Ultima partita all'Artemio Franchi, prima della sosta mondiale, contro la squadra campana di mister Nicola.
Visto che i numeri sono stati il mio pane quotidiano per molti anni e che per molti anni mi hanno permesso di portare a casa il pane quotidiano, mettiamoli insieme per una serie di statistiche che si sono infrante tutte insieme in una sorta di tabù.
Prima volta a segno consecutivamente. Nella vittoria di ieri sera ad aprire le danze è stato ancora una volta Jack Bonaventura. Dopo il gol contro la Sampdoria, per l'ex milanista, è arrivata la seconda gioia consecutiva, avvenimento mai successo prima da quando veste la maglia della Fiorentina.
E allora sentiamolo subito, in... differita per il classico collegamento con la sala stampa. 
"È stata una buona partita, nel secondo tempo abbiamo cercato di tenere un po' più la palla rischiando un po'. In questo periodo abbiamo una condizione migliore, più velocità e tatticamente è stato giusto apportare qualche piccolo aggiustamento. Se singolarmente miglioriamo, migliora tutta la squadra. Credo fortemente nel lavoro, se uno si allena duramente il salto di qualità arriva. Dobbiamo continuare a fare bene. Sono contento della mia prestazione, ho preso una botta che non mi permetteva di respirare bene e per questo appena abbiamo segnato è stato meglio uscire per un compagno fresco. Domenica sarà difficilissima; per me tornare a San Siro è sempre una grande emozione".
Ho trovato simpatico anche quello che ha raccontato quando ha presentato la versione "stalker" di Italiano che invia ai suoi calciatori video su whatsApp per spronarli. 
Primo successo contro una squadra che ci precedeva. Il 2-1 contro la Salernitana si auspica che sappia tanto di svolta nella stagione. Il successo sui campani ha inoltre un sapore diverso per una ragione: per la prima volta Biraghi e compagni hanno sconfitto una squadra che, antecedente al fischio d'inizio, si trovava davanti in classifica. Per i ragazzi, quindi, un bel test di maturità passato con ottimi voti.
Cinque vittorie di fila: prima volta nell'era Commisso. La Fiorentina con la vittoria ha ottenuto il quinto successo consecutivo. I viola non avevano ancora mai ottenuto cinque en plein di fila nell'era Commisso. Il Presidente, al termine dell'incontro, è andato sotto la curva Fiesole per festeggiare con i tifosi e salutarli affettuosamente visto che domani rientrerà negli Stati Uniti. Era dal 12 agosto che si trovava a Firenze; ritornerà per la presentazione del Viola Park.
Per Amrabat 100esima presenza in serie A. Oltre ai 3 punti conquistati, il centrocampista marocchino può festeggiare anche questo traguardo. Ha collezionato 34 presenze con l'Hellas Verona e 66 con la Fiorentina.
Per Italiano 100esima vittoria nei campionati nazionali. Con questo successo, l'allenatore siciliano ha raggiunto la centesima vittoria nei campionati nazionali nei quali ha allenato. Un trionfo, quindi, dal sapore speciale.
Inaugurazione Tribuna Stampa. Come annunciato nei giorni scorsi, nel pre-partita sono state posate due targhe su altrettanti sedili dello stadio (uno per ogni lato degli spazi riservati ai giornalisti), per ricordare Alessandro Rialti. Sulle targhe è riportato il suo nome con le firme di chi ha voluto rendergli omaggio: Associazione Stampa Toscana, Ussi Toscana, Gruppo Amici di Ciccio, in collaborazione con il Comune di Firenze e ACF Fiorentina. All'inaugurazione erano presenti i figli di Rialti, il Sindaco Dario Nardella e anche il Direttore Generale Joe Barone. Doveroso, dopo il titolo della Sala Stampa a Manuela Righini, il riconoscimento a un'altra Penna Viola. Ovunque tu sia, Ciccio, sono sicuro che con la tua voce roca avrai esulta a squarciagola. Un abbraccio, il solito.

