Le plusvalenze gonfiate sono la metafora perfetta della serie A di questi anni: una bolla destinata a scoppiare.
Il livello mediocre testimoniato dai continui cambi in testa al campionato, che qualcuno vorrebbe far passare per emozionante, ne è una buona testimonianza. La controprova naturalmente arriva dalle coppe europee, dove la compagine tricolore è pressocché scomparsa e dalla Nazionale, miseramente estromessa dalla Coppa del Mondo.
In questo quadro desolante dunque non sono solo i bilanci fiscali a non tornare, ma quelli tecnici di un campionato che punta dritto verso il basso, nonostante un monte stipendi secondo solo alla premier. Un fiume di soldi che finisce non si sa bene dove, perchè a guardare i quarti di champions si capisce subito che il talento sta altrove.
Anche in questo caso basta guardare ai nostri "campioni" quando escono dall'alveo domestico per indossare maglie estere. Donnarumma e Lukaku, protagonisti assoluti l'anno scorso in Serie A, flop quest'anno in Premier e Ligue 1. D'altra parte qui sta diventando il campionato delle vecchie glorie, dell'usato sicuro, che però di certo ha solo i costi.
In questo senso fa anche bene il Milan che spendendo meno ottiene risultati analoghi o migliori di Inter, J, Roma, Napoli.
Resta il fatto che certe partite come contro Bologna e Torino andrebbero vietate ai minori, tanto sono sconce. Dunque questa inchiesta non fa che certificare quello che già si sa, ovvero che il pallone è gonfiato all'inverosimile, ma sarebbe anche il caso di cominciare a proporre soluzioni.
Che ne dite di azzerare tutti i vertici?