Thomas Strakosha voto: 6. Il giovane portiere albanese è croce e delizia dei tifosi biancocelesti, nella prima parte di stagione si supera spesso (ricordo una grande prestazione a Cagliari), nella seconda cala e regala animali d’acqua dolce pennuti (maledetta fu l’uscita su calcio d’angolo che porta al gol del 3-2 di Bergamo). La verità è che esistono due versioni del numero 1 biancoceleste, la prima è quando è tra i pali, lì posizionamento e riflessi si fanno sentire e sfodera prestazioni da top team. La seconda è quando è chiamato sulle uscite, le buca praticamente sempre, non da sicurezza ai compagni che spesso e volentieri spazzano o mettono in angolo piuttosto che lasciare a lui. Indeciso.

Silvio Proto e Guido Guerrieri voto: s.v. Chi?

Stefan Radu voto: 6,5. Questa stagione non doveva neanche iniziarla, inizialmente fuori dai convocati per il ritiro di Auronzo, per un motivo ancora poco chiaro, viene “ripescato” da mister Inzaghi che riesce a fare da pacere tra il rumeno e la società. Una volta arrivato sotto le tre cime di Lavaredo si piazza sul centro sinistra e non esce più, da esperienza e sostanza al reparto che fino a prima della sosta era il migliore in Italia. Stefan sei come il vino? Più invecchi più diventi bravo.

Francesco Acerbi voto: 7,5. Avrei voluto scrivere il suo nome con la dimensione più grande, avrei voluto scrivere il suo nome pieno di glitter per illuminare i vostri occhi quando lo guardate, avrei voluto scrivere il suo nome senza emozionarmi ma non ce la faccio. Volevo farvi capire che mi piace, ci sono riuscito? Francesco Acerbi è monumentale, combatte, suda, sprona compagni e tifosi, gli attaccanti di fronte a lui diventano anonimi e senza verve. Addirittura alcune volte rischia di farsi male, si rialza, si rimette a posto come se fosse un uomo che non prova dolore e torna a combattere e a comandare la SUA difesa. Leone.

Luiz Felipe voto: 6,5. Lui è il futuro di questa difesa, sbaglia alcune partite, spesso è nervoso fin da subito ed è molto sfortunato ma ha un potenziale che pochi hanno in Europa. Sempre attento in chiusura, sempre attaccato al suo avversario, spesso pulito, uno dei pochi che in area di rigore gioca con le braccia dietro al corpo, in top 5 dei migliori muratori (di tiri) della massima serie e un gol contro la Juve che dà inizio ad una storica rimonta. Cresci Luiz, il futuro è tuo e noi ci godremo il giocatore che diventerai. Bimbo prodigio.

Denis Vavro voto: 5. Acquistato in estate per fior di milioni (uno dei difensori più costosi dell’era Lotito) non incide minimamente in stagione, non riesce quasi mai a partire titolare, quando entra sembra spaesato e mai nel vivo del gioco. Il voto è prettamente rivolto alla stagione appena passata, ho fiducia nello slovacco per la prossima stagione. Acquistando un giocatore dall'estero dobbiamo sempre concedere un anno di ambientamento al calcio italiano (soprattutto se proviene da un campionato minore), il ragazzo non aveva mai giocato in una difesa a 3 e mi fanno ben sperare le sue doti fisiche, i tempi degli interventi e le sue doti di impostazione. Denis diventa Jaap (come nell'ultima partita quando prende per il collo un giocatore partenopeo, vi ricorda qualcosa?).

Quissanga Bastos voto: 5,5. Altra stagione anonima da parte dell'angolano, sbaglia spesso partita ed è sempre distratto in campo. Un vero peccato che un giocatore come lui non riesca ad imporsi, dalla sua ha delle pazzesche doti fisiche e una grande velocità, purtroppo il suo equilibrio tattico è paragonabile a quello di un giocatore di polo. Meglio andare a cavallo?

Gabarron Patric voto: 6,5. Sarò onesto con voi, non ho mai amato il biondo ex canterano del Barcellona ma quest'anno ha disputato delle grandi partite. Lo spagnolo è riuscito ad imporsi nelle gerarchie di Inzaghi come quarto centrale e ha aiutato la squadra in diversi frangenti, ad esempio con le "piccole" la compagine biancoceleste riusciva a costruire gioco direttamente da dietro facendo salire proprio il Gaba e permettendo ai centrocampisti di proiettarsi verso la porta. Patric, a chi hai rubato il talento?

Nicolò Armini voto: s.v. Esordio in Europa League e in Serie A per il capitano della Primavera delle aquile, speriamo il prossimo anno di vederlo in prestito, e titolare, in qualche squadra della serie cadetta.

