Da sempre la Juventus è stata considerata il simbolo del calcio italiano nel mondo, spesso testimoniato dal grande numero di calciatori italiani forniti alla nazionale maggiore. Anche la storicità e solidità della proprietà made in Italy, che a giorni spegnerà le 100 candeline, ne è la testimonianza palese.
Tuttavia, analizzando in maniera oggettiva la storia dei club italiani, si può notare come i grandi risultati europei siano coincisi spesso con la presenza di mister  stranieri. L'unica vera eccezione è il Milan di Berlusconi che ha dominato il panorama europeo per diverso tempo.

Questa premessa per riflettere come ad oggi, i più grandi mister italiani siano quelli in giro o di rientro dall'Europa, De Zerbi con le sue varie esperienze, Ancelotti con la sua storia, Spalletti e sicuramente Mancini la cui nazionale è stata sicuramente la più bella espressione del calcio nazionale degli ultimi 35 anni.
Arriviamo quindi al fulcro del discorso, con una società Juventus priva di una dirigenza competente in materia di calcio, che non è più un baluardo di giocatori italiani e di conseguenza della nazionale, ma con una ferma certezza, il mister Allegri. Quest'ultimo nonostante tutto, (avesse vinto le 2 Champion League e relative supercoppe europee e intercontinentali, sarebbe risultato il mister più vincente della storia bianconera, con un record difficilmente battibile), rappresenta invece l'icona dell'allenatore italiano e soprattutto del gioco all'italiana.
Una squadra incapace di imporre un gioco, priva di schemi e imprevedibilità, uno spogliatoio privo di leader italiani, uno staff medico imbarazzante per il numero di infortuni stagionali e quindi probabilmente scarso anche in tutti i settori tecnici calcistici.

A questo punto sorge una domanda spontanea: ma non sarebbe il caso, per una volta nella storia, di imboccare una strada con una guida tecnica e staff di respiro europeo? Una nuova mentalità, una nuova concezione di calcio, basato sulla corsa e sulla tecnica, invece di badare sempre a non prenderle all'italiana maniera.
Di mister europei, soprattutto la generazione tedesca, su cui puntare ce ne sono diversi, nella speranza che questa ingiustizia sportiva non leda eccessivamente la società, un augurio di pronta ripresa e di una svolta europea alla Vecchia Signora.