Nel suo On Liberty, John Stuart Mill sosteneva che: "nelle opinioni dell'avversario vi è sempre qualcosa che condivido". Nella filosofia del britannico, la libertà di espressione è assolutamente un caposaldo. Negare la possibilità di avere una propria idea è errato in quanto, se il concetto che si impedisce fosse corretto, si priverebbe al mondo di poterne godere. Al contrario, se fosse sbagliato, non si riuscirebbe a rafforzare l’astrazione esatta in contrasto con quella erronea. La libertà di un individuo termina nel momento in cui lede quella altrui. Questa è la linea guida che si dovrebbe seguire in un Paese Democratico ed è l’unico ostacolo alle possibilità di espressione. Udire opinioni diverse dalla propria garantisce un'importante chance di arricchimento personale perché non esiste una verità assoluta e ascoltare tante voci differenti può sempre migliorare le proprie nozioni. Un'idea affascinante è quella che considera molte sfaccettature e non si impone dando per scontata un'unica realtà. Per essere convincente, un pensiero deve garantire ampie vedute. "Nessun artista crede alla verità oggettiva, cioè reale in sé, del mondo che rappresenta. Ma si potrebbe dire che questa verità oggettiva, non solo per l'artista, non esiste per nessuno". Così parlava Luigi Pirandello.

In questo periodo si è sentita ogni sorta di opinione su Cristiano Ronaldo. Il campione portoghese ha vissuto un momento veramente incredibile con emozioni particolari e diametralmente opposte. Il suo avvio di stagione non è stato brillante e sarebbe assurdo sostenere il contrario. Pare avere faticato parecchio a trovare la giusta condizione atletica. Durante la sfida tra la sua Juventus e la Lokomotiv Mosca disputata in Russia, è stato sostituito a pochi minuti dalla fine del match e, proprio senza di lui, la Vecchia Signora ha trovato il gol che le ha permesso di espugnare l’arena sovietica garantendosi l'aritmetica certezza di raggiungere gli ottavi di Champions. Douglas e Higuain hanno raggiunto una combinazione incredibile che ha scassinato la cassaforte avversaria permettendo al brasiliano di piazzarsi solo contro il portiere padrone di casa e di trafiggerlo con un colpo da biliardo. Si direbbe: oltre il danno, la beffa. In quella sfida, Cristiano avrebbe anche trovato un gol su punizione che gli mancava da tempo immemore, ma Ramsey ha pensato bene di spingere in rete con "prepotenza" una sfera vagante sulla linea di porta aggiudicandosi così la marcatura. Ha fatto bene. Un possibile intervento avversario avrebbe cancellato un centro praticamente già fatto in una gara fondamentale. Pochi giorni più tardi, CR7 è apparso spaesato nel match casalingo contro il Milan e Sarri ha deciso di levarlo dal campo a circa mezz'ora dalla fine della sfida. Al suo posto è entrato Dybala che ha insaccato la sfera del successo sui rossoneri. Cristiano non è apparso troppo soddisfatto della scelta del suo tecnico. Si è infilato diritto nello spogliatoio e pare persino che abbia abbandonato lo stadio in anticipo.

Come in una parabola al contrario, questo è stato il punto più basso dell'annata del lusitano. Da quel momento è iniziata una lunga e lenta risalita. Nella sfortunata trasferta bianconera dell'Olimpico contro la Lazio, il numero uno dei numeri 7 ha trovato una rete su azione che gli mancava da ben 49 giorni. Per lui si tratta di un tempo infinito. Più di una Quaresima. Trascorrono tre giorni e CR7 si presenta ancora in compagnia del suo fedele amico, il gol. Nella sfida di Champions contro il Bayer Leverkusen disputata in Germania, il lusitano segna il suo 129esimo centro nella competizione in 172 presenze. Numeri mostruosi. Cristiano non si ferma più e la domenica successiva ne infila due alla malcapitata Udinese. Ieri, invece, l'apoteosi con la Sampdoria. Il Peter Pan del pallone è salito in cielo è ha freddato Audero. Il riferimento al noto personaggio disneyano non è chiaramente relativo all'eterna fanciullezza, ma alla capacità di volare. Ronaldo pareva veramente simile all'Ispettore Gadget: fornito di ogni più singolare dotazione. Il lusitano sembrava avere una molla sotto le scarpe che gli consentisse di restare a librarsi per l'aere lungo un tempo impossibile a ogni essere umano con una normale muscolatura. Incredibile. Ronaldo non è nuovo a prodezze simili degne di capacità atletiche superiori.

E così… il Re si è ripreso lo scettro. Ora la maggior parte della critica lo esalta. Racconta delle gesta dell’eroe dotato di natura sovraumana che è riuscito nell’impresa impensabile per noi comuni mortali. Si parlava della libertà di opinione e dell’arricchimento che può derivare dal pensiero altrui. E’ proprio così. Mi scuso per l’autoreferenzialità che non fa parte del mio stile, ma ho sempre sostenuto la tesi dell’impossibilità del cosiddetto "problema Ronaldo" anche quando la stagione del portoghese sembrava non indirizzarsi nel migliore dei modi. Pure chi non ammira il giocatore ha sempre dovuto ammettere il suo valore. Le ultime prove, però, avevano rafforzato un’ipotesi: CR7 era così devastante in quanto aveva trovato il suo habitat naturale a Madrid con la camiseta blanca e una squadra fantascientifica intorno a lui. Altri, invece, erano già pronti a scatenare le loro penne o tastiere per redigere il più glorioso dei De Profundis alla carriera di un uomo che aveva scritto la storia del calcio. Aveva, appunto. E invece no… Proprio in contemporanea alla riapparizione di Ronaldo, Messi sollevava il suo sesto Pallone d’Oro. Con un rigurgito di orgoglio, CR7 potrebbe aver deciso di anticipare i tempi. “Eu Estou Aqui”. In italiano: “Io sono qui”. Sono queste le note parole che esprime il campione nella mimica della sua più famosa esultanza. Pare che abbia detto proprio così. Cris è vivo più che mai. A 35 anni non molla di un centimetro perché Ronaldo è così. Prima scrivevo che assomiglia a Peter Pan solo perché vola. Mi sbagliavo. E’ uguale al ragazzo “dell'Isola che non c'è" anche perché il suo corpo non risente del trascorrere del tempo. Come Dorian Gray.