Manuel Lazzari voto: 7,5. Acquisto di punta della campagna estiva per svoltare la fascia destra, il signor Lazzari non solo ha svoltato la fascia, l'ha arata! Un treno inarrestabile che fa su e giù per tutta la partita, arriva su ogni pallone e lotta. Poco male se non riesce a metterla dentro quando ha la possibilità, la lucidità sotto porta non è il suo forte, ma da lui di certo non ci si aspetta questo. Al suo passaggio i terzini avversari si arroccano nella stiva chiamando a difesa i propri sotto ufficiali (centrali di difesa e centrocampisti), con scarsi risultati oltretutto. All'arrembaggio Manuel!

Senad Lulic voto: 6,5. In realtà il voto ha un mezzo punto in più solo per il gol in finale di Supercoppa Italiana, ve lo dico subito. La stagione del capitano biancoceleste è particolare, fino a quando ha giocato ha disputato una grande stagione volando sulla fascia di competenza e mettendoci sempre l’impegno tanto caro ai tifosi laziali, poi l’infortunio. Dopo essersi fatto male il bosniaco è sparito dai radar, non è riuscito a tornare in campo neanche per la ripresa del campionato. Ad esser sincero ci sono rimasto personalmente male nel non vedere Lulic a Formello per la ripresa della serie A, la squadra si giocava qualcosa di importante e l’apporto del capitano è fondamentale anche se non gioca. Capitano che mi combini?

Sergej Milinkovic-Savic voto: 8. Parto da lontano. Adoravo un centrocampista, che consideravo totale, che rispondeva al nome di Yayà Toure. Poi arriva alla Lazio un ragazzo che gli somiglia e piano piano sviluppa le potenzialità; ora Sergio è fisicamente e tecnicamente migliore di quel mostro sacro ivoriano. Il ragazzo in questione gestisce palloni difficili in ogni parte del campo, inventa giocate, lanci e tocchi di fino, ridicolizza avversari con sombreri e strapotere fisico e segna in praticamente tutte le gare contro le big del campionato. Diventa un condottiero per squadra e tifosi e quando non si riesce a creare gioco diventa il destinatario di lanci lunghi per far salire i compagni, in alcune partite si oscura e va a fare il lavoro sporco senza bellezza di genere ma che ti fa vincere la partita. Prenderei personalmente a ceffoni le persone che dicono che questo non è un grande giocatore, probabilmente è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo e vale più di 100 milioni (altrimenti me lo tengo volentieri qui). SPOSAMI SERGEJ

Lucas Leiva voto: 6,5. Per il brasiliano stagione simile a quella del capitano, si fa valere ogni partita con la sua esperienza e le sue doti di interdizione. Quando gioca lui i compagni si spingono più avanti perché dietro c’è la diga, nella seconda parte di stagione è costretto a sottoporsi ad un intervento al ginocchio e praticamente non tornerà. Questo campionato ci ha fatto capire che giocatori come il play verdeoro ce ne sono pochi, ma c'è bisogno di una riserva di livello per poter permettere a Lucas di giocare le partite nella condizione migliore. Diga.

Luis Alberto voto: 8. Stagione strepitosa per il fantasista spagnolo, da inizio anno regala giocate di alta classe e tiene in mano il pallino del gioco. Praticamente l'80% delle giocate offensive della Lazio sono passate per i suoi piedi, per fortuna aggiungerei, e lui non delude mai. Si incunea tra 3 avversari, fa passare il pallone dentro degli spazi che non esistono, disegna calcio e fa strabuzzare gli occhi a tifosi e amanti con filtranti no look e gol di alta scuola. Cosa posso aggiungere io ad un giocatore che vince la classifica assist realizzandone 15? Classe pura. Perdonami mio Signore se non ho creduto in te.

Marco Parolo voto: 6,5. L’anno calcistico del centrocampista italiano è a dir poco controverso. Nella prima parte di stagione sbaglia ogni partita giocata, non entra mai nel vivo del gioco, sbaglia passaggi e interventi facili, pensavo che il buon Marco avesse fatto il suo corso nella prima squadra della capitale. Poi nel post lockdown la Lazio ha bisogno di lui, Leiva è infortunato, Cataldi si è fatto male a Bergamo e allora Parolo prende sulle spalle la mediana capitolina tornando ad essere un giocatore prezioso aiutandoci ad arrivare a dama(la Champions League). Il Parolo si vede nel momento del bisogno.

