Primo turno infrasettimanale, in trasferta, contro una delle squadre più fisiche del campionato.
È stata una partita iniziata male e finita peggio; un match che potremmo annoverare come copia e incolla di una delle 14 sconfitte dello scorso anno. Ha giocato una formazione che, dopo il ritiro di Moena, era la prima volta che scendeva in campo. Lo O-4 subìto al Franchi pochi mesi or sono contro la medesima squadra friulana non è servito. Al di là dell'episodio sul presunto fallo di Deulofeu, che poteva essere fischiato, i ragazzi hanno dimostrato limiti in ogni dove. Se non avessi avuto la solita adrenalina, sarebbe stata scambiata, invece di una partita importante per raccogliere 3 punti in vista del prossimo incontro con Lei, una amichevole di metà settimana.
Non si segna più!
È perfettamente inutile essere, statistiche alla mano, la prima squadra di serie A per possesso palla se poi, "cincischiando", si gioca in orizzontale. Ormai gli allenatori che ci affrontano ci conoscono e bene. È inutile, anche se meritorio, invocare la porta inviolata se poi è da quattro partite che non si segna con 2 soli tiri in porta.
Adesso tocca a Italiano trovare una soluzione, dimostrare di non essere un integralista del 4-3-3 proponendo schemi alternativi. Se abbiamo ali che non la buttano dentro nemmeno con le mani, contro alcune squadre è obbligatorio cercare, con il famoso "albero di Natale", di portare gente vicino all'area per creare, in verticale, azioni da gol. Barak, per esempio, in quel ruolo è assolutamente sprecato; la squadra, è inutile girarci intorno, sta rendendo molto meno di quanto possa.

Per tornare ai singoli, giocavano come gli viene chiesto; abbiamo portato sistematicamente anche 8 uomini oltre la palla, ma se andiamo a "due all'ora" diamo sempre modo agli avversari di chiudersi; infatti o cerchiamo di entrare in porta con la palla, oppure, con la difesa avversaria chiusa a protezione, non basta una vita per cercare sbocchi. Avete mai provato a buttare giù un muro con le unghie? La cosa è dilettantistica.
La stanchezza? Il 31 agosto non esiste. Ad oggi non sappiamo ancora quale sia l'intelaiatura base della squadra titolare...

Sabato c'è "la partita": che si vinca o la si perda, si giocherà sempre bene.
Sono incontri che non c'è bisogno di prepararli; un vecchio allenatore viola diceva che "basta fare un giretto per le strade di Firenze per rendersi conto che il martellamento è asfissiante e continuo...".
L'anno scorso siamo stati "scoppolati" da squadre palesemente inferiori o che non avevano niente da chiedere al campionato; probabilmente, anche a livello mentale, sono state preparate male. 
Il mercato ha portato giocatori di livello anche se nei ricambi (difesa e metà campo) qualcosa poteva essere fatto.
Adesso tocca a Italiano! Non dimostri di saper giocare solo in un modo, sarebbe pleonastico e deleterio in quanto, come dimostrato, perderemmo sempre con certe squadre. Cerchi di allargare, o ritoccare, un po' la sua visione di calcio.

Mi sono dilungato nella disamina perché ciò che ha fatto male non è tanto la sconfitta, che può e deve essere costruttiva, quanto la sensazione di impotenza e, soprattutto, di un triste déjà vu. A Firenze quando si critica, e lo si fa spesso, esce una sorta di risentimento nei confronti di chi osa; a parte il fatto che non è assolutamente lesa maestà ma quando si ama così tanto, da tanto, dando tanto, lo si fa perché ci si tiene tanto e non perché "gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare", come diceva Ginettaccio Bartali.
Saltare la cena, alla mia età, è di buon viatico per il colesterolo; se lo si fa per la rabbia "di que' bischeri" - come dice mia moglie, è deleterio anche per la bile...

