Ultima partita del girone di Conference League con una minima possibilità di cercare il primo posto sperando che nel Bosforo possa succedere l'imponderabile. 
Ci siamo qualificati alla fase successiva con molti rimpianti per quanto accaduto all'andata al Franchi. Quel pareggio per 1-1 contro una squadra veramente mediocre, dopo aver dominato in lungo e in largo con pali come se giocassimo a flipper, ha modificato il nostro percorso europeo e adesso dovremo disputare un turno in più per accedere agli ottavi, affrontando una delle retrocesse dai gironi di Europa League. 
Gli spareggi avranno luogo il 16 e il 23 febbraio 2023 (essendo teste di serie giocheremo il ritorno all'Artemio Franchi); il sorteggio si svolgerà lunedì prossimo alle 14 a Nyon. 
Dopo tutte le partite dell'ultimo turno dei gironi, riporto chi va agli spareggi da terza di Europa League, tra cui spicca la Lazio (che però, eventualmente, potrà incontrarci solo a partire dai quarti di finale):
Aek Larnaca
Sheriff Tiraspol
Trabzonspor
Ludogorets
Braga
Qarabag
Bodø/Glimt

Tranne che per il Braga (attualmente secondo nel campionato portoghese dietro il Benfica del Presidente Manuel Rui Costa che ha passeggiato sulle ceneri di Lei) e il Trabzonspor (abbiamo constatato che giocare in Turchia è particolarmente difficile a causa dell'ambiente), non bisogna aver paura di nessuna di queste formazioni. Rispetto per tutti, come sempre, ma, come sottolineato, paura di nessuno. Anche perché, per evitare l'ennesimo turno in più (come a Twente), la soluzione era ampiamente alla nostra portata. Fallendo il match point in casa e perdendo in trasferta a Istanbul contro la squadra di Emre, era logico passare dalle forche caudine di un ulteriore patimento. 
Con umiltà, ma anche con grande determinazione, dovremmo prendere ciò che l'urna decreterà lunedì prossimo, con l'intento di passare il turno e continuare la nostra avventura europea.
Certo, e poi non parliamone più, il rimpianto è grande e se lo porta sulle spalle anche Vincenzo Italiano che, anche dopo il 3-0 dello Skonto Stadions, ha sottolineato come i viola abbiano "toppato" le prime due gare del girone.
Abbiamo iniziato molto bene perché il vantaggio è arrivato dopo pochi minuti con Barak, già a segno all'andata, e la pratica l'abbiamo chiusa nel primo tempo con le altre marcature di Cabral e con il supergol di Saponara. 

E allora sentiamolo il "pelato" che ha parlato anche in mixed zone, ai microfoni del sito ufficiale viola, partendo dal commento sul gol e l'abbraccio con Italiano: "Un gol bellissimo che voglio rivedere, ma provo sempre a riprodurre, è una giocata che è nelle mie corde, ho provato ed è andata bene. Nel secondo tempo invece la palla è andata alta ma dà soddisfazione".
Cosa è cambiato per la Fiorentina? "Abbiamo vissuto un mese difficile, con tanti giocatori ai box che non hanno dato ricambi e l'impatto con la Conference ci ha condizionato negativamente. Nell'ultimo mese ci siamo rifatti sotto, siamo tornati la vera Fiorentina anche se ci mancano ancora giocatori importanti e noi non possiamo prescindere dall'avere la rosa al completo. Ora cerchiamo di esprimere il nostro gioco con continuità ed abbiamo fatto tre vittorie consecutive e cercheremo anche nel proseguio più punti possibili".
L'abbraccio con pestone, con relativa smorfia di dolore, al mister? "Il pestone non era voluto ma ci stava perché in allenamento provo le giocate e i tiri fin troppo complicati. Oggi mi sono preso la rivincita ma lui mi stuzzica a provare, e stasera ci tenevo. Lui tira fuori sempre il meglio di me e ci tenevo a mostrargli il mio calore".
Le prossime partite? "Ora abbiamo partite sempre complicate, lo scorso anno a Genova abbiamo lasciato le penne e fatto una figuraccia perciò vogliamo rifarci e dimostrare a tutti che la Fiorentina è la Fiorentina dell'anno scorso".
Sulle variazioni del modulo: "Non è una variazione così drastica, nel 4-3-3 c'è comunque rotazioni tra le mezzali, ma queste modifiche possono aiutare a trovare soluzioni diverse nelle difficoltà. Non ci siamo snaturati anche se proviamo cose nuove. Sono soluzioni che ci possono dare un'arma in più".

