delle ipotesi, poteva rappresentare una scommessa per il presente.

E quanto sopra, vista la decadenza rossonera degli ultimi anni, non è affatto negativo. Non è detto, infatti, che sia positivo avere la proprietà appassionata che fa della squadra una questione di cuore. Spesso è più importante essere nelle mani di gente che pensa agli affari, ma lo fa con abilità e competenza.  Del resto si dice che le strade dell'Inferno sono lastricate di buone intenzioni, no?

Non mi fa piacere in assoluto sapere che il Milan è destinato per 3 anni a portare avanti strategie stile dell'Arsenal recente, ma se penso che i rossoneri vengono da annate piuttosto grigie, mi dico che forse il cinico realismo di Elliott non viene per nuocere. Per anni il Milan è stato fuori dalle coppe europee e ha dovuto considerare la qualificazione in Europa League come un successo. Se si riuscisse davvero a rientrare in Champion's, a me personalmente non farebbe schifo.
Però quando leggo che il Milan è diventato per Elliott una questione di cuore, sono sincero, mi si rizzano i pochi capelli in testa. Succede perché i voli pindarici sono positivi, quando però hanno una base reale, altrimenti si rischia di creare nuovamente la grande illusione di... sì di quei signori Li, venuti dalla Cina e là ritornati senza essere rimpianti. Un'illusione che nel giro di un solo anno stava affossando definitivamente la società.

Teniamo i piedi saldi per terra, dunque, e lasciamo lavorare questi signori di Elliott, che non saranno benefattori, ma sanno curare i propri affari e far fruttare gli investimenti. Poi si sa come vanno le cose nella vita ovvero che lavori per la qualificazione in Champion's e ti ritrovi con una squadra di grande livello.
Lasciamo perdere stornelli, peana ed epinici per il momento. Il tempo di intonarli verrà, ma solo se guardiamo la realtà in faccia. Oggi per esempio, se il Milan dovesse pareggiare col Napoli, non mi metterei a piangere e, credo, non lo farebbe neanche Gattuso.