Altro giro altra corsa!
Dopo la prima, inedita, puntata della mia personalissima rubrica sulle pagelle dei "nostri", denominata Brivido Viola (anche la partita di ieri sera si è dimostrata degna di tale nome...), debuttano, in salsa internazionale, i voti dopo il match contro gli olandesi del Twente. 
Fa il suo esordio e la redazione, sempre comprensiva, spero ne sia orgogliosa, il logo che ha disegnato personalmente mio nipote.

Apro una doverosa parentesi.
"Ogni scarrafone è bello a mamma soja", affermano gli amici partenopei, per cui, prima di addentrarmi nella dinamica della Fiorentina, ruberò due righe ai miei tre-quattro lettori, familiari compresi.
Avere un nipote nato a Pisa che vive nel profondo Nord e "averlo portato" alla causa Viola è come scalare il Ciampinoi con le ciabatte! Mi ha voluto regalare, sorprendendomi, il disegno che raffigurerà "la croce e delizia" dei giudizi post-partita; ha voluto impreziosirlo con la sigla GN affinché "zio fosse solo per te" - ha affermato. Lasciarlo per un anno, causa studio in un altro continente, mi farà sentire tremendamente più solo e non solo allo stadio...
In bocca al lupo, amore grande!

TERRACCIANO - Si rivede il totem che l'anno passato, inaspettatamente, si è reso protagonista di una stagione eccellente. Nella prima frazione ha assistito, come spettatore non pagante, all'arrembaggio dei compagni e, più che parare, deve pensare, ampiamente fuori area, a leggere le verticalizzazioni avversarie eseguendo bene il compito. Al primo e unico tiro in porta capitola esente da colpe: 6. Sculato!

BIRAGHI - Pronti via e, insieme al figlio d'arte, colleziona subito pericoli sulla fascia di appartenenza. Un trenino inesauribile che mette in continua ansia tutto il settore destro, e non solo, della difesa del Twente. La pennellata, con il classico mancino, dopo uno scambio "brasiliano" per l'immediato gol dell'1-0 di Gonzalez è semplicemente perfetto. Ha sulla coscienza la linea, spalancando la strada al 2-1 olandese. Più luci che ombre rispetto al match contro i grigiorossi: 6,5. Furia!

MILENKOVIC - Quando si vede sbucare un pallone, sembra il Ghostbusters della famosa pellicola. A volte è lui a portare a spasso il centravanti di turno; la sua marcatura non concede respiro a un attaccante esperto quale Van Wolfswinkel. Sempre sul pezzo, come la prima partita di campionato, prova più di una sortita a centrocampo per portare un uomo in più. Vera sicurezza della retroguardia, alla fine sarà quello che a livello difensivo ha concesso meno: 7. Caveau!

NASTASIC - L'ultima volta che era partito titolare, portavo il fiocco blu della quinta elementare; più di un tifoso avrà temuto quando ha letto il suo nome in distinta. Nel complesso, invece, si è dimostrato affidabile e, a tratti, ha ricordato i bei tempi che furono. Quasi sempre all'altezza, se i guai fisici non lo facessero stare ai box per troppo tempo, potrebbe essere il buon rincalzo che anche lo scorso campionato cercavamo. Se la cava bene; il buco difensivo sul gol non è colpa sua: 6. Rieccolo!

VENUTI - Se tutti avessero l'amore incondizionato e l'attaccamento alla maglia, oltre che alla causa, di Lollo, probabilmente alcune partite non le avremmo mai perse. Canticchia l'Inno come se giocasse con la Nazionale e "mena il can per l'aia" come se fosse l'ultima missione. La bandiera, non solo quella personale, non pensa mai ad ammainarla. Torna nell'undici iniziale, dopo aver saltato l'esordio di campionato, per dare sostanza alla fase difensiva facendo molta attenzione alle sortite nella metà campo avversaria. La sufficienza la porta sempre a casa: 6. Tifoso! (dal 86' Dodô - Serve per fare rifiatare l'Alessio Tendi dei miei tempi e per fare la doccia a carico della società: SV. Alla prossima!)

AMRABAT - È in palla talmente tanto che più passa il tempo e più sembra che si stia divertendo non considerando la fatica. Mi ricorda il trattore, rigorosamente con i cingoli, che in campagna si arrampicava in ogni dove per portare "fieno in cascina". Sembra diventato una sorta di secondo per Italiano in quanto, anche durante il cooling break, sono "bau bau micio micio" disquisendo chissà su cosa. Non beve nemmeno! È alla stregua dell'insostituibile e, nella serata del Franchi, si capisce il perché. Sempre attento e concentrato, non sbaglia un possesso. Prezioso fino all'ultimo: 7. Hulk!

MALEH - Dopo il grande dispendio di energie alla prima di serie A, con qualche sorpresa anche a causa del forfait di Bonaventura, si rivede dall'inizio "crocchietta della nonna". Combattivo e determinato nel voler fare bene e mettersi in mostra, mette il piede su ogni pallone e su ogni gamba che caramboli, anche per sbaglio, dalla sua parte nel centrocampo di sinistra. A tratti però, oltre alla caparbietà e al carattere, ci vorrebbe più acume tattico e meno furia che, per forza di cose portano alla confusione e, di conseguenza, all'imprecisione: 6. Pasticcione!

