Molte volte ci soffermiamo su quel che succede in una partita, ci disperiamo e rimaniamo delusi allo stesso tempo, poi ci sono delle immagini che non riusciamo a vedere anche fossero di qualcuno che piange e si dispera per la sua squadra. Ma fin quando è una persona adulta forse non ci facciamo caso, quando invece è un bambino... Mi si spezza il cuore quando vedo un bambino piangere per una partita, o che dir si voglia 'La Partita': già, quando conta più di tutto il resto, che sia una retrocessione, che sia una sconfitta in una finale di un Mondiale, una Champions, una Europa League. Quelle lacrime hanno tutto un altro senso, quel sogno di poter dire a tutti gli amici di essere un campione, che la sua squadra è la più forte del mondo, e di sorridere come un bambino deve e dovrebbe sempre. Gli occhi pieni di lacrime invece raccontano un altra storia, una partita importante persa, quel gol che gli ha spezzato letteralmente il cuore, e nemmeno un abbraccio del papà potrà aggiustare,tanto dolore.

Siamo cresciuti tutti in un modo per lo più disagiato, tutti con le gambe piene di lividi e sporchi di terra, a sognare quel grande palcoscenico dove poter urlare al cielo "Ce l'ho fatta!", ad esultare come i nostri beniamini, ma quante lacrime sono cadute anche su quei piccoli campi di periferia quando si perdeva una partita, un trofeo, per essere sicuri di aver deluso chi ci era venuti a vedere, per non essere riusciti a dare quel qualcosa in più per aiutare la nostra squadra a vincere. Le lacrime erano tutto quello che in quel momento di sconforto riuscivano a coprire il nostro volto, rigato quando scendevano e inondavano quei minuti di tristezza. Per un bambino poi tutto passa, poco dopo, quando dimentica tutto e torna a correre e ridere, quello che deve fare alla sua età, anche se non per tutti è così. E già, perchè noi nel bene e nel male siamo cresciuti sì in zone non proprio agiate, ma nemmeno in quel disagio enorme,mentre alcuni bambini devono lasciare i loro sogni nel cassetto e soffrire per il più della loro infanzia per scelte non proprio volute.

I bambini sono quella parte che ognuno di noi non vorrebbe mai lasciare, per quello ritorniamo sempre a rivisitare film, cartoni animati, giochi e fumetti che ci hanno accompagnato nel corso della nostra infanzia, altri invece vorrebbero non pensarci mai quanto brutta sia stata. Il calcio è il sogno per tanti bambini, è il modo per non pensare a nulla, solo a correre dietro ad un pallone e gridare "Gool!", ecco questo è quello che un bambino deve fare, divertirsi sempre e comunque. La storia di mille volti coperti di lacrime, mille visi senza un futuro, ricoperti di terra e terrore, sono lo specchio del mondo che nessuno avrebbe mai voluto vedere, ma che è costretto a vedere ogni giorno da paesi distanti o in prima persona. I bambini sono lo specchio di tutti noi, quei sorrisi ci portano il buonumore, mentre quel pianto ci porta tanta tristezza. I bambini devono essere sempre felici, anche dopo un compito a scuola andato male, anche quando il sogno di una vita si chiama calcio, ma alla fine si ritroverà da grande a fare tutt'altro, ma quella è la magia che solo un bambino sa cosa significa, la vita di un bambino dovrebbe essere sempre bella, felice e giocosa, perchè soltanto così dovrebbe crescere un bambino, con i suoi sogni dentro al cassetto che a volte potrebbero diventare realtà.