Chiaramente gli avversari sono stati poca cosa, ma sul finire del primo e soprattutto nel secondo il nostro portiere ha dovuto fare due-tre interventi impegnativi risultando per questo fra i migliori in campo. Ora, visto lo spessore del Riga (tranne Ilic, magari un pensierino?, davvero da allenamento del giovedì), questo non depone a nostro favore e forse qualche calo di attenzione c'è stato e menomale che Terracciano si conferma molto attento fra i pali. Credo che fra lui e Gollini (senza dubbio ci sarà da chiarire la posizione dell'ex Tottenham, preso per fare il titolare e ora relegato a panchinaro, anche se ufficialmente out per un lieve infortunio) ci sia, al momento, una bella differenza e questa va a favore di... San Pietro.
La Fiorentina a tratti appare anche meno bella, ma sembra comunque essersi ritrovata grazie anche al morale che certi risultati danno e ad alcuni accorgimenti tattici. I minuti giocati da alcuni giovani come Bianco e Distefano ma anche da Zurkowski e Maleh dimostrano come anche Italiano sia più rilassato e molto più propenso a dare responsabilità anche a chi ha le spalle meno larghe per via dell'età e del minutaggio.
​La Sampdoria al Ferraris sarà una prova del nove, contro una squadra ferita e a caccia di riscatto, con appena due giorni per preparare la gara, ma l'occasione per risalire la classifica è troppo ghiotta per cercare alibi, con l'insegnamento e il ricordo, come sottolineato dal Sapo, che la scorsa stagione furono proprio le "piccole" a creare problemi alla Fiorentina.
Cosa ci rimane da questo mini torneo di Conference ma soprattutto da questa insidiosa partita più per la lontananza che non per l'effettiva abilità pallonara dei lettoni?
Abbiamo finalmente ritrovato la porta, anche con i gol "sporchi", sia con le punte, vedi il gol di Cabral, che con i giocatori che fin da inizio anno avrebbero dovuto garantire maggiore qualità al gioco. Portiamo a casa il gol di Barak e il suo colpo di tacco per il gol del brasiliano; il grandissimo tiro del 3-0 di Saponara;  prendiamoci anche una buona prestazione di Martinez Quarta, che ha la voglia matta di tenersi il posto al fianco di Milenkovic. Tutte buone notizie, anche se la migliore, dal mio punto di vista, è quella legata ai minuti disputati da Bianco. Un Barella in miniatura (assomiglia molto anche fisicamente) che, come l'interista, si sbraccia con arbitro e compagni dimostrando, a volte fin troppo, la propria maturità. Sembra davvero pronto per il lancio definitivo in prima squadra anche se la mediana è effettivamente già molto affollata visto che Maleh e soprattutto Zurkowski, al momento, paiono ai margini.

Per finire, come d'uopo, le stringate (l'aereo stava già rullando...) parole del mister.
Quali indicazioni ha ottenuto da questa partita? "Avevamo incanalato la partita come si è svolto il primo tempo, subito con aggressione. Speravamo in un risultato favorevole dalla Turchia ma la gara l'avevamo comunque preparata così. Nel secondo tempo abbiamo dato spazio a qualche giovane e a chi ha giocato meno. Nel primo tempo abbiamo fatto ciò che avevamo preparato. Sono contento per Saponara e per il gol su palla inattiva".
Come è andato Zurkowski? "Lui ha avuto dei problemi in ritiro ad un piede e quando sembrava a posto ci è ricaduto ed è stato fuori a lungo. Non ha tanti allenamenti ma spinge forte, ha grande dinamismo e forza ma ha anche una grande concorrenza. E' un ragazzo serio che si allena in modo esemplare. Quello che dà in allenamento può portarlo a giocare minuti importanti. Farà bene e sono convinto di questo perché ha una testa da giocatore vero".
Rigiocherebbe l'andata contro il Basaksehir o contro I'RFS Riga? "L'ho detto prima della gara, il rammarico è la partita d'andata. Oggi l'abbiamo indirizzata dopo pochi minuti e poi abbiamo giocato sempre nella loro metà campo. Era una partita molto simile a quella dell'andata, invece oggi ce l'abbiamo fatta. Sono queste le partite che cercavamo. Soprattutto quando abbiamo incontrato altre squadre in questo girone ce l'abbiamo fatto e dunque dispiace per la gara d'andata che ha compromesso il primo posto".
Vi sentite più maturi in Europa? "Ci siamo fatti trovare pronti subito col Twente. Averla battuta ci ha dato quella capacità di capire cosa ci aspettava. Abbiamo steccato le prime due ma poi abbiamo reagito. Approcciare la gara come stasera significa avere una maturità che può farci arrivare lontano".
La mano destra, nel frattempo, era già imboscata...

