Torna il calcio giocato e finalmente tutti i protagonisti sono posizionati sulla griglia di partenza apparentemente nella stessa posizione e potenzialmente con le stesse possibilità di giocarsela. La realtà invece (detto tra noi) vede invece in prima fila come da decenni a questa parte l'indiscussa protagonista: la Vecchia Signora, è lei ancora una volta la squadra da battere e quest'anno con uno stimilo nuovo, vincerlo per il decimo anno consecutivo. La Juventus è la più forte e quindi la più odiata dalle rivali, ma si sa quando vinci hai pochi amici, infatti questo non reoccupa minimamente la squadra di Torino, ma se dobbiamo cercare il possibile tallone di Achille, ecco che i gufi lo intravedono in Pirlo il mister dalle zero panchine. Se questo non dovesse tranquillizzare i gufi d'Italia ecco un'altra piccola crepa possibile, nel motore super testato e affidabile bianconero: la presenza in rosa di pedine importanti oramai non più in giovane età. Detto questo, cari tifosi juventini, io personalmente mi aspetto una Juventus ancora assetata di vittoria tanto in Italia così come in Europa.

Al suo fianco in prima fila non può che esserci lei la pazza Inter di mister Conte, società oramai stabilmente sul "pezzo" con idee chiare e la volontà di spodestare l'eterna rivale da quel ruolo che da troppo tempo appunto le appartiene. La proprietà cinese dopo il duro sfogo del mister dalla lacrimuccia facile ha dato a Conte quel che è di Conte cioè pieno potere e massima fiducia pur di non perderlo, avrà fatto bene? Lo si scoprirà molto presto, soprattutto se qualche risultato utile tardasse ad arrivare. Poi c'è il gruppone capitanato dalla banda di Gasperini, l'Atalanta, squadra giovane  eforte con gioco davvero divertente, tanto che nessuno la identifica più come favola del nostro campionato, bensì una realtà che con forza è riuscita a tupire anche in Europa nella sua più alta sfera ambita da tutti, la Champions League. Poi la Roma con la nuova proprietà, il Milan che invece fortunatamente non è costretto a ripartire da zero come negli ultimi anni, il Napoli di Rino Gattuso, la solita Lazio di Simone Inzaghi e via via tutte le altre protagoniste.

Insomma, Sua Maestà il Calcio Giocato è pronto ad occupare nuovamente lo spazio a lui dovuto, conquistato nel tempo grazie soprattutto alla forza del suo motore trainante: i tifosi. Il Re si esalta ogni volta nel mostrare la sua bellezza, la sua tecnica e la sua forza al suo pubblico, gradinate colme di gente comune, curve piene di cori e colori, contorno irrinunciabile in grado da sempre che ha reso Sua Maestà il Calcio Giocato, uno tra gli sport più belli e amati nel mondo. Ed ecco che ancora una volta  sabato 19 settembre 2020 tutto ripartirà, tristemente (ma comprensibilmente) ancora senza tutto questo, e così Sua Maestà Il Calcio Giocato dovrà fare tutto da solo, si sentirà inevitabilmente più debole e vulnerabile, così come si può sentire un Re nudo privo dell'essenziale, ma deciso a tutelare pur nel silenzio degli stadi di tutta Italia e con tutta la sua forza quella bellezza indiscussa di una inestimabile ricchezza che siamo noi tifosi dal primo all'ultimo, dalla massima divisione fino ai campi dell'oratorio del più piccolo paesino del nostro bel Paese, così come in tutto il mondo. E allora buon campionato a tutti nel rispetto delle regole, che siano esse di gioco così come di sicurezza per il bene comune.