Ho aperto il cassetto dei ricordi. All'improvviso, come vuole Freud. E mi sono ricordato.
C'era una volta Carosello, con le sue Reclame, allora si diceva così. Veniva promossa una lavatrice, con un signore burbero che, sollecitato dalla domanda retorica: "Ma lei è proprio incontentabile?!", rispondeva perentorio e austero: "Sempre!!". Si trattava di un bravo attore, al secolo Giampiero Albertini.
Ecco, lui lo associo ad Antonio Conte, per le fattezze, qualcosa nel viso e nella zazzera scomposta, ma soprattutto in quella Reclame in bianco e nero dove mostrava il carattere da sergente di ferro, molto bastone e poca carota, che l'allenatore nerazzurro ama impersonare.
S'è inventato lo slogan di cui al titolo, non per disprezzo della posizione, ma per mostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, la sua mentalità uber alles. Tant'è, in tal modo ha trovato l'espediente per arrivare comunque Primo! dei Perdenti, ma Primo.

E' la sua forza e il suo limite. Trascinatore nello scatto da 0 a 100 km/h, ma con gli scarichi alteri. Poteva essere tollerato agli albori della sua carriera, ma adesso sta diventando uno stucchevole refrain. Bari, Atalanta, Juventus, Chelsea, per citare il passato, hanno tutte in comune questo aspetto. E adesso, all'indomani del secondo posto acquisito e forte di ciò, si scaglia sulla dirigenza e proprietà Inter. E' vero che i Cinesi sono rinomati per la loro pazienza, ma l'interlocutore è di quelli arcigni, che non temono la sfida.

Peccato, perchè a Bari e al primo anno con la Juve aveva mostrato di concentrarsi molto di più sul gioco che esprimeva la propria squadra, piuttosto che sul piglio da mostrare, sicuramente anche questo necessario. Poi la deriva reazionaria, la convinzione che il calcio è soprattutto nella testa dei giocatori. Può essere condiviso, ma così il gioco si è sempre più involuto, checchè ne dica nelle interviste dopopartita, e nello stesso tempo ha radicato questo malsano impeto di pancia, che dopo il primo tagliando annuale comincia ad intossicare l'ambiente che lo circonda.

Potesse rimetabolizzarsi e incanalarsi su comportamenti più mediati, riuscirebbe anche a spettacolarizzare meglio il suo gioco già potente e dinamico.
Io l'apetto e spero ancora, ma in questo sembra "Godot" Balotelli!