L'anno 2020 è stato un incubo. Un'emergenza sanitaria che ha stravolto il mondo intero. Non solo l'impatto devastante relativo ai contagi e alle vittime della pandemia, che già rappresenta un disastro, ma anche quello legato all'economia, alla perdita dei posti di lavoro, al cambio di abitudini, alla quotidianità completamente da ridisegnare, ai timori e alle paure che inevitabilmente hanno toccato ognuno di noi.
Ciò non ha potuto non incidere sul nostro sport preferito, su quel fenomeno che per molti rappresenta più di una semplice competizione. La sospensione dei campionati, il rinvio delle coppe europee e, soprattutto, lo slittamento di due manifestazioni quali gli Europei e le Olimpiadi al 2021 sono senza dubbio stati i momenti peggiori per il mondo calcistico, che ha dovuto correre ai ripari per scongiurare una crisi che, ad ogni modo, si è già fatta largo (e non parliamo del calcio dilettantistico e giovanile...).
Nonostante ciò, con i nuovi protocolli, si è riusciti a portare a termine la scorsa stagione, assegnando i relativi trofei, e a far partire la nuova, nella speranza che si possa giungere all'estate con questa maledetta situazione definitivamente alle spalle e ritornare a vivere appieno la nostra vita. Che, per noi, vuol dire anche respirare l'aria del terreno di gioco, sentire la spinta del pubblico per un'azione pericolosa, sognare il colpo di mercato che possa cambiare le sorti della squadra a cui teniamo.

Questo terribile avvenimento non impedisce comunque di fare il punto della situazione su quest'annata, che ripercorrerò con il mio pagellone.
Dunque, lasciamo questo nuovo anno con queste valutazioni, tuffandoci con amore e desiderio di rivincita nel 2021 che ci attende.
Forza!

Il gigante Ibra 8 – Sebbene il suo acquisto sia stato ufficializzato nel 2019, lo svedese ha nuovamente indossato la casacca rossonera nel 2020. Solo lui poteva avere la forza di ribaltare un club che vive da anni lontano dai piazzamenti a cui il suo blasone ha da sempre abituato. Ovvio, il merito non è solamente una sua esclusiva, ma il contributo fornito dal campione è stato determinante, non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto in termini di carisma, personalità ed emotività. Uno dei più forti calciatori della storia.

Il caso Eriksen 4 – Chi scrive sostiene Conte e il suo lavoro sulla panchina nerazzurra, ma ciò che è stato fatto con il danese non ha alcun senso logico. Acquistato a gennaio ad un prezzo favorevole (ottima mossa), non è mai entrato effettivamente negli schemi. Certo, l'ex Spurs ha le sue responsabilità, ma anche l'allenatore salentino avrebbe potuto trovargli una collocazione. Per un giocatore così il tuo credo lo devi mettere anche un po' in discussione, considerando anche che è stato acquistato durante la tua gestione. Poi, a volte, ci sono anche dei dettagli. Se nel derby di febbraio quella punizione calciata da casa sua fosse finita in porta invece che sull'incrocio dei pali...

Orgasmo derby 9 (settimane) e ½ – Vidi quel match con un mio caro amico milanista (che mi perdonerà quando leggerà questo passaggio). Una delle ultime vere gare prima della pandemia, quando il problema che attanagliava il Paese era la querelle Morgan-Bugo. Ecco, in quel mese lì, dopo 45 minuti eravamo fuori dai giochi. Derby e scudetto andato. Poi, quella rimonta pazzesca: un godimento tra i più alti mai vissuti calcisticamente. Scomodare il capolavoro cinematografico degli anni '80 per descrivere quella sera non è poi così blasfemo...

Il derby d'Italia di marzo 4 – Una delle pagine più tristi che io ricordi. Una partita vissuta in una fase terribile, in cui l'umore di chiunque era sotterrato da quanto stava accadendo intorno a noi. Ricordo di aver visto l'incontro in tv senza avere alcuna reazione, privo di pathos. L'immagine calcistica di un periodo devastante.

La decisione di giocare senza pubblico 10 – Non c'era alternativa, come anche tuttora. Scelta ineccepibile.

Il calcio senza pubblico 0 – Se la scelta di vietare l'accesso ai tifosi è assolutamente sacrosanta, va anche detto che assistere a una partita senza il calore, i colori, le voci, i cori, le sciarpe... è qualcosa che fa male a chiunque ami questo sport. Necessario, va assolutamente ribadito, ma il pubblico sugli spalti non è un plus, bensì un requisito fondamentale del gioco del calcio. Forse, questo periodo permetterà di comprendere quanto sia vitale l'apporto della gente, che è il nucleo fondante dello spettacolo. Senza chi sia disposto a spendere tempo e denaro per assistervi, il calcio è un altro sport.