TERRACCIANO - Incolpevole sul gol friulano perché finisce in mezzo tra Deulofeu e Beto. È importante, poco dopo, per una uscita chiudendo bene lo specchio. Spettatore non pagante nel secondo tempo, ho l'impressione, dalle parole di Italiano, che abbia il 51% di essere il titolare anche in campionato: 6,5. Migliore!
VENUTI - L'errore sul furbo Deulofeu è amatoriale perché, aldilà del fallo, scopre la palla quando poteva giocare in anticipo sul portiere o fare ripartire l'azione sulla fascia. Nella ripresa viene spesso ripreso da Italiano sostituendolo dopo poco. Gli voglio troppo bene per cui non voglio infierire: 4. Spaesato! (dal 67' Benassi - Ormai adattato a essere il rimpiazzo del sostituto, sempre come terzino destro, sbaglia davvero troppo in appoggi anche banali non dando mai la sovrapposizione: 5. Out!)
IGOR - Resta uno dei più sicuri e affidabili tra i difensori anche se, nel finale del primo tempo, entra nella giostra delle disattenzioni andando in bambola favorendo, inevitabilmente, le ficcanti ripartenze avversarie. Si sente solo per l'assenza di Nicola e si vede: 5,5. Sfumato!
QUARTA - Pronti via e ne combina una delle sue con una sbavatura in appoggio che Beto, solo per la legnosità e il regalo inaspettato, non riesce a concretizzare. Belli e cattivi i confronti, specialmente di testa, sull'attaccante bianconero che lo tiene spesso "sul chi va là" andando spesso in difficoltà. L'unico, da palla ferma, ad andare vicino al pareggio, di testa, esaltando la reattività di Silvestri. Nel secondo tempo cerca di alzare il pressing oltre la metà campo con poco costrutto e precisione. A oggi è inevitabilmente un rincalzo: 5,5. Solito!
TERZIC - Titolare, non più a sorpresa, come gli era capitato a Empoli, comincia con buona disinvoltura nella catena di sinistra cercando, più di una volta, l'uscita nella metà campo avversaria. Pereyra, da vecchio marpione, cerca di portarlo a spasso mettendolo in affanno. Un buon cross per Cabral che non ne approfitta nel primo quarto d'ora della una ripresa, dimostra che nella rosa ci può stare facendo il compito: 6. Perpetuo!
MANDRAGORA - Titolare in cabina di regia, cerca spesso di servire gli attaccanti per vie centrali ma si fa vedere poco, rispetto ad Amrabat, costringendo i difensori a tenere il pallone con poco costrutto o lasciarlo al compagno "perché brucia" con poca reattività. Arriva raramente al tiro non provando la castagna dalla lunga distanza: 5,5. Compitino!
BARAK - Dispiace vederlo soffrire in quella posizione ibrida in cui non può influire. Mandandolo sul centro destra della metà campo, pare meno coinvolto, abulico e non, come conosciamo, propenso a saltare l'uomo per gli scambi in velocità. È l'emblema della difficoltà di modulo e di attaccare gli spazi di una Fiorentina fine a se stessa. Nel secondo tempo sparisce: 5. Peccato! (dal 85' Ikonè - Non influisce quando gioca per intero, figuriamoci al tramonto della partita; ma prima no?: SV. Smarrito!)
MALEH - Ne sta giocando troppe quando il ragazzo, come lo scorso anno, andrebbe preservato in quanto spesso in "debito di gamba". Fatica inesorabilmente a controllare qualche pallone di troppo e, alla lunga, viene messo in mezzo vedendosi spuntare i chili del centrocampo udinese da tutte le parti non sapendo contrastare anche la loro rapidità: 5. Piccolino! (dal 78' Amrabat - Si mette nella consueta posizione cercando di smistare il traffico con palloni di prima. È diventato il punto di riferimento: SV. Impegnato!)
KOUAME - Tanta volontà scompaginando spesso la difesa cercando, sovente, l'uno contro uno. Masina lo tallona da quando era nel sottopassaggio arginando le folate anche se nel primo è suo il tiro da posizione defilata che costringe Silvestri a respingere con i pugni, a ridosso del tè caldo degli spogliatoi. Ha più spazio nel secondo tempo quando cerca, anche in maniera confusionaria, di aumentare i giri del motore senza costrutto: 6. Volenteroso!
CABRAL - Solo, solo, solo, sempre tremendamente solo. Si fa apprezzare più per i ripiegamenti difensivi in quanto, quando tenta le percussioni in area, non sfonda mai anche perché mal coadiuvato. In apertura di secondo tempo, per volontà e per scuotere i compagni, rimedia il giallo a metà campo poi ci prova senza troppa convinzione con un paio di colpi di testa. Esce triste e stremato nel finale dopo un match di sofferenza: 5,5. Triste! (dal 85' Jovic - Lo si mette prima, per il tutto per tutto, oppure, farlo sudare per la doccia gratis, è un insulto: SV. Mah!)
SAPONARA - Sembra lontano da una condizione fisica che gli permetta di innescare la punta, provare il consueto tiro o allargarsi per portare via il terzino avversario per la sovrapposizione. Poco servito gioca sul filo del fuorigioco trovando però poca profondità. Si rivede, a tratti, nella ripresa quando avvia una buona azione sulla sinistra: 5. Impalpabile! (dal 67' Sottil - Non cambia l'esito della partita dimostrando, ancora una volta, che quando il gioco si fa duro cerca involontariamente di eclissarsi non ravvivando l'inerzia per un incontro già da game over: 5,5. Piccino!).

ITALIANO - Ci si immaginava alla vigilia, come già ampiamente dimostrato, una turnazione ed effettivamente è così. Riguarda Milenkovic, Amrabat e Jovic che lasciano spazio al ritorno di Igor, Mandragora e Cabral con Terzic e Saponara a cercare, a sinistra, la giusta catena. Il problema però come scritto in apertura è una manovra sterile, un possesso palla che non avvicina la squadra all'area di rigore, creando addirittura confusione, impedendole di rimediare al gol di Beto. I tanti cambi rendono la Fiorentina ancora impossibile da decifrare; si ha la percezione di un gruppo di calciatori che non abbia mai giocato insieme scaricando sovente la palla per passare la responsabilità al compagno o per vedere se il "dirimpettaio" ne sa di più... Il risultato, come già accaduto, ne è una conseguenza inevitabile; i giocatori non sono tutti uguali come abbiamo potute vedere: 4,5. Inespressivo!
PUBBLICO:  Quando si vede la partita dalla Dacia Arena sembra ci sia il tutto esaurito; peccato che, appena si zumma sul campo, ci si accorge che sono sempre i soliti cartoncini colorati. In totale, gli spettatori, saranno stati quanto il numero delle "vecchine" che vanno in chiesa ai vespri alle 7 del mattino... In confronto, come sempre, i tifosi viola sembrano molti di più!

Sabato prossimo arrivano all'Artemio Franchi, dunque arriva... mi sembra che ci sia... "Amore, scusa, sai contro chi si gioca sabato?". "Coooosa?". "Volevo sapere se Lei sarà di scena contro di noi, ne sai qualcosa?". "Lei chi?". "Come chi? La Acciuga's band". "Ahhhhh la Juventus, volevi dire!".
Ancora non ce l'ho fatta a istruirla a modino...
"Fiorenza mia, ben puoi esser contea di questa digression che non ti tocca, mercè del popol tuo che si argomenta. Molti han giustizia in cuore, e tardi scocca per non venir sanza consiglio all'arco; ma il popol tuo l'ha in sommo della bocca". 

Alla prossima; tanto garrisce sempre...