Szczensy (non giudicabile)
Sostanzialmente inoperoso per tutto il match. Diventa “agghiacciante” (per restare ad un aggettivo tanto caro ad un nostro ex allenatore, ora emigrato all’Estero…), quando si inventa libero e distribuisce passaggi ai compagni della linea difensiva per far ripartire l’azione.

Cuadrado (voto 6,5)
Il colombiano agisce con moto perpetuo sulla fascia destra, svolgendo con diligenza i compiti difensivi (per me incolpevole sul goal). Ovviamente, il “meglio” lo offre in fase offensiva (magistrale la fuga ed il cross per la rete di Morata). Troppo spesso però cincischia e perde tempi di gioco. E’ un suo difetto congenito. Se migliorasse sotto quest’aspetto, sarebbe uno dei migliori esterni in circolazione. Ma ormai è un po’ tardi.

Alex Sandro (voto 6)
Svolge il compitino sulla fascia sinistra senza nessun acuto particolare, se non una decisiva chiusura difensiva in area nel secondo tempo. Uno potrebbe dire che magari è ancora un po’ imballato per effetto dell’infortunio muscolare. In realtà, il brasiliano gioca in questo modo anonimo da un paio d stagioni (mai un dribbling o una fuga sulla fascia con un cross dal fondo).

Danilo (voto 6)
Comico in occasione della rete subita
, quando inciampa su se stesso, completando la frittata difensiva con De Ligt e dando il via libera al contropiede degli ungheresi. Gioca però da centrale in un ruolo assolutamente inedito e, tutto sommato, per il resto cerca di sfangarla. Illuminato in occasione del lancio verticale per Cuadrado, che ha dato il la all’azione della seconda rete.

De Ligt (voto 6,5)
Se non fosse per il clamoroso errore ( e non è il primo del suo repertorio) quando sbaglia clamorosamente l’anticipo di testa, facendosi scavalcare dal pallone ed innescando, in un superbo duo con Danilo, “oggi le comiche” della difesa bianconera, per il resto della partita non compie nessuna particolare sbavatura. Anzi, agisce da veterano nonostante i suoi ventanni. Credo abbia margini di miglioramento pazzeschi.

Mc Kennie (voto 6)
Il ragazzo si batte ed è, forse, l’unico a prendere sul serio la partita. Cerca di pressare in ogni zona del campo, ma non può farlo ovviamente da solo. Recupera diversi palloni ma necessita di una migliore disciplina tattica, perché se non riesci a rubar palla innesti la ripartenza avversaria.

Arthur (voto 6)
Quando riuscirà a fare un passaggio in verticale, si schiuderanno le Porte del Tempio
. Ha una grande tecnica, anche se esagera a tenere palla e così ritarda l’azione di due o anche tre tempi di gioco. A volte fa venire il mal di testa (a compagni, avversari e telespettatori) con le sue continue piroette. E’ comunque in crescita rispetto alle prime uscite, anche se è meglio che eviti di tirare da fuori area, perché all’Allianz stanno ancora cercando i palloni dispersi sugli spalti.

Bentancur (voto 5,5)
L’uruguayano sta attraversando un pericoloso periodo di involuzione. Sbaglia passaggi elementari ed è sempre particolarmente falloso. Evidentemente c’è qualcosa che non funziona a livello psicologico perché, sotto il profilo fisico, si intuiscono sempre le grandissime potenzialità. E’ possibile che la costante assunzione di Mate gli abbia offuscato le idee… (siamo sicuri che non ci aggiunga il rhum o qualcosa d’altro all’infuso?).

Bernardeschi (voto 5,5)
Il giudizio per il “talento” di Carrara è simile a quello che gli insegnanti riservavano allo scrivente, in occasione dei periodici colloqui che i miei genitori intrattenevano con il personale scolastico: “Il ragazzo si impegna ma non ci arriva proprio”. Se una telecamera riprendesse Bernardeschi per tutta la partita, ci sarebbe da redigere un trattato di psicologia: applaude qualsiasi compagno che gli passa la palla, anche quando la stessa gli viene lanciata a 20 metri di distanza; quando crossa o tira, sembra sempre che miri al corpo dell’avversario. Poi rendendosi conto che potrebbe far male fisicamente a qualcuno, la spara altissima. Eppure, le doti, ogni tanto, emergono. Quando stoppa di ginocchio e tira al volo, centrando il palo dopo una strepitosa deviazione del portiere, il ragazzo è “solo” sfortunato.