TERRACCIANO - Mai impegnato nel primo tempo (durante la partita l'avrebbero visto a visitare La Casa delle Teste Nere che è l’edificio più bello della Piazza del Municipio. Il nome del palazzo deriva da una confraternita di mercanti tedeschi, ricchi, giovani e celibi, attivi in città intorno al Trecento...) deve solo osservare il colpo di testa di llic che tocca la traversa. Conferma il buonissimo momento con due ottimi interventi nella ripresa (quello di testa è impressionante) ai quali aggiunge anche la paratona su Emerson: 7.
VENUTI - Nel primo tempo è dalla sua parte che nasce l'unica offensiva del Riga (anche "sculato": non ne va bene una...), poi si fa apprezzare in avvio di ripresa con un cross per Ikonè. Sofferenza nel finale confermata dal giallo: 6 politico...
QUARTA - IL Chino ha un piglio severo, fin troppo, e può giocare spesso fuori dall'area anche in termini di pressing. Il giallo nel secondo tempo, ahimè, fa parte del repertorio: 6+.
IGOR -  Pochi problemi fino al primo cross del Riga, sul finire del primo tempo, quando llic lo batte nello stacco, prendendogli il tempo, scheggiando la traversa. Qualche rischio nella ripresa con una mano galeotta su un cross dalla destra. Le solite incertezza di inizio stagione da migliorare: 6.
TERZIC - Avvio sprint dalla sua parte che include l'azione che porta al gol dell'uno a zero. Si dimostra un valido "soldatino" e la sua personale partita, con diligenza, la porta sempre a casa: 6.
BONAVENTURA - Chiama al tiro Ikonè dopo una ventina di minuti e si dimostra in tutto e per tutto il padrone della trequarti che, nel cambio di modulo, lo riscopre tatticamente molto interessante: 6,5. (dal 46' Zurkowski - Finalmente almeno un tempo! Una buona iniziativa sul primissimo pallone giocato e un altro tentativo sul finire di gara dove mette in mostra fisicità e palleggio: 6).
MANDRAGORA - Alimenta il palleggio, non deve strafare; per lui, come molti altri, praticamente un allenamento smistando palloni a destra e a manca: 6. (dal 46' Bianco - Mette minuti preziosi nelle gambe e in termini di esperienza seppure il giallo sia evitabile. A volte troppo plateale: 6).
BARAK - Gira di testa il cross dalla sinistra di Saponara portando subito avanti i suoi. Si ripete, poco dopo, sugli sviluppi di un corner con un bell'assist, di tacco, che smarca Cabral davanti al portiere. Nel secondo tempo un gran lancio che manda in porta Jovic. Finalmente si rivedono i fasti di Verona: 7,5. (dal 75' Maleh - Entra in una fase di gara in cui il Riga prova a spingere: esegue la classica diga di centrocampo: 6).
IKONÉ - Spunto pregevole dopo il vantaggio di Barak con il portiere lettone che però non si fa sorprendere. Più tardi anche un sinistro alto non di molto dopo una bella serpentina. Ci riprova nella ripresa con una deviazione volante, ma senza troppa fortuna: 6. (dal 59' Distefano - Esordio del giovane della cantera Viola. Belle iniziative non fine a se stesse con all'apice un tuffo di testa sull'esterno della rete: 6).
CABRAL - Solito impegno e ottimo tempismo sull'invito di Barak che tramuta nel gol del raddoppio. È sempre al servizio dei compagni e ci mette l'anima. Bello, dopo il gol, il richiamo "alla truppa" per ringraziare. Esce dopo un quarto d'ora della ripresa in una serata in cui arriva un altro centro che fa morale: 6,5 (dal 59' Jovic - Non è freddo nel controllo sotto porta dopo una bella cavalcata;  successivamente non ha altre occasioni: 5,5).
SAPONARA - Suo l'assist per il vantaggio firmato da Barak regala sensazioni più che positive trovando la ciliegina sul tiro splendido che vale il tre a zero: 7.

ITALIANO - Conferma inaspettatamente Terracciano anche in Europa e ringrazia il gol in avvio di Barak che mette subito la partita sui binari giusti. Cerca di dare spazio a Bianco e Distefano che insieme a Jovic entrano in un secondo tempo in cui è soprattutto il nostro numero uno a mettersi in mostra. Centrata la qualificazione resta il rimpianto per qualche punto perso per strada ma il primo obiettivo della stagione è raggiunto: 6,5.

PUBBLICO: Oltre cinquecento spettatori arrivati da Firenze in una trasferta importante più per le bellezze artistiche che non per la partita. Vedere alcuni tifosi senza maglietta con una temperatura di poco più di 4°, urlando a più non posso in un curvino che dava su un parcheggio, ci ha fatto venire in mente una domanda. La birra veniva regalata?

La personale chiosa finale è per la redazione che, per il premio del mese di agosto, ha apprezzato il Pagellino. 
Vi ringrazio davvero molto; aver inventato una "nicchia" mi dà la possibilità, soprattutto divertendomi, di allargare gli orizzonti di questo benedetto Giglio molte volte appassito...
Mi avete fatto capire che il problema non è fare la cosa giusta. È sapere quale sia la cosa giusta! 
Anche grazie a voi, è stato possibile.

Alla prossima; tanto garrisce sempre...