La partita è stata un autentico tiro al piccione, con il massimo rispetto della Salernitana, che però ha dimostrato, ancora una volta, che questa squadra sbaglia troppi gol. C'è voluta una invenzione di un ricamatore come Saponara che, con un no look, ha messo davanti al portiere Jovic, a cinque minuti dalla fine, per chiudere il match.
La Fiorentina avrebbe dovuto, senza se e senza ma (come uso di frequente) chiudere prima il conto, anche perché il triangolo, stile PlayStation (altra mia nota personale) che porta al gol Dia, dimostra che la mancata cattiveria sotto porta, può rovinare partite già in cassaforte. D'altronde, il modo in cui questa squadra sta cominciando a imporsi non può che regalare (finalmente) motivato ottimismo riguardo il futuro. Niente che possa preludere a rincorse europee che, almeno in campionato, restano ancora difficili da pronosticare.
A meno di tracolli di diverse squadre che ci precedono, malgrado gli ultimi risultati incoraggianti, raggiungere una nuova qualificazione alle coppe europee appare difficile. Ecco perché privilegiare le sfide di Conference potrebbe essere una strategia da adottare.
Il sorteggio di lunedì scorso, come da buon (o cattivo?) profeta in patria (l'avevo scritto che la... mela sarebbe stata avara ma soprattutto avariata), non è stato benevolo pescando lo Sporting Braga, squadra portoghese che attualmente occupa il terzo posto della Primeira Liga dietro Benfica e Porto. Sarà necessario non farsi trovare impreparati, garantendo necessariamente all'allenatore viola opportuni rinforzi dal mercato invernale che vadano a tamponare perlomeno una parte delle falle, evidenti, che si sono evidenziate dopo un terzo di stagione.

E ora puntuali, come le bollette esattoriali, le parole di mister Italiano.
"Abbiamo una marcia in più perché vinciamo partite che non si mettono bene. I cinque che subentrano possono cambiare la storia di una gara, le scorse volte è successa questa cosa. L'atteggiamento è quello corretto, quando hai questo spirito è normale che ci si aiuta tutti. È una grande soddisfazione. La squadra cerca sempre di fare bene, i ragazzi hanno reagito a un momento negativo, adesso andiamo a giocare col Milan, squadra stellare: chi andrà a San Siro cercherà di dare il massimo".
Sul peso da dare alle vittorie è stato alquanto esplicito. "Molto positivo, perché la squadra ha reagito a un momento non facile. Si stava iniziando a minare qualche certezza, invece sono stati messi in campo determinazione e furore. Ci tenevamo a vincere in casa, dando continuità alla striscia positiva. Non è semplice smuovere gli equilibri, ma quando reagisci così con chi subentra è il massimo. Siamo venuti fuori da un momento non bello, con queste cinque partite qualcosa abbiamo mosso".
La gestione della sosta? "Non lo so, è la prima volta che capita, arriviamo a questa sosta bene, con più punti possibili. Ora dobbiamo disputare l'ultima con la massima attenzione. Poi avremo due settimane di stop, cercheremo di preparare bene questo inizio di seconda fase, dove avremo anche la partita di Conference, oltre al campionato in cui dovremo dare il massimo. Penso che il lavoro che uno fa in settimana è un lavoro di campo e tattico. Quando si entra in campo la domenica però ci vuole il giusto furore per vincere, e questo ci era mancato. L'abbiamo messo in Europa e ora anche in campionato. Ora siamo più diretti e lavoriamo anche senza palla, tutto questo ci ha permesso di ottenere vittorie".

Prima dei voti (ecco ritornare i numeri dell'inizio...) le notizie sugli infortunati. Castrovilli finalmente comincia a vedere la luce in quanto sta iniziando piano a lavorare con la squadra, anche se non a pieno regime. Sottil sempre "a parte" a causa dell'ernia discale che è stato deciso di non operare. Speriamo di rivederlo il 4 gennaio del nuovo anno e, di fatto, di un nuovo campionato.