SOTTIL - Gli devono aver detto che ero scettico nei suoi confronti! Chi ha fatto la spia? Chi gli ha detto o quest'anno o mai più? Dovrei continuare, fino a giugno dell'anno prossimo, a essere dubbioso affinché non uscisse dalla sua personalissima campana di vetro? Non perde, anzi, la buona scia post-Cremonese e parte subito fortissimo, creando scompiglio a sinistra insieme al capitano. Il vantaggio nasce da un suo spunto; il secondo gol è praticamente tutta opera sua nel confezionamento dopo una sgroppata che non finiva più lungo la linea laterale. Meno scintillante nella ripresa; si sorprende per la sostituzione ma ci lascia con un'ora di grande calcio: 7,5. Trottolino! (dal 61' Ikone - Entra come la quasi totalità delle volte in cui è subentrato: un bel dribbling, un paio di palloni buttati, attimi di indolenza e poi a ninne. Il talento sembra lo possa vendere a etti ma nel calcio, e in Italia in particolare, non è sufficiente infatti dura molta fatica e non si esprime come dovrebbe e vorremmo vederlo: 5. Svegliarsi!).

CABRAL - Finalmente e giustamente, incassata la fiducia del mister come centravanti titolare, il brasiliano ci mette un po' a carburare anche perché a tratti ritorna verso la metà campo emulando l'innominabile per il "lavoro sporco". Si fa trovare al punto giusto nel momento giusto in pasticceria per mangiare, con avidità, il cioccolatino che gli ha servito su un piatto d'argento Sottilicic. Un gol che, visibilmente, gli ha dato spinta, fiducia e voglia di combattere ancora con più ardore: 7. Puntuale! (dal 69' Jovic - Ha venti minuti abbondanti per mettersi in mostra e dimostrare chi sia il titolare. Sarà però che entra nella fase più complicata del match quando le gambe cominciano a fare Giacomo Giacomo, facendo fatica a mettersi in mostra rendendosi pericoloso: 5.5. Ritardatario!).

DUNCAN - Che bello rivedere sul rettangolo di gioco chi ci ha riportato dopo 2002 giorni in Europa con un suo gol contro di Lei. Schierato inaspettatamente a destra, nella fase di costruzione si concentra sul minimo sindacale, mettendo dentro, oltre alla propria sagacia tattica, tutta la quantità di cui dispone, arrivando però anche ad affacciarsi verso la porta. All'inizio di ripresa le energie iniziano a calare ma solo perché ha dato tanto: 6.5. Roccia! (dal 61' Mandragora - Entra e si posiziona da mezzala destra. Non ruba l'occhio risultando poco appariscente; tocca pochi palloni, rimanendo defilato e dando l'impressione di faticare ad arginare le avanzate ospiti. Peccato non abbia mai provato i suoi fatidici tiri-cross: 5.5. Overbooking!).

GONZALEZ - Neanche il tempo di finire il gelato che avevamo deciso di mangiare senza aspettare la fine del primo tempo (non si sa mai...) che ci ha fatto schizzare in piedi per festeggiare il vantaggio dopo poco più di un giro di orologio. Nel corso del primo tempo avrebbe l'occasione di fare doppietta, ma non inquadra la porta lasciata vuota dall'uscita avventata di Unnerstall. Per il gol segnato, la prestazione e le "botte da orbi" prese a destra e manca risulta uno dei migliori: 7. Soldato Ryan! (dal 86' st Kouame - Randellato subito per aver cercato di scappare sulla fascia, ha avuto il tempo giusto per far portare la maglia in lavanderia: SV. Tintore!).

ITALIANO - Nella formazione iniziale ci sono un paio di sorprese: su tutte Nastasic (se per Quarta non è puro avvicendamento, ci vuole un altro difensore...) e Cabral come nove titolare. L'approccio è perfetto anche perché il debutto non era certo facile contro la quarta classificata del campionato Eredivisie; appena superato il giro d'orologio, la Viola è già in vantaggio. A cavallo della mezz'ora arriva anche il raddoppio, a coronamento di un primo tempo da stropicciarsi gli occhi. La ripresa però non è altrettanto felice: dalle prime schermaglie si capisce che in campo è rientrato un altro Twente e la Fiorentina fatica più di quanto non si pensasse all'intervallo anche per un calo fisico. Alla fine, però, il primo atto è portato a casa: 6,5. Imperatore!   

PUBBLICO DI FIRENZE - "Piove, governo ladro!". Questo modo di dire è divenuto oramai parte del nostro quotidiano, ma da dove deriva? La risposta non è univoca e una di queste ipotesi sulla nascita di questo colorito modo di dire è toscano.
Secondo alcuni, infatti, quando i Granduchi di Toscana misero la tassa sul sale (da cui ha avuto origine anche il celeberrimo pane sciapo), la pesa veniva fatta sempre nei giorni di pioggia. E il sale, una volta bagnato, è notevolmente pesante.
Questo per dire che, oltre al disagio, al biglietto, all'acqua, agli scalmanati Orange, alle idee del nostro sindaco che sarà forse stato in tribuna, se c'era, aver urlato per tutta la partita è da autentici eroi: 10. Unici!

Il tutto è rimandato a giovedì prossimo augurandoci, ovviamente, la qualificazione. 
Del resto, in ogni caso, la speranza conduce più lontano della paura. Bisogna sempre pensare, in fondo, che se anche il timore avrà sempre più argomenti, dovremo sempre scegliere di avere fiducia.
Ovunque.

Alla prossima; tanto garrisce sempre...