Dybala (voto 5)
Totalmente anonimo per tutta la durata della sua permanenza in campo
. Unico acuto nel primo tempo con il tiro di destro al volo su assist perfetto di CR7. Il dramma è che l’argentino sembra impegnarsi sul serio: corre e cerca di pressare gli avversari, ripiega (troppo) per trovare gli spazi e giocare la palla. Ma, non riesce mai ad effettuare un dribbling con esito positivo o a farsi trovare tra le linee per scambiare con Ronaldo. Non son un estimatore dell’argentino ma occorre recuperarlo, anche solo per cercare di non far ulteriormente decrementare il suo valore di mercato.

Ronaldo (voto 6,5)
Come già capitato in diverse occasioni in passato, si comprende che non ha una particolare voglia di impegnarsi (un po’ come tutta la squadra che, evidentemente, anche sotto questo aspetto, segue il portoghese). Sbaglia passaggi elementari, si intestardisce in tentativi di dribbling, sempre infruttuosi. Ma, quando si accende, diventa devastante. Nel primo tempo, il cross per Dybala è assolutamente delizioso, perfetto per potenza e precisione. Il goal è un’autentica chicca, tipica del repertorio del lusitano. Nel secondo tempo, torna indolente, quasi a pensare: “Ma se anche con il Ferencvaros ci devo pensare io, dove pensiamo di andare?”.

Morata (voto 7,5)
Subentra a Dybala (62’) e la squadra cambia completamente passo, perché, finalmente, si può giocare in verticale, in quanto Morata offre la profondità, sempre mancata sino a quel momento. E’, in questo momento, assolutamente decisivo, perché rappresenta il miglior partner per CR7. L’assist dello spagnolo per il portoghese è sublime e mette CR7 solo davanti al portiere. Solo una genialata fortunosa dell’estremo difensore non consente a Ronaldo la doppietta. Fisicamente è al top e tecnicamente non ha particolari punti deboli. Colpisce il palo e segna la rete della vittoria. Insomma, fondamentale, come dall’inizio della stagione.

Chiesa (non giudicabile)
Prima di cominciare a combinare qualcosa (poco comunque) passano almeno 15 minuti dalla sua entrata in campo (62’). Per il primo quarto d’ora sbaglia tutto ciò che è possibile sbagliare, tanto è vero che fa addirittura rimpiangere Bernardeschi.

Kulusevski (non giudicabile)
Sostituisce McKennie al 62’ ma non combina nulla di particolare. Anzi, si accentra, intasando tutti gli spazi. Inoltre, lo svedese (il cui talento e strapotere fisico sono comunque indubbi) ha una particolarità. Passa la palla solo a Ronaldo. Gli altri non esistono. Capisco che la Juve è CR7 dipendente ma così si esagera.

Rabiot (non giudicabile)
Dopo qualche minuto dal suo ingresso (83’), il francese offre una palla deliziosa ad un attaccante ungherese con un retropassaggio da brividi. Purtroppo (per il Ferencvaros), l’assist è appena troppo profondo e consente alla difesa di recuperare. Per il resto, qualche sgroppata e falli in serie a centrocampo.

Pirlo (non giudicabile)
Quando una squadra ha poca voglia di giocare e di impegnarsi, puoi avere in panchina anche il Dio del Pallone, ma non riusciresti a cavare un ragno dal buco. La sensazione è che anche l’allenatore considerasse la partita con gli ungheresi poco più di una formalità e aver schierato la squadra con quella formazione titolare è stato un chiaro messaggio in tal senso.
I calciatori hanno immediatamente recepito.