Allegri nelle vigilia che prece questo tipo di partite è come un mantra che ripete di continuo che queste partite sono difficili, e ha ragione. A parte il fatto che in Italia, nella Serie A non esistono partite e trasferte da goleada facile, come in altri paesi, il vero problema o rivale che sta trovando la Juve, in questo inizio di stagione, è il fatto di riuscire a mantenere alta la tensione e la concentrazione in partite dove l'avversario non ha l'appeal di un top club. 

Se guardate bene le migliori partite della Juventus quest'anno sono state con Lazio, Napoli e Udinese in campionato, e le tre di Champions, per tutte le altre partite la squadra di Allegri ha faticato non poco per avere la meglio su squadre nettamente inferiori. 
Si sa che chiunque si trova a giocare contro la Juve dà il centoventi per cento in più rispetto ad un'altra partita, ma se Allegri continua a battere questo tasto vuol dire che vede nell'approccio a queste gare un comportamento o un atteggiamento di superiorità che non va bene e si sgola per riportare tutti in riga.

Mantenere alto il livello di concentrazione in tutte le partite non è semplice e magari anche poco umano, ma la sensazione è che quando l'avversario o la partita in sé non dà quell'adrenalina che si sente in altre situazioni, la Juve si sgonfia e si specchia troppo, consapevole della propria forza e convinta che tanto prima o poi il gol lo farà, si complica la vita. Ma come è successo contro il Genoa non sempre è così. 

Oggi, comunque, Ronaldo tanto per cambiare ha dimostrato di che pasta è fatto anche in questo tipo di partite, lui si è già caricato la squadra sulle spalle.