Il calciomercato è da poco terminato, e, oltre alla situazione della nostra Serie A, su cui ho già redatto un articolo prima dell’inizio del campionato, mi piacerebbe andare a sviscerare la situazione delle maggiori squadre europee, concorrenti delle nostre squadre in Champions ed Europa League. Anche quest’anno non sono mancati i botti, soprattutto da alcuni club, anche se senza dubbio l’avvento della pandemia e la crisi che ne ha seguito hanno condizionato pesantemente le campagne acquisti, che spesso hanno dovuto fare leva su formule particolari, come scambi fra calciatori, o prestiti molto onerosi con riscatti fissati fra uno o due anni, sperando in un miglioramento della situazione economica.

Premier League

Il campionato che sembra aver risentito meno della crisi è la solita Premier League: sicuramente non abbiamo assistito alle spese folli a cui eravamo abituato, fatta eccezione per qualche club, ma comunque tutte le squadre, e nello specifico quelle che andremo ad analizzare, hanno messo mano al portafogli per rafforzare il proprio organico.

Partiamo dall’Arsenal, che, nonostante il non brillante campionato dello scorso anno, parteciperà all’Europa League, in virtù del trionfo in FA Cup ai danni del Chelsea. Dunque il progetto Arteta sembra stia prendendo la giusta direzione, ed il mercato cerca di ergersi a supporto. Trattenuti tutti i migliori, con la chicca del rinnovo del miglior calciatore della squadra, ovvero Pierre-Emerick Aubameyang, precedentemente in scadenza nel prossimo giugno, sono arrivati Gabriel, difensore centrale del Lille, seguito in tempi non sospetti anche dal Napoli come erede di Kouibaly, Pablo Marì, centrale brasiliano e presumibilmente riserva, Cedric Soares, a titolo gratuito dal Southampton, anch’egli partirà dietro Hector Bellerin, ma potrà dare una grossa mano ai Gunners; mentre il fiore all’occhiello risulta essere certamente Willian, arrivato a parametro zero dal Chelsea e capace di garantire un apporto enorme in quanto ad esperienza, oltre alle qualità indiscusse. Infine il colpo last-minute Thomas Partey, arrivato dall’Atletico Madrid, che ha svolto il percorso inverso di Lucas Torreira, e garantirà moltissima sostanza, ma anche buona quantità, al centrocampo di Arteta.

Potrebbe non rimpiangere particolarmente la partenza del brasiliano Willian, o perlomeno è quello che si augurano i tifosi, e sicuramente è quello che dovrà dimostrare Frank Lampard, il Chelsea. I Blues, dopo le due sessioni, estiva ed invernale, in cui sono stati a guardare, incassando per altro un assegno a 9 cifre per Eden Hazard passato a Madrid, si sono cimentati in una campagna acquisti faraonica, con occhio particolarmente vigile sul futuro. Già, perché Timo Werner è uno dei prospetti più importanti del futuro del calcio mondiale, capace di mettere a referto 95 reti in 4 stagioni con la maglia del Lipsia, così come il connazionale Kai Havertz, ritenuto uno dei calciatori maggiormente sulla cresta dell’onda, per il quale è stata sborsata una cifra vicina alle 9 cifre incassate per Hazard. Inoltre saranno fondamentali nello scacchiere dell’ex centrocampista inglese Hakim Ziyech, trequartista o esterno dell’Ajax dei miracoli di due stagioni fa, e Ben Chilwell, che ha mostrato ottime cose a Leicester, e, pur essendo stato strapagato, ma in Premier il mercato interno funziona così, promette bene. Non si sono neanche dimenticati dell’esperienza, acquisendo lo svincolato Thiago Silva, una colonna per tutte le squadre in cui ha giocato; andranno inoltre a rimpolpare la rosa Malang Sarr, arrivato a titolo gratuito dal Nizza ed Edouard Mendy, portiere del Rennes. Il Chelsea sembra essersi presa di diritto il titolo di regina del mercato, ma sul campo darà tutta un’altra storia.

Già, perché, come sappiamo, in Premier League nessuno sta mai a guardare, e non fa eccezione, in questo senso, l’Everton di Carlo Ancelotti. Dopo la discreta seconda metà di stagione dello scorso anno i Toffies puntano a dare filo da torcere alle grandi del campionato. Pochi acquisti ma mirati, questo il target del club di Liverpool: oltre a Doucourè, arrivato dal Watford retrocesso e dimostratosi un calciatore di grandissima affidabilità, Carletto punta su due suoi fedelissimi come Allan, che tanto bene aveva fatto a Napoli, e soprattutto James Rodriguez, che sarà il faro del suo Everton. Il giovane centrale inglese Ben Godefrey, proveniente dal Norwich, proverà a rendere ancor più granitica la difesa. Re Carlo è tornato, e vuole insidiare il trono, che ha presieduto l’ultima volta nel 2010 con un’altra maglia blu, quella del Chelsea… e non farà sconti.

Discorso simile per il Leicester City di Brendan Rodgers che, battuta cassa con la cessione di Ben Chilwell, ha fatto spesa in Serie A, portandosi a casa Timothy Castagne, che ha impressionato nella meravigliosa Atalanta di Gasperini e Cengiz Under, che invece, dopo un buon inizio, è diventato un fantasma nella sua avventura romana. Mentre il colpo più oneroso è stato quello del giovanissimo centrale francese Wesley Fofana, proveniente dal Saint-Etienne, a lungo nei radar di Paolo Maldini e del Milan. Non un mercato faraonico, ma molto oculato, tuttavia sarà difficile bissare il quinto posto, con Champions League sfiorata, dell’ultima stagione.