E' chiaro che tutto questo rappresenta un’iperbole. Ronaldo è un uomo dotato di una fisicità diversa e di una professionalità devastante, quindi, la sua età anagrafica non può essere paragonata a quella di un altro collega. Detto questo, nulla è infinito e anche lui sarà costretto a rassegnarsi al trascorrere del tempo. Ora, però, è troppo presto e si potrà ancora godere delle sue prodezze. Cristiano conosce molto bene la situazione ed è perfettamente conscio di dover essere in grado di dosare le sue energie come il chimico calcola i suoi preparati. La stagione del lusitano pare una fotografia delle sue volontà che pure non ha esitato a chiarire. Con la maglia del Portogallo, l’annata di CR7 è stata sempre fantastica. Significa che ha fatto preferenze? Ma dai, non scherziamo… Semplicemente ha rispettato una perfetta tabella di marcia. Raggiunge la miglior condizione nei momenti più importanti. Non si può dimenticare che la prossima estate si disputerà l'Europeo itinerante e il campione vorrà essere tirato a lucido per provare un magnifico bis da stampare poi in faccia al rivale di sempre, Leo Messi, che con la Nazionale vive un rapporto più complicato. Solo le sottigliezze potranno stabilire chi sarà “The Goat”, il più grande di tutti i tempi, tra questi due calciatori marziani. Cristiano, poi, vorrà centrare la vittoria della Champions con la sua Juve per dimostrare ad alcuni che trionfa anche lontano da Madrid. Anzi, è il Real che senza di lui non è lo stesso. Anche quest'ultima frase è un’iperbole. Non voglio scrivere un’esagerata apoteosi. Se si sedesse nuovamente sul trono continentale anche vestito di bianconero, raggiungerebbe questo favoloso obiettivo con tre maglie diverse marcando la differenza con il “diez blaugrana” che lontano dalla Catalogna non è mai stato. Immaginate che goduria per lui… Per centrare un simile target dovrà giungere in ottime condizioni psicofisiche verso il mese di marzo quando la manifestazione entrerà nel vivo. Occorre essere franchi. La Vecchia Signora sarebbe stata serenamente in grado di superare il girone anche senza il trascendentale ausilio del suo campione. Ne necessiterà più avanti. Cris lo sa bene e lavora all’uopo.

Si diceva che l’opinione opposta consente di migliorare la propria. E' così. Leggendo le tante critiche formulate a Ronaldo e sopradescritte, ho compreso che esprimevano un’assoluta verità. Ronaldo non poteva essere quel giocatore che “non salta l’uomo da tre anni” visto a inizio stagione. Capello aveva ragione. Sicuramente un tecnico esperto e navigato come il friulano aveva già compreso la situazione. Come non arrivarci subito? CR7 si stava tenendo il meglio per dopo… Eh infatti. Tutto torna. La condizione fisica del portoghese sta lentamente salendo di tono e forse è anche leggermente in anticipo sulla tabella di marcia. Se per Natale è già in grado di saltare a più di due metri e mezzo di altezza per impattare la sfera di testa, non vorrei che a Pasqua arrivasse al tetto dello stadio. Battute a parte, Ronaldo sta migliorando la sua situazione atletica. Quando sarà il momento delle sfide decisive, Dea Bendata permettendo, raggiungerà il top della forma come accaduto nella passata stagione. Tra quarti e ottavi di Champions riuscì a segnare 5 reti in 4 gare. Purtroppo lo stesso non valeva per i compagni di squadra e la Juve patì l’eliminazione da un Ajax che correva a mille all’ora sul prato dello Stadium. Ecco, la reale preoccupazione dei bianconeri dovrebbe essere questa. Urge fare in modo che tutto il gruppo raggiunga il suo miglior momento proprio in primavera. Sicuramente Sarri e il suo staff sapranno adempiere perfettamente a questo compito proprio come fece Allegri quando la sua Vecchia Signora raggiunse le finali di Coppa.

Tornando a Ronaldo, non si può nemmeno parlare di difficoltà tattiche. Un campione del suo spessore e con la sua esperienza ha imparato a esprimersi al meglio in ogni posizione del fronte offensivo. L'unico accorgimento da prendere è quello di non schierarlo in difesa anche se gli sforzi in fase di non possesso delle ultime gare fanno trasparire capacità anche in quel senso… Non vi è altro da aggiungere perché ogni ulteriore apoteosi di questo giocatore risulterebbe inutile esercizio di stile. Non resta altro che attendere di poter celebrare un’altra, grande impresa dell’eroe con la speranza che questa volta sia di squadra. I tifosi juventini scaramantici assumano pure le dovute precauzioni.