Lo avevo scritto qui, proprio su questo blog. Inter e Roma, insieme alla Fiorentina, sono state le società più tartassate dagli arbitri. Ma Inter e Roma hanno portato capitali dall'estero. Capitali che potrebbero avere una ricaduta positiva su tutto il calcio italiano. Perché danneggiarli? Perché dare a Thohir e Pallotta la sensazione di non avere possibilità di emergere perché in Italia pare che tutto si decida a tavolino? Ad un certo punto ho pensato che l'Inter non avesse più alcuna speranza di giocare in Europa league, perché non lo avrebbero permesso. Poi, anche se solo verso la fine del campionato, gli arbitraggi riguardanti l'Inter hanno iniziato ad essere "normali". Cioè, gli errori degli arbitri, forse perché meno pressati dal Palazzo, si ripartivano equamente: alcuni a favore, altri a sfavore. Quello che ogni vero tifoso si augura. E l'Inter si è qualificata per l'Europa league. Mi sono chiesto come mai. Perché questo cambio di atteggiamento improvviso. Penso che la risposta si possa capire da un articolo riportato dal Corriere dello Sport di qualche giorno fa: Thohir sta pensando di sfondare negli sterminati mercati asiatici non solo con l'immagine dell'Inter, che rimane in cima ai suoi pensieri, ma anche con tutto il campionato italiano. Si tratta di diritti commerciali che riguarderebbero soprattutto le squadre più forti del campionato italiano, Juve e Milan compresi. E forse il Palazzo ha capito: Thohir è meglio averlo come amico. Facendo buon viso a cattivo gioco