Danilo Cataldi voto: 6,5. Finalmente il riscatto di un giocatore importante per la Lazio attuale e del futuro, sicuro di sé e più presente nelle trame di gioco biancocelesti riesce a imporsi subito dopo gli inamovibili. Speriamo che per il centrocampista romano e laziale sia arrivato il momento della consacrazione. Impossibile dimenticare la punizione perfetta in terra araba che ci consegna definitivamente la Supercoppa Italiana. Danilo sotto al sette.

Adam Marusic voto: 6- L’esterno montenegrino gioca pochissimo, complice lo strapotere di Lazzari sulla fascia e i tantissimi infortuni. Schierato nei momenti in cui serve più fisico che corsa si fa valere aiutando la squadra, ricordiamo con piacere il gol a Marassi facendo a sportellate tra due avversari. Trenino cerottino.

Jony voto: 6- Arrivato nella finestra estiva del calciomercato il laterale spagnolo non riesce a imporsi sulla fascia di competenza, sembra timido e quando gioca non punta quasi mai l'uomo. La tecnica di base e il piede non mancano ma non riesce ad esprimersi al meglio, anche se non è facile diventare un esterno difensivo da un esterno di centrocampo in Spagna pretendiamo di più. Jony è quasi, ma quasi, magia.

Jordan Lukaku voto: 5. Voglio una spiegazione. Un giocatore che ha grande corsa, fisico e buona tecnica di base perché non si allena mai? Entra poche volte (ufficialmente fuori per infortunio) e quando lo fa spacca le partite, fornisce assist e super avversari lasciandoli sul posto. Poi però rimane fuori per scelta comportamentale perché pretende di giocare, che testa. Non è un professionista. Voglio rinascere Jordan Lukaku.

Andre e Djavan Anderson voto: s.v. Scusatemi, voi siete?

Bobby Adekanye voto: 6. Arriva in estate dal Liverpool senza aver mai giocato una partita tra i professionisti, diventa velocemente mascotte dei tifosi grazie alla sua simpatia e alla sua voglia. Deve crescere molto ma le potenzialità ci sono, buona tecnica, ottimo dribbling e velocità supersonica, quando entra dà sempre fastidio alla difesa avversaria e si danna, trova anche il primo gol tra i professionisti e in A contro la Spal. Che ce frega de Giroud noi c'avemo Bobby gol!

Felipe Caicedo voto: 7. Il panterone non sarà sicuramente un bomber di razza ma è il vice migliore che ci possa essere, non si lamenta mai e ogni volta che entra in campo da il suo apporto, segna e duetta alla perfezione sia con Ciro che con Tucu. Per la seconda volta in carriera va in doppia cifra e segna gol pesantissimi, a Sassuolo in zona Cesarini, a Cagliari al 98esimo minuto e il gol del 3-1 nel finale contro la Juventus in campionato. La partita finisce quando la pantera dice che è così.

Joaquin “Tucu” Correa voto: 7. Il Tucu Correa è un giocatore funambolico che manda in estati la tifoseria con le sue giocate sopraffine e i suoi doppi passi destabilizzanti. Quest’anno è stato spesso fermato da piccoli infortuni che gli hanno fatto saltare alcune partite ma lo score a fine anno indica 30 partite giocate e 9 gol fatti, 4 in più dello scorso anno con 5 partite in meno. La crescita dell’argentino è sotto gli occhi di tutti, purtroppo non riesce a segnare neanche la metà delle occasioni che crea, altrimenti staremmo parlando di un giocatore di livello mondiale. Tucumania.

Ciro Immobile voto: 39. C’è poco da commentare, posso solo sciorinare i dati. 39 gol in 44 partite ufficiali, 36 gol in Serie A, capocannoniere della massima serie italiana, miglior marcatore in una singola stagione di campionato, miglior marcatore italiano in una singola stagione di un campionato, scarpa d’oro superando Lewandowski e interrompendo il dominio decennale di Messi e Cristiano Ronaldo, record di gol in trasferta (17) e 8 assist. MI INCHINO A TE MIO RE

Raul Moro voto: s.v. Segnatevi questo nome, farà strada. Manfredi talent scout.


All. Simone Inzaghi voto: 8. Praticamente impeccabile il mister bianco celeste, non sbaglia un colpo. Indovina cambi, moduli, schemi e approcci. Solo applausi per il nostro allenatore. Condottiero.

Lazio voto complessivo: 9.
Partiti per arrivare in Champions siamo riusciti a centrare l’obiettivo dopo 13 lunghi anni, nonostante gli addetti ai lavori ci additassero al massimo per la zona Europa League. Il voto sarebbe stato un 10 se fossimo arrivati secondi, quando sei li per tutta la stagione poi dispiace chiudere due posizioni sotto, questo però non può togliere meriti a questa squadra. Chapeau Lazio