Il trono appartiene senza ombra di dubbio al Liverpool di Jurgen Klopp, che non sembra avere intenzione di scendere, dopo aver riagguantato il titolo a ben 30 anni di distanza dall’ultima volta, con i 99 punti a dimostrazione della schiacciante superiorità sulle inseguitrici. I Reds continuano sulla falsa riga delle scorse stagioni: confermati i top player, arrivano due acquisti preziosissimi: Diogo Jota, esterno portoghese 23enne che sarà fondamentale nel dare il cambio a Salah e Manè e, soprattutto, Thiago, fresco campione d’Europa con il Bayern e arrivato a prezzi contenuti causa scadenza di contratto imminente con i bavaresi e volontà, da lui stesso dichiarata, di essere allenato dal “Normal One”. Lo spagnolo andrà ad aggiungere qualità al reparto dove forse il Liverpool ne aveva maggiore bisogno, rendendo i Reds saranno ancor più temibili.

In casa Manchester City l’obiettivo è riprendersi il titolo, ma, soprattutto, sollevare la tanto agognata Champions, dopo i reiterati fallimenti degli ultimi anni. Per raggiungere quest’obiettivo Pep Guardiola avrebbe voluto puntare sul migliore, nonché ultimo a regalargli tale gioia: Leo Messi. Purtroppo per i Citizens il Barcellona si è opposto e bisognerà attendere almeno un’altra stagione prima di poter abbracciare la “Pulga”. Non si è fatto tuttavia di certo pregare il City per portare a casa altri acquisti, nonostante le grane legate al Fair Play finanziario che hanno visto il club rischiare l’esclusione dalle competizioni europee. Nathan Akè, e soprattutto il costosissimo Ruben Dias, andranno a dare nuova linfa alla difesa del tecnico catalano, mentre Ferran Torres dovrà sopperire alla partenza di Leroy Sanè, in direzione Monaco di Baviera, il quale, sia causa infortuni che causa feeling mai sbocciato con Guardiola, sarà sì difficile, ma non impossibile di sostituire.

Dall’altra sponda di Manchester, lo United si riaffaccia dopo qualche anno alla massima competizione europea e vuole farlo da protagonista. L’acquisto di Donny Van de Beek, estremamente sottovalutato, a mio avviso, nell’Ajax delle meraviglie di Ten Hag, potrà formare un reparto da sogno assieme all’in formissima Bruno Fernandes ed al discussissimo, ma che resterà, almeno per un’altra stagione, Paul Pogba. Dean Henderson darà una grossa mano e metterà il fiato sul collo ad un non ultimamente impeccabile David De Gea, dopo l’ottima stagione con la maglia dello Sheffield. La ciliegina sarebbe stato l’acquisto di Jadon Sancho, inglese, tra i migliori prospetti del calcio in ottica futura, ma le altissime richieste del Borussia Dortmund hanno smorzato gli entusiasmi. Sulle fasce farà tappa a Manchester, dal Porto il terzino sinistro Alex Telles, vecchia conoscenza dell’Inter, ma che ha compiuto passi da gigante dopo la deludente esperienza in nerazzurro; a completare l’attacco è arrivato, svincolato, un centravanti di razza come il “Matador” Cavani, in un ruolo che i Red Devils non avevano mai debitamente occupato dopo la partenza di Romelu Lukaku verso Milano, che ha scelto di vestire una maglia tanto storica, quanto maledetta, dall’addio di Cristiano Ronaldo, la numero 7…buona fortuna.

Il Tottenham di Josè Mourinho ha scelto di puntare su calciatori non da prima pagina, ma di sicuro apporto. Giovani Lo Celso, riscattato dal Betis, Sergio Reguillon e Matt Doherty sugli esterni difensivi, e Pierre-Emile Hojberg possono garantire solidità allo Special One, senza dimenticare l’esperienza di Joe Hart come vice Lloris. Ci sarebbero poi mille parole da spendere sul romantico ritorno di Gareth Bale: il gallese conta sette anni in più sulla carta d’identità, ma se mostrerà, dopo il lungo periodo di inattività, anche solo la metà di quanto mostrato nella prima esperienza agli Spurs, allora ci sarà da divertirsi…e parecchio.

Menzione anche per il Wolverhampton di Nuno Espirito Santo, che continua con la sua campagna di portoghesi: fuori i già citati Doherty e Jota, oltre che al giovane Helder Costa in direzione Leeds, sono arrivati Marcal dal Lione per garantire esperienza, il giovanissimo Hoever dal Liverpool, e soprattutto Nelson Semedo dal Barcellona e Fabio Silva, appena diciottenne, dal Porto, ma già considerato fra i migliori talenti del calcio portoghese, e non solo.

Considerato che l’articolo sta diventando troppo lungo, lo dividerò in due parti: nella seconda darò spazio altri campionati, dove, considerati i minori movimenti, non andrò ad analizzare lo stesso numero di squadre che ho messo sotto la lente d’ingrandimento in Premier.

Alla prossima!