Sabato 26/9 alle ore 14:00 davanti a pochi intimi il Pescara si appresterà a disputare il suo trentanovesimo campionato nella serie cadetta. Si ricomincia proprio dove si era finiti, contro quel Chievo Verona che nel ultima giornata della passata stagione, con un goal di Garritano allo scadere la condannò all’inferno dei play out. Poi vinti ai rigori sul Perugia.

Il nuovo organico
Il presidente Sebastiani continua nella sua politica di prestiti, svincolai e buone occasioni a basso costo. Ma questa volta sembra aver capito la lezione, passata la grande paura del incubo prima divisione, ha allestito una compagine degna di categoria, messa nelle mani del figlio prodigo Oddo, che non ha mai nascosto l’attaccamento per i colori biancazzurri.

La difesa
In porta a capitan Fiorillo è stato affiancato il giovane Del Favero in prestito dalla Juve. Sulla corsia mancina i giochi sono stati subito chiusi con la conferma di Masciangelo l’eroe del Renato Curi realizzando il penalty decisivo e l’arrivo di Jaroszynski dal Genoa, l’anno scorso a Salerno. Forza e velocità bravo in entrambi le fasi del gioco un ottimo elemento per la serie b. A destra invece a Balzano ormai trentaquattrenne e dalle condizioni fisiche non ottimali è stato affiancato il giovane Bellanova. Venti anni cresciuto nel Milan, un passato nel Bordeaux e acquistato infine dal Atalanta. Giocatore completo con ottimo senso della posizione e bravo nel proporsi nelle situazioni offensive. Si spera di ripetere l’affare Bettella. Al centro è arrivato Bocchetti difensore esperto insuperabile nel gioco aereo. Ora i radar sono puntati su Antei del Benevento che sta recuperando dal grave infortunio al ginocchio patito lo scorso dicembre. Centrale di sicuro affidamento anche lui abile nelle palle alte ed in marcatura. Come ultimo tassello si cerca un profilo giovane, già individuato in Pirola del Inter che sembra essere il preferito per le caratteristiche simili a due già citati, congeniali al gioco del mister abruzzese. Pronti a fare le valige Drudi e uno tra Scognamiglio e Ventola. Quest’ultimo di rientro dal prestito di Cittadella, ha favorevolmente impressionato il tecnico per la sua duttilità ed ha più chance di rimanere.

Centrocampo
La mediana ormai è completa con il ds Bocchetti che si è mosso d’anticipo. Ai confermati Busellato e Memushaj si sono aggiunti il tutto polmoni Omeonga e il più completo Maistro che abbina qualità e quantità in mezzo al campo. Il grande dinamismo e l’attitudine al sacrificio lo rendono una mezzala moderna. Mentre la regia sarà affidata a Mirko Valdifiori esperienza da vendere che rappresenta il cervello della squadra. Ed in più è arrivato Alessio Ricciardi astro nascente della  Roma primavera. Centrocampista offensivo con ottima visione di gioco, sfrutta gli inserimenti in area avversaria ed ha un buon tiro dalla distanza. Dalle giovanili biancazzurre è stato promosso Diambo ghanese 19 anni dinamico e una discreta famigliarità sotto porta, su di lui ci sono Parma e Juventus. In uscita Crecco che ha molte richieste dalla Prima divisione.

Attacco
In avanti si stanno sbrigando le ultime formalità per Raul Asencio punta di movimento in prestito dal Genoa, che l’hanno scorso acquistato a Gennaio ha fatto la fortuna del Cosenza targato Occhiuzzi. Con Galano e Ceter velocità e strapotere fisico, andrà a formare il probabile tridente d’attacco. Tutto da seguire il trequartista Arlotti svincolatosi dal Monaco, di cui se ne parla un gran bene, così come Vokic che potrebbe arrivare dal Benevento anche lui afflitto da noie fisiche. In più dai nerazzurri bergamaschi è tornato Capone, che in Abruzzo sotto la guida di Zeman, aveva lasciato un buon ricordo per finire poi nel dimenticatoio con l’addio del boemo. Si cerca anche un’altra punta come ciliegina sulla torta mandando il giovane Borrelli a farsi le ossa altrove. Il più gradito sarebbe il cigno Melchiorri consacratosi nel calcio che conta proprio nella città dannunziana.

Oddo prima di accettare la panchina aveva chiesto delle garanzie ed è stato accontentato. Mancano ancora alcuni tasselli ma il grosso è fatto. Il Pescara è un bel mix di giovani e uomini d’esperienza perfetto per il 4-3-3 del tecnico Adriatico. Con la speranza che possa ripetere l’impresa del 2016.