Tra i tifosi della Juve ce ne sono molti sempre scontenti. Amano criticare giocatori, allenatori e dirigenza. Le vedove di Conte, quelli che "Marotta vattene", tantissimi che definivano irritante il Polpo Pogba. Il sottoscritto non fa parte di queste dissennate schiere. La Juventus ci offre sempre molte piú soddisfazioni che frustrazioni. Il gruppo dirigente messo in piedi da Andrea Agnelli ha costruito una squadra eccellente, sulle macerie del post-calciopoli. La Juve era reduce da 2 settimi posti in campionato, fuori dalle coppe e con un bilancio a dir poco disastroso. Ora si ritrova con il record di 5 scudetti consecutivi, ai vertici in Europa, e con un bilancio tale da potersi permettere, in quest'estate 2016, una campagna aquisti faraonica. Marotta e Paratici hanno trovato una Juve con Zebina, Grosso e Molinaro e li ha sostituiti, negli anni con Bonucci Alex Sandro e Dani Alves. Avevamo Giovinco, Iaquinta, ed i rottami di Trezeguet, mentre oggi ci sono Dybala Mandzukic e Higuain. In sintesi, saldo piú positivo, per il lavoro della nostra dirigenza, non potrebbe esserci. Saldo positivo in tutti gli aspetti, tranne uno. Le cessioni. In quest'aspetto, Marotta si trasforma in un dirigente mediocre. Pensate solo alle telenovele infinite di Martinez, mandato in prestito ovunque ma sempre stipendiato dalla Juve. Di Isla, mandato a giocare in una societá, il Marsiglia, che non aveva alcuna possibilitá finanziaria di riscattarne il prestito. O di De Ceglie che probabilmente ci resterá sul groppone un'altra stagione e fino al termine del suo contratto. Per essere dei buoni commerciali occorre essere spietati. Empatia zero. Invece nella passata campagna acquisti, per voler essere gentleman fino all'eccesso, abbiamo liberato Pirlo e Llorente senza farci pagare neanche un caffé dalle societá di destinazione. Ed é stata messa in piedi tutta una grottesca pantomima di prestiti ed opzioni su giocatori di caratura medio bassa, per non dover scrivere una minusvalenza sulla cessione di Tevez. Si, proprio quel Tevez che a trent'anni aveva appena concluso la seconda stagione in bianconero con 25 gol. Ok, niente minusvalenze, che fanno molto arrabbiare il patron Agnelli. Ma da quei tre si dovevano ricavare almeno una ventina di milioni. Che non sono noccioline! Veniamo ai giorni nostri. Il Valencia ricava 50M da Andre Gomes e noi 75 da Pogba. Secondo voi la proporzione regge? Pogba voleva andare da Mou, direte voi. Ok ma dubito che Andre Gomes abbia storto il naso all'ipotesi di un trasferimento al Barça. Eppure il Valencia se l'é fatto pagare e profumatamente. E non é finita. Ad oggi la Juve si ritrova con 22 giocatori in rosa (oltre quelli provenienti dal vivaio e degli under) quando con le nuove regole ne puó iscrivere nelle liste solo 21. Ovvero, a meno di 15 gg dalla fine della campagna aquisti, il mercato in entrata é bloccato dalle mancate, necessarie, cessioni. Hernanes che rifiuta ogni destinazione, Zaza che se ne va addirittura a visitare le strutture de Wolksburg, per vedere se i tedeschi siano o no, "alla sua altezza". Leminá e Pereira tenuti a bagno maria in attesa di vedere l'evoluzione delle altre trattative. In Europa ci sono a mio parere vari nomi che potrebbero fare al caso della Juve, nell'ottica di un riconsolidamento del centrocampo. Peró, prima di aquistare, la Juve deve vendere, per liberare posti in rosa e spazio a bilancio. Ma é proprio nelle cessioni che Marotta ha il suo punto debole. In sintesi quando un giocatore vuole andarsene puó farlo, imponendo la propria volontá alla Juve, anche se la societá non ricava nulla dalla cessione (come nei casi di Tevez o Pirlo), mentre se un Hernanes qualsiasi vuole restare, la dirigenza non ha la forza per imporre le proprie decisioni. Forse alla base di tutto ció c'é un errore di comunicazione con i giocatori a partire dal momento del loro ingaggio. Vari giocatori sono stati messi sotto contratto facendo leva sulla loro volontá. Tevez, Pirlo, Llorente, ad esempio. Quindi la Juve si mette da subito in una posizione di debolezza nei loro confronti. E questo puó avere poi un'influenza negativa anche nei confronti degli altri elementi in rosa. Marotta deve secondo me correre ai ripari. Forse la cosa giusta da fare é assumere un vero commerciale, che sappia essere meno morbido, come nelle trattative con gli altri club, cosí nel rapporto con i calciatori.