TERRACCIANO - Spettatore di un primo tempo di assoluta serenità. Anche se può far poco sul pari della squadra granata, ha una serata che ricalca quella di Marassi: 6.
DODÒ - Trottolino amoroso "Dudu Dadada" è sempre in difficoltà quando si tratta di difendere. Si fa superare di testa da Vilhena sul cross dalla destra di Candreva e manca in copertura su Dia in occasione del pari avversario. Si rivede in attacco (davvero molto propositivo) con un paio di spunti degni di nota: 6.
MILENKOVIC - Un bell'invito per Cabral dentro l'area di rigore e una chiusura puntuale su Daniliuc in un primo tempo ordinato e senza sbavature. Dia lo mette in mezzo in occasione del pari facendolo apparire spaesato: 6.
IGOR -  Pochi affanni e buona guardia sugli sparuti tentativi nel primo tempo dei presunti (molto) attaccanti in maglia gialla. Meno attento su Piatek, che chiude il triangolo nell'azione del pareggio sganciandosi dal fuorigioco, portandolo a "zonzo". Ottimo nel finale per spazzare sulle palle alte: 6.
BIRAGHI - In calo in queste ultime partite sia fisicamente sia di piede. Su una delle prime ripartenze manca in fase di appoggio un traversone basso troppo sul portiere. Nella ripresa, in evidente difficoltà, Italiano lo richiama: 5,5 (dal 75' Terzic - Entra con buona personalità trovando più volte il fondo e la sovrapposizione. Mostra la garra nel finale andando a rincorrere l'avversario "mordendo" le caviglie: 6).
AMRABAT - Un buon recupero su Coulibaly nella prima parte del primo tempo in cui s'impone, come di consueto, davanti alla difesa. Va anche vicino al gol con una sventola nella ripresa dopo esser tornato sui livelli d'inizio stagione: 6,5.
MANDRAGORA - Partecipa anche lui al primo tempo a senso unico con un tiro neutralizzato da Sepe. Meno determinante nel secondo in cui svolge solo il compitino. Deve proporsi di più: 6-.
BONAVENTURA - Avvia e rifinisce alla perfezione il gol del vantaggio dopo che nei primissimi minuti aveva chiamato al tiro Kouamè. La nuova posizione di trequartista o, per meglio dire, di todocampista lo porta a essere sempre protagonista nel vivo dell'azione. Sembra pagare un filo di stanchezza nel secondo tempo quando è meno incisivo e, dopo aver preso una scarpata al costato, esce tra gli applausi: 7+ (dal 75' Barak - Buon impatto per fare girare palla: 6).
IKONÉ - Segnali incoraggianti nei primi minuti che si concretizzano con l'assist al bacio per il gol dell'uno a zero. Di lì a poco offre un altro pallone interessante che per poco Kouamè non realizza. Nel secondo tempo resta pericoloso con qualche buona iniziativa anche dentro l'area di rigore slalomando su avversari come se fossero birilli: 6,5.
CABRAL - Tentativo di testa, sugli sviluppi di un corner, senza troppa fortuna. Non va meglio quando lo chiama al tiro Milenkovic visto che il suo tiro esce lento. Con le punte, quest'anno sembra di giocare a rimpiattino infatti... (dal 75' Jovic - Il tempo di entrare e sull'invito di Saponara firma la quinta vittoria consecutiva con una legnata da sfondare la rete. Esulta finalmente sotto la Fiesole in maniera... consona: 7).
KOUAMÈ - Suo il primo tentativo a rete con Sepe che alza sulla traversa. Resta nel vivo del gioco anche se sugli sviluppi di un'azione di Ikonè si vede negare la gioia del raddoppio dall'uscita disperata di Sepe come accaduto domenica scorsa a Marassi. Una delle poche partite in cui non brilla: 5,5 (dal 62' Saponara - L'idolo di mia madre (che ne rivendica la sua sapienza nel WhatsApp, come di consueto, inviatomi),  entra benissimo in partita con qualità e giocate, incluso ovviamente l'assist assolutamente splendido "guardando dall'altra parte", per il gol vittoria di Jovic: 7+).

ITALIANO - Modulo ormai consueto con l'impostazione del 4-2-3-1 con Bonaventura che in fretta conferma il momento magico portando avanti i suoi. In un primo tempo ampiamente dominato l'unico rimpianto è non trovare il secondo gol sfiorato più di una volta. Il pari a inizio ripresa scombina i piani, ma stavolta i cambi determinano e cambiano la partita. Quinta vittoria consecutiva, piccolo record: 6,5.
PUBBLICO
: Questa volta la scena la prendo "io, me, medesimo, personalmente" come direbbe un protagonista del Commissario Montalbano. Considerata la mia assenza sugli spalti, ho visto (parola grossa) la partita su Dazn.
Tutti i tifosi viola ieri sera erano in rivolta! Infatti la partita non è stata visibile sulla piattaforma che avrebbe dovuto trasmetterla scatenando la rabbia di tutti coloro che erano pronti per godersi la gara. Nessun problema, ovviamente, con le altre partite. Il gol di Bonaventura l'ho immaginato poiché solo dal 42' è partita la normale visione...

"Ci vole pazienza" - avrebbe detto i'vinaio di Santo Spirito.
È vero, e io credevo sempre di averne poca. In fondo, se ci si pensa bene, pazienza, è una strana parola. Puoi dirla quando aspetti e quando decidi di non aspettare più...
Alla prossima; tanto garrisce sempre...