IL PUNTO SUL VINCOLO SPORTIVO: quando una cosa buona viene usata per l’opposto  

Comincio col dire che questo più che un articolo è una richiesta di chiarimenti, da qualcuno più esperto di me, sullo stato attuale del malefico VINCOLO SPORTIVO, almeno dal punto di vista amatoriale, non certo quello professionistico.

Lo si sa ormai da anni che il VINCOLO SPORTIVO, nato in teoria per difendere un patrimonio delle società sportive dilettantistiche dagli assalti scorretti delle professionistiche, è stato stravolto dalle prime per ottenere soldi usandolo come ricatto: se vuoi continuare a giocare ci paghi il cartellino. SENZA SE E SENZA MA. Parlo anche per esperienza diretta con mio figlio che ha giocato nella società del nostro paese sin dalla categoria PRIMI CALCI, pagando anche rette annuali profumate (che venivano regolarmente sperperate per la prima squadra mentre i ragazzi erano affidati alla buona volontà di volontari e genitori) per poi arrivare alla fine della categoria Juniores dopo aver firmato il famigerato vincolo a 15 anni e sentirsi dire: se vuoi fare gli allenamenti con la prima squadra li puoi fare, poi il mister deciderà (tradotto: puoi anche venire, ma tanto per noi non esisti proprio e se anche il mister vedesse in te il nuovo Rivera, se non paghi non giochi in ogni caso). Se vuoi puoi cambiare squadra, ma ci paghi il cartellino 500 € all’anno per i 6 anni rimasti al termine del vincolo di 25 anni pari a 3.000 €. La scusa ufficiale di tutte le società è che servono per ripagare le spese avute per fargli praticare il calcio, la realtà è che con quote annuali da 350/400 €, di soldi ne hanno ricevuti ben di più di quanti spesi.
Il tutto condito nel nostro caso da un aggravante: la società pare abbia cambiato proprietà (anche se di sicuro non c’è nulla dato che in questi anni si sono succeduti tanti prestanome…) ma soprattutto si è vista disdire la concessione dello stadio del paese e si è trasferita a 40 km. dalla vecchia sede… quindi senza auto o patente, neanche con tutta la buona volontà un ragazzo potrebbe impegnarsi in un’impresa del genere…
So che di storie simili è piena l’Italia ed è disgustoso che nessuno abbia mai fatto niente ed è sicuramente questo annoso problema ad allontanare tanti giovani italiani dal calcio dove sono sostituiti da stranieri in cerca di fortuna (ma magari solo vittime a loro volta di giochini dello stesso genere).

Veniamo al punto di cui vorrei chiarimenti: pare che nel 2019 sia stata fatta una legge per abolire finalmente questo vincolo sportivo e che sarebbe quindi decaduto per tutti a partire dal 30/6/2021 (DDL S.1657) e ho letto però che questo sarebbe stato slittato al 30/6/2022 ma ci sono notizie contrastanti in merito, c’è chi parla addirittura di 2024. Qualche esperto saprebbe illuminarmi in proposito? Perché se so che fra un anno il vincolo è comunque abolito mi muovo in un certo modo, se non lo è devo decidere in modo diverso.

Due appunti finali vergognosi:

  1. ho chiesto alla FGCI chiarimenti in merito a questa abolizione e la loro risposta è stata “se avremo qualcosa da chiarire lo faremo sui comunicati ufficiali”… della serie OMERTA’  a go-go per difendere un sistema bacato…
  2. Trovo assurdo che questa abolizione non sia resa chiara e disponibile a tutti e tanti poveri genitori siano inconsapevoli di una cosa tanto importante e rischino così di cedere al ricatto pur di assecondare la passione del figlio pensando magari di essere vincolati obbligatoriamente fino al 2026.

Grazie per l’attenzione e scusate per il disturbo.
Un saluto a tutti

A.J.Forrester