Anche se questa insolita e particolare stagione è ancora in corso, con la prospettiva di un epilogo ad agosto inoltrato, le manovre di mercato della Juventus sembrano piuttosto delineate e la composizione della rosa per la prossima stagione ben impostata, per quanto debbano essere comunque considerate le ormai celebri "opportunità di mercato", che potrebbero cambiare in corsa qualche scelta e qualche pedina del roster bianconero.

Per il prossimo anno il reparto portieri sarà confermato in blocco: Szczesny come titolare e Buffon a disposizione ancora per un anno, per accumulare ulteriori gettoni di presenza e chiudere la carriera con un ultimo tentativo di conquista europea. Chiude il reparto Pinsoglio, apprezzato dall'ambiente e dallo spogliatoio e prezioso prodotto del settore giovanile.
In difesa, conferma scontata per i titolarissimi Del Ligt e Bonucci, per Chiellini, al suo ultimo anno prima di iniziare una carriera dirigenziale e per Demiral che, reduce da un infortunio importante, ha però saputo mettere a frutto i minuti concessi in autunno, rivelandosi un'ottima intuizione di mercato. Il quinto posto si giocherà nel ballottaggio tra Rugani e Romero (in arrivo da Genova) con una scelta dovuta più a ragioni di mercato che a questioni tecniche; a partire sarà il giocatore con l'offerta che possa garantire la miglior plusvalenza, con Rugani candidato principale a lasciare Torino.
Sulle corsie laterali saranno confermati i titolari Cuadrado ed Alex Sandro, così come il primo cambio Danilo. In uscita De Sciglio, a cui il recente infortunio ha precluso la chance Barcellona, ma che potrebbe approdare al PSG, soprattutto se il suo mentore Allegri dovesse tornare in corsa per la panchina parigina. L'ex milanista potrebbe essere sostituito dal talentuoso Luca Pellegrini, reduce da una buona stagione a Cagliari, dopo lo scambio che lo ha visto protagonista un anno fa, con il passaggio di Spinazzola in giallorosso.
Per quanto riguarda il centrocampo, confermato idealmente a tre, le grandi manovre sono iniziate dallo scambio con il Barca tra Pjanic ed Arthur , che porterà Bentancur ad occupare la posizione di vertice basso e il brasiliano verosimilmente nella posizione di interno destro. A sinistra, Matuidi sembra confermato dalla necessità di mantenere un uomo di copertura alle spalle di Cristiano Ronaldo, mentre Rabiot si giocherà una ancora possibile permanenza nel prossimo mese e mezzo: se il francese dovesse ricevere offerte interessanti (si parla di Premier League e dell'Everton di Ancellotti in particolare) e garantire buone risorse economiche, da Torino potrebbe invece ripartire l'assalto a Sandro Tonali, apprezzato e seguito da tempo. I bianconeri al momento sembrano in ritardo nei confronti dell'Inter, che si vocifera avere già un accordo di massima con il giocatore, ma è presumibile che Cellino non voglia perdere la possibilità di massimizzare l'operazione con una cessione affrettata ad un prezzo e con una formula non congeniali.
Ramsey sarà la prima alternativa, proponendosi come centrocampista di inserimento, mentre Khedira, che ha ampiamente dimostrato i propri limiti fisici nel corso delle ultime stagioni, potrebbe trovare una buonuscita a compensazione dell'ultimo anno di contratto, per cercare un nuovo ingaggio oltre oceano, in MLS. Da Udine rientrerà probabilmente Mandragora, appena colpito da un brutto infortunio (rottura del crociato) che ne impedirà la ricollocazione sul mercato. Una volta recuperato, potrebbe trovare minuti come sostituto di Bentancur davanti alla difesa.
Davanti, confermatissimi Cristiano Ronaldo e Dybala, la cui problematica collocazione negli schemi di Sarri rimane comunque irrisolta. Sulla destra, in virtù del nuovo acquisto di Kulusevski da Bergamo (via Parma), potrebbe partire Douglas Costa. Il brasiliano ha numeri e capacità fuori dal comune, ma ha confermato una fragilità atletica che rende difficile puntare su di lui. Questa sessione di calciomercato potrebbe essere l'ultima buona occasione per cederlo con profitto (il brasiliano ha estimatori su entrambe le sponde dell'Irwell River a Manchester). In questo caso, Bernardeschi - in bilico negli ultimi mesi - potrebbe essere confermato per giocarsi il posto nell'undici titolare con lo svedese. Se invece Douglas Costa dovesse rimanere, il carrarese potrebbe essere messo sul mercato o potrebbe venir inserito in qualche scambio, in caso di opportunità interessanti (Lorenzo Pellegrini a Roma?). Sembra invece poco probabile una trattativa per Chiesa, vista la situazione contingente e la valutazione economica elevatissima data dai toscani.   

Anche quest'anno ci sarà poi da gestire la situazione legata ad Higuain: l'argentino sembra deciso a rimanere a Torino, in virtù di un contratto con ancora un anno di validità. Difficile trovare acquirenti sul mercato, a meno di rinunciare ai contanti (si è parlato di possibili scambi con il River Plate) e di contribuire generosamente al pagamento dello stipendio. Se la situazione dovesse in qualche modo sbloccarsi, i bianconeri potrebbero guardare a Milik, anche se le richieste del Napoli sembrano troppo elevate, a fronte del contratto in scadenza del polacco. È tuttavia possibile che Higuain resti fino alla scadenza contrattuale. In questo caso, un sostituto sarebbe necessario solo tra un anno, quando Milik sarà svincolato e quando anche l'altro pallino di Paratici, Icardi, potrebbe essere acquistato senza dover riconoscere nulla all'Inter, che per evitare la possibilità di un approdo a Torino, ha inserto una clausola specifica nel contratto di cessione al PSG.
Ulteriori operazioni coinvolgeranno altri elementi, come Pjaca e Perin, a cui dovrà essere trovata una nuova collocazione e qualche giovane in orbita Under 23, come il promettente Muratore, già destinato a Bergamo.
Per finire con la guida tecnica, è probabile che a Sarri venga data l'opportunità di una seconda stagione, che potrebbe o dovrebbe finalmente portare i frutti sperati (il bel gioco), a meno di un tracollo nel prossimo mese che lasci i bianconeri del tutto senza titoli. A causa della situazione Covid, la prossima stagione sarà molto particolare, nelle tempistiche e nelle dinamiche e sarebbe saggio affrontarla nel segno della continuità, invece che in quella di un nuovo cambiamento che potrebbe risultare destabilizzante.