Nel mondo del calcio nulla è impossibile, con l'impegno e la voglia di realizzare i propri sogni tutti possono raggiungere traguardi inimmaginabili.  Di solito questo succede nelle storie normali ma in questa storia di normale ce n'è ben poco. Oggi scopriremo come arrivare in Premier League senza saper fare due palleggi di fila e senza aver mai militato in nessuna squadra. Non stiamo andando a raccontare la solita noiosa storia del calciatore che dalle Favelas arriva al top del panorama calcistico europeo, ma stiamo parlando di qualcosa fuori dal comune. Il suo nome è Ali Dia e se l'ingegno è un talento... Ali è il più talentuoso del mondo.
Nasce in Senegal ma si trasferisce sibito in Francia dove inizia a tirare i primi calci al pallone ma con risultati alquanto penosi. Insomma sembra che il calcio non faccia per lui. Inizia quindi a girare l'Europa per cercare fortuna, Finlandia, Inghilterra e Germania sono alcune delle sue tappe ma in nessuna di queste nazioni riesci a trovare l'oppurtunità che cercava.
Arrivato ai 30 anni Ali decide di tentare il colpo del secolo, qualcosa di inimmaginabile... La più grande truffa della storia del calcio. Grazie a qualche amico riesce a mettersi in contatto con alcuni allenatori della Premier League, non stiamo parlando di Top Club, ma comunque di alcune squadre militanti in Premier e in Championship. Uno degli amici di Ali prende il telefono e si finge l'ex pallone d'oro George Weah. Dall'altra parte del telefono c'è un certo Harry Rredknapp, manager del West Ham il quale risponde e mette giù dopo pochi secondi. La storia che stava ascoltando non lo aveva colpito. Non poteva credere che George Weah avesse un cugino senegalese da raccomandare. Ma Ali e il suo amico non si danno per vinti. Si procurano il numero di telefono di Graeme Souness, allenatore del Southampton. Stavolta la risposta è stupefacente. Souness ci casca con tutte e due le scarpe. Si lascia abbindolare da un famigerato cugino di Weah che esalta le capacità di Ali Dia e lo descrive come un attaccante che non ha trovato fortuna ma che ha fatto il suo con la maglia senegalese. Un truffa da sogno che diventa realtà, Souness si lascia convincere e porta Ali Dia addirittura in prima squadra!! Contratto firmato, maglia N.33 consegnato al fantomatico "cugino di George Weah". Dia si allena solo una volta con i compagni che lo guardano con sguardo dubbioso. Il pallone stava ad Ali come Buffon sta alla Champions League. Due cose che non vanno d'accordo ecco. Ali ha l'occasione di dimostrare le sue scarsissime capacità in una partitella contro l'Arsenal ma per sua fortuna quel giorno venne giù il finimondo e l'amichevole venne annullata. Graeme Souness decide di portare Ali in panchina nella partita contro il Leeds. E' una sorpresa incredibile, tutti sbalorditi si chiedono chi sia il "giocatore" con il numero 33. Lo scopriranno a breve perchè dopo 32 minuti Matt Le Tissier si fa male e viene sostituito, Souness non ci pensa due volte: Ali Dia, vai dentro!!!Gli spettatori presenti allo stadio The Dell in quel 23 novembre del '96 non sanno che stanno per assistere ai 53 minuti più assurdi della storia della Premier League. Ali Dia entra in campo e fa capire che con quella telefonata ha fregato l'ingenuo Souness. Le Tissier nel post-partita lo definirà come un cerbiatto spaventato che correva sul ghiaccio. Ali Dia dimostra che è tutto tranne che un calciatore di Premier: sbaglia ogni stop, corre a fatica, non sapeva dove posizionarsi. Souness dalla vergogna lo toglie dopo 53 minuti. Il Southampton perderà 2-0 quella partita che verrà tristemente ricordata dai tifosi come uno degli episodi più vergognosi della loro storia.
Il ragazzo viene allontanato e il contratto viene rescisso e torna sui campi di provincia. Ma lui ha dato una dimostrazione importante: l'astuzia a volte può vincere sul talento.