Juve campione 9 – Voto 9 come gli scudetti consecutivi dei bianconeri. La squadra di Sarri non è stata formidabile come le stagioni precedenti, tanto che l'Inter è arrivata a pochissimo dal colpaccio. Ha dimostrato, però, di essere ancora la più forte e resta la squadra da battere, anche adesso (sebbene qualcuno si sia forse facilmente dimenticato dei campioni d'Italia). Da interista, quanto fatto in questo decennio dalla società piemontese è e resta leggendario.

Lazio pre-sospensione 8 – Una squadra fantastica, capace di sovvertire le gerarchie. Forse non bellissima da vedere, ma pragmatica ed efficace. Peccato che...

Lazio post-sospensione 4 – … non sapremo mai come sarebbe andata a finire senza lo scoppio dell'emergenza sanitaria. La Lazio da giugno in poi è stata l'ombra della corazzata di Inzaghi ammirata per diversi mesi. Resta comunque una stagione e un anno importante, con il ritorno in Champions League e l'accesso agli ottavi di finale. Niente male!

Re Immobile 9.5 – Sempre poco celebrato, ha stravinto la classifica marcatori del campionato, ha vinto la Scarpa d'Oro e ha trascinato la squadra a risultati comunque importanti. Sarà il nostro attaccante principale agli Europei: abbiamo bisogno della sua migliore versione per andarci a prendere l'Europa. Chapeau per la stagione!

Il miracolo Atalanta 8.5 – Spesso, per comprendere appieno la portata di quanto realizzato, è necessario che trascorra del tempo. In questo caso, però, qualcosa è diverso. L'Atalanta sta spaccando il calcio italiano, con un gioco spumeggiante e una voglia di calcio che è un piacere per gli appassionati. In molti sottolineano l'assenza di titoli conquistati, ma davvero non si riesce a vedere quanto prodotto da questo straordinario organico? La Dea è davvero una realtà bellissima.

Gasp-Gomez 3 – In questo finale di anno, l'ambiente orobico deve fare i conti con la rottura tra i due simboli della splendida avventura sportiva di questi anni: il tecnico Gasperini e il capitano Gomez. Ancora non abbiamo il quadro completo, ma qualsiasi cosa dovesse essere realmente successa, è veramente un peccato. Spiace dirlo, ma Gasperini, per quanto straordinario tecnico, non è nuovo a polemiche. Se nelle precedenti occasioni era capitato con avversari diretti o trascorsi passati, stavolta la questione è più rumorosa, in quanto trattasi di un calciatore della propria rosa, il più rappresentativo. Il finale della storia è ancora tutto da definire...

La finale europea di Conte 7 – A mio avviso questo evento è passato troppo in sordina, ma va detto che l'Inter è approdata fino all'atto conclusivo della Europa League 2019/20. Nessuna italiana ci era riuscita negli ultimi ventuno anni, addirittura non si chiamava neanche così quando il Parma di Malesani vinse il trofeo che prendeva il nome, appunto, di Coppa UEFA. Insieme alla Juventus, è l'unica italiana che in questo decennio è riuscita a giocarsi la partita decisiva di un trofeo internazionale. Insomma, quando parliamo dell'Inter, ricordiamoci ogni tanto anche di questo traguardino...

Pioli sbocciato 8 – Sottovalutato da sempre, si sta finalmente prendendo rivincite e soddisfazioni. Credo che la sua squadra non sia ancora da tricolore, sebbene quest'anno possa accadere qualsiasi cosa, ma quel che è certo è che finalmente ha fatto vedere di che pasta è fatto. Felice davvero per un professionista esemplare.

La mancata assegnazione del Pallone d'Oro 2 – Detto che per il sottoscritto questo premio ha perso credibilità da almeno dieci anni, è francamente incomprensibile la decisione di non assegnare il titolo. Anzi, sarebbe stato un bel segnale, in un anno tormentato, regalare un momento di distrazione e di puntuale scambio di opinioni e punti di vista. E il vincitore sappiamo tutti chi avrebbe dovuto essere...

Lewandowski al top 9 – Proprio lui. Il più forte attaccante del pianeta, uno dei migliori e completi di sempre. Finalmente ha trascinato il Bayern Monaco alla vittoria della coppa più ambita, conquistando un Triplete da protagonista incontrastato. Peccato non abbia avuto la cornice che un campione di questa portata avrebbe assolutamente meritato.

Liverpool Campione d'Inghilterra 8.5 – Il ciclo di Klopp sarebbe già entrato nella storia del calcio, ma la vittoria della Premier League sancisce in modo definitivo il lavoro encomiabile svolto dal tecnico ex Borussia Dortmund sulla panchina dei Reds. La squadra della città dei Beatles non andava sul tetto di Sua Maestà dal 1990. Ci pensate? Giocava Baggio, i Nirvana dovevano ancora produrre il loro lavoro discografico più importante e Google, Facebook, Instagram... non erano neanche minimamente in cantiere. Ci è voluto il Mago per riportare il Liverpool al successo più importante in patria.

Il Sud in Serie A 7.5 – Non è stato tanto marcato questo aspetto, ma il Sud Italia ha rinforzato la sua rappresentativa nel massimo campionato grazie alle due neopromosse più «futuribili» dell'intero Meridione. Il Benevento sta stupendo oltre le aspettative, dimostrando di non voler più commettere gli errori dell'esordio. Il Crotone è in difficoltà, ma si sta aggrappando a Messias, calciatore dalla storia straordinaria, capace di poter reggere sulle sue spalle le speranze di un territorio piccolo ma passionale.

Le illusioni milanesi 5 – Stiamo calmi. Tutti. Milan e Inter sono al vertice del torneo, ma non ci si dimentichi di Juventus e Napoli, soprattutto dei bianconeri. Sarà l'aria delle festività, ma nessuno creda che possa essere una lotta a due come qualcuno pare stia dipingendo. E lo dico da fiero difensore dell'ottimo lavoro svolto in campionato dall'Inter.

Lukaku meraviglioso 9 – Al suo arrivo in molti erano scettici. Tanti altri credevano che Icardi fosse meglio. Il belga, in un anno e mezzo, ha spazzato via i dubbi e dimostrato di essere finalmente a pieno potenziale. Un calciatore simbolo, leader di una squadra che, come lui, ha tanta ambizione e voglia di conquistare trofei.

Juve-Napoli BOH – Ne avremmo fatto volentieri a meno. Sulla gara tra Juve e Napoli, è inutile girarci intorno, hanno ragione entrambe le compagini. I bianconeri si sono regolarmente presentati sul campo, attenendosi ai protocolli; i partenopei, di contro, hanno rispettato un vincolo legale assolutamente insormontabile. Dunque, come risolvere la questione? Sarebbe stato impossibile avere un verdetto universalmente accettato. Certo, la decisione fa nascere un precedente che è già pronto ad innescare polemiche, ma quel che maggiormente crea perplessità è la tempistica: a mio avviso, vista anche la compressione della stagione, bisognava prendere una decisione immediata, perché ritornarci sopra avrebbe nuovamente (come è puntualmente accaduto) riacceso gli animi. Resta solo una cosa che per gli amanti del calcio vale più di ogni altra: assisteremo ad una partita tra due grandi squadre, e questo è l'aspetto più significativo e che probabilmente rappresenta l'unico punto su cui entrambe le fazioni possano convergere.

Il caso Suarez sv – Meglio non mettere voti. A parte le battute, in un'annata del genere, avremmo tutti preferito evitarcela.

E VXL?
Per la nostra community è stato un anno molto, molto intenso.
Un 10 assoluto a Jea, alla sua dedizione, alla sua passione, alla sua disponibilità.
Stesso voto per la Redazione, per Pippo Russo, per chiunque quotidianamente fa in modo che i nostri pensieri siano materiale di spunto, di opinione, di dibattito o semplicemente rappresentino qualche minuto di piacevole (o meno) lettura.

Cosa resterà negli annali di questo splendido spazio?
Le splendide storie di Massimo48, quelle di vita vera, vissuta, autentiche cartoline.
Le copertine e gli scritti di Calatino, gemma preziosa di questa miniera.
Le straordinarie composizioni grafiche di Angelredblack.
L'ironia sottile di Qwerty e di Marco57, due juventini con i quali spesso vado d'accordo (come diavolo è possibile?)
La freschezza di Federicoz e le strutture affascinati di Soulkitchen (dove siete???).
L'opera mastodontica di Nostalgico rossonero, enciclopedico e assolutamente da manuale.
La costanza di Giovanni Terenziani, educato e composto come nessuno.
La professionalità di Carlo Iacono.
Il tris di Arsenico17.
La sportività di Massimo Perin.
Gli ingressi devastanti di Giovanni Mutinelli, Riccardo Sinisi, di Ciccio Indi, di Saporati e di Axmar: in modo diverso, hanno rinnovato il blog con contenuti pazzeschi.
Il motto di Ermatthew.
La precisione di Alessio Dellinja.
I punti di vista di Gualtiero, di 5 Maggio 2002 e di Milangirl.
E poi, Emanuele84, con la sua opera sugli anni '90 che meriterebbe un premio a parte e con cui è nata una splendida sintonia di «penna» (per essere tradizionali).
Così come con Davids26, rocker bianconero, trasformatosi in uno dei pochissimi rapper che mi abbiano convinto al primo ascolto: Lord Fener.
E dunque, chiedendo scusa a chi ho dimenticato, e sperando di non aver fatto alcun danno, chiudo quest'annata con una rima baciata, augurando a tutti un sincero buon nuovo anno